Il suo è il solo programma di intrattenimento culturale che ha resistito alla mannaia dei nuovi arrivati

Quanta roba! Quanti ospiti! Quanta musica! Quanto tutto! Finalmente sono tornate Geppi Cucciari e la sua «Splendida Cornice», il solo programma di intrattenimento culturale che ha resistito alla mannaia dei nuovi arrivati (Rai3).

Di aggettivi per descrivere la brillantezza con cui Geppi conduce una trasmissione ne abbiamo già spesi parecchi, ma vale la pena rinnovarli sia quando duetta con Gianni Morandi, imitatore perfetto di Mogol, che quando ricorda Mattia Torre («La gentilezza è l’ultimo atto politico che ci è rimasto»), sia quando ricorda con Camila Raznovich, «Loveline» (MTV, 2001) il primo talk sul sesso, sia quando omaggia il talento comico di Stefano Benni con le attrici Brenda Lodigiani e Gianna Serra. Per non parlare della sigla, dedicata a Raffaella Carrà.

Gli aggettivi? Brava, intelligente, pronta,
spiritosa, ironica… Il programma non finiva più: collegamento con lo stadio di San Siro con Raphael Gualazzi, Paolo Fresu, Laura Morganti e Gianni Rivera, collegamento con Woody Allen con il suo nuovo romanzo «Che succede a Baum?» e il ricordo delle «dieci cose per cui vale la pena di vivere» («Manhattan», 1979), intervista in studio con Renad Attallah, la piccola chef di Gaza che ora vive in Olanda. Quanta roba! I quattro sapienti in studio, Roberto Mercadini, Alessandro Arcodia, Piero Dorfles, la band di Nicola «Ballo» Balestri, l’immancabile balletto e persino una partita a calciobalilla.



















































Se mi è concesso un appunto, direi che il programma manca di una scrittura unitaria e procede per accumulo (la registrazione comporta un grande lavoro di «taglia e cuci», come dimostrano i momenti «fuori onda») e, a volta, Geppi Cucciari è un po’ prigioniera di una splendida cornice che non la sostiene nell’improvvisazione, il suo grande cavallo di battaglia. Non si dimentichi che l’intervista all’allora ministro Sangiuliano durante il Premio Strega 2024 resta la sua medaglia d’oro.

P.S. Si può essere in disaccordo su forme e contenuti di un programma, ma di fronte a certi gesti criminali non si può che esprimere la più totale solidarietà nei confronti di Sigfrido Ranucci e della sua famiglia.

17 ottobre 2025 ( modifica il 17 ottobre 2025 | 20:16)