I primi referti dell’esame autoptico indicano che il numero dei fendenti che hanno causato la morte della 29enne è superiore a quello che era emerso dai primi accertamenti medico-legali, che parlavano di 24 colpi

È stata uccisa da Gianluca Soncin con più di 30 coltellate, di cui almeno tre letali nella zona del torace, Pamela Genini. Sono questi i primi esiti dell‘autopsia che è stata effettuata oggi a Milano.

Il numero di fendenti, dunque, è superiore a quello che era emerso dai primi accertamenti medico-legali, che parlavano di 24 colpi. Serviranno comunque approfondimenti per capire in particolare se ci siano state altre ferite mortali nella zona del collo.



















































Soncin non ha risposto al gip Tommaso Perna, che ha convalidato il fermo. Resterà in carcere. Vista la sua «pericolosa personalità», può uccidere ancora. La madre di Pamela, ad esempio, come «preannunciato più volte». Per il giudice, la sua è stata «una vera e propria spedizione» a casa di lei, «decisa almeno una settimana prima», quando avrebbe fatto copia delle chiavi, ritrovate insanguinate. I fendenti poi hanno causato «una sofferenza non trascurabile» alla vittima, che «per un tempo non quantificabile» avrebbe avuto «consapevolezza dell’imminente fine».

17 ottobre 2025