A volte l’eccezione comincia dalla cosa più normale del mondo. Come la nascita di un figlio: così Barbara Franco, 12 anni fa, alla nascita di Pietro, ha iniziato a porsi domande sui temi genitoriali ed educativi. Tante domande: quelle che si pongono tutti.
E se è vero – come si dice – che “bimbi si nasce, ma genitori si diventa”, l’idea di una collana di libri che facesse «crescere assieme» entrambi, genitori e figli, è un tentativo di risposta. Da qui prese il via, sette anni fa, la collana di libri “QUID+”, scritti da Barbara per “Gribaudo”. «Sette anni fa… “QUID+” è cresciuto, fa la seconda elementare!» scherza l’autrice, mentre ci racconta due enormi novità. Che porteranno i suoi libri in tutta Italia e in mezzo mondo.
Che sta succedendo in casa “QUID+”? «Tante cose – ci dice la Franco -… cose “grosse”, in verità. La prima grande novità è che sta per uscire una collana QUID che si chiamerà proprio “Genitori e figli – crescere insieme” ma che non andrà in libreria, bensì nelle edicole: da ottobre a marzo, ogni sabato, in allegato “Corriere della Sera”».
“Libri illustrati per genitori, insegnanti e nonni che desiderano passare tempo di qualità con i propri bambini con attività, giochi e racconti che aiutano i più piccoli a esprimere le proprie capacità e potenzialità”, è la dicitura. Si comincia il 18 ottobre – qui è stato diffuso il piano completo dell’opera

Di che si tratta esattamente? «Sono 25 libri – spiega l’autrice – che affrontano tanti temi diversi su cui QUID+ si focalizza da anni, basati sulle “sette aree di competenza” affrontate dalla collana. Per QUID è una grandissima novità: l’edicola è un canale di diffusione tutto nuovo, che consente di raggiungere un pubblico più ampio. Il progetto è nato circa 3 anni fa: sono entusiasta che di aver raggiunto questa collaborazione col “Corriere”, testata di enorme importanza e che ospita progetti editoriali di valore. Ogni volume avrà una parte dedicata ai genitori, un capitolo narrativo con un racconto, una parte di giochi e attività e infine un capitolo dedicato a un tema a me molto caro e di cui credo sia fondamentale che si parli sempre di più: il rapporto con le nuove tecnologie, il tempo passato davanti allo schermo, lo “screentime”». Un argomento di importanza enorme.
Talmente tanto centrale che Barbara è stata invitata a tenere uno speech all’evento più importante al mondo nel campo dell’editoria: il Salone del Libro di Francoforte (“Frankfurter Buchmesse”), in corso proprio in questi giorni nella città tedesca.

Un festival che, a differenza di eventi come – per esempio – il “Salone del libro” di Torino, ha una parte “convention” dedicata espressamente agli addetti ai lavori, agli editori e agli autori, che precede l’apertura al pubblico. «Il mio speech sarà proprio dedicato a quel tema: l’utilizzo dei device, “bimbi davanti agli schermi”. Ci sono statistiche a livello internazionale e casi studio, ormai tanti, che dimostrano quanto questo argomento sia di enorme importanza. I genitori non si possono far trovare impreparati. Non stiamo più parlando di qualcosa che “potrebbe avvenire”, di rischi potenziali, ma di qualcosa che sta avvenendo».
E a proposito di contesto internazionale: «Il marchio “QUID+” è già oggi presente in Germania – ci spiega la Franco – edito dal Gruppo KLETT: 8 libri sono già stati tradotti e pubblicati, altri 12 usciranno nel 2026 e stiamo concordando quali usciranno nel 2027. C’è un progetto in corso per la traduzione in spagnolo e la pubblicazione in Sudamerica, e un dialogo in corso con la Cina». Quanto è complicato esportare libri di questo genere, in cui si trattano temi educativi che – inevitabilmente – sono connessi al contesto culturale? «È abbastanza complesso: non ci si può, appunto, limitare a una semplice traduzione letterale. Bisogna, per esempio, adeguare alcuni riferimenti. Oppure, laddove si parla di dati statistici relativi alla nazione, si deve “localizzare” il contenuto».