La Ferrari spiega i guai ai freni di Singapore
Il GP di Singapore non ha fornito certo una fotografia edificante della situazione in casa Ferrari. Sul cittadino di Marina Bay la Rossa ha sofferto tantissimo a livello di freni, con Charles Leclerc costretto sin da subito al lift&coast e Lewis Hamilton in piena crisi nel finale, quando ha dovuto addirittura tagliare le curve per arrivare al traguardo con una SF-25 che non rallentava più.
A distanza di due settimane, la Scuderia di Maranello ha ammesso un errore nelle sue simulazioni. Lo ha fatto ad Austin tramite il capo dell’ingegneria di pista Matteo Togninalli, secondo il quale i freni possono essere fonte di preoccupazione per il GP di Città del Messico.
Le parole di Togninalli
“A Singapore abbiamo affrontato consapevolmente le qualifiche e la gara con una vettura al limite. Eravamo consapevoli che la domenica avremmo dovuto gestire i freni. A causa della situazione e del livello di gestione che abbiamo adottato, siamo arrivati a esaurire i freni negli ultimi quattro giri della gara: siamo stati un po’ troppo aggressivi e questo è stato un errore“, queste le parole di Togninalli. “Le nostre simulazioni non sono state in grado di prevedere l’eccessiva aggressività di questa scelta: dobbiamo migliorare gli strumenti per poter prevedere cosa succederà“.
“Stiamo accelerando il processo di miglioramento degli strumenti. Ora abbiamo un buon campione di dati perché il più delle volte si impara dai casi critici: se tutto è facile, è difficile imparare. Impari quando sei al limite. In Messico dobbiamo essere un po’ più prudenti“.