Se Amazon e Jeff Bezos, sono quello che sono oggi lo devono anche a MacKenzie Scott, prima moglie del padre del colosso di vendita online. Co-fondatrice dell’azienda, era accanto a lui non solo moralmente ma anche operativamente quando tutto ebbe inizio, e anche per questo detiene moltissime quote della multinazionale.
Quote delle quali però, in parte, ha deciso di liberarsi, a scopo benefico. Secondo diversi organi di stampa economica, MacKenzie Scott, che negli anni ha intrapreso anche la carriera di scrittrice, ha infatti ridotto del 42% le sue partecipazioni in Amazon nell’ultimo anno (58 milioni di azioni per un valore di circa 12,6 miliardi di dollari), e destinato buona parte dei ricavi a progetti umanitari.
Nonostante la vendita, secondo un rapporto di Bloomberg del 30 settembre 2025, Scott detiene ancora 81,1 milioni di azioni, e può contare su un patrimonio netto stimato di 32,4 miliardi di dollari, che le vale il 66° posto tra le persone più ricche al mondo.
La riduzione delle azioni e la destinazione dei proventi dell’operazione si collocano nel percorso personale di Scott e confermano la direzione filantropica intrapresa dopo il divorzio da Bezos, nel 2019, quando ha ottenuto il 4% di Amazon e aderito al Giving Pledge, impegnandosi a donare più della metà del proprio patrimonio nel corso della vita o tramite testamento.
Un impegno fino ad oggi mantenuto alla grande, visto che da allora MacKenzie Scott ha donato oltre 19 miliardi di dollari a più di 2.450 organizzazioni non profit attraverso la propria fondazione, Yield Giving, che opera facendo donazioni di grandi dimensioni senza vincoli d’uso e obbligo di rendicontazione dettagliata.
L’approccio di Yield Giving è di lavorare in sordina, selezionare organizzazioni non profit minori e portare avanti progetti concreti evitando la pompa magna e senza passare attraverso eventi benefici mediatici.
Una filosofia del basso profilo che decisamente non la accomuna alla nuova moglie di Jeff Bezos, Lauren Sanchez, molto più vulcanica e incline a non sottrarsi a stampa e telecamere.
Solo lo scorso anno, la fondazione ha donato oltre 2 miliardi di dollari a 199 organizzazioni impegnate a migliorare l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, l’accesso all’assistenza sanitaria e l’occupazione stabile per le comunità svantaggiate.
Di recente, ha anche donato 63 milioni di dollari alla Morgan State University, 42 a 10.000 Degrees, che amplia l’accesso all’università per gli studenti a basso reddito, e 70 milioni di dollari a college e università storicamente frequentate da minoranze etniche attraverso l’UNCF. In passato ha anche elargito 84 milioni di dollari alle Girl Scouts, 436 milioni di dollari ad Habitat for Humanity e 275 milioni di dollari a Planned Parenthood.
Forse proprio a causa della sua natura schiva e dell’ego ingombrante dell’ex marito, prima del divorzio il nome di MacKenzie Scott non era troppo noto, eppure il suo apporto per la creazione di Amazon è stato determinante.