di
Paolo Lorenzi
Terza piazza per Acosta. Male le Ducati ufficiali con Bagnaia penultimo. Quartararo, partito dalla pole, non è mai stato in corsa per la vittoria
Volano le Aprilia sul tracciato di Phillip Island, considerato uno dei più impegnativi di tutto il calendario. Marco Bezzecchi, rispettando il pronostico, s’è preso di forza la vittoria, dopo aver travolto un gabbiano e dopo un errore che poteva compromettere l’inseguimento al compagno di marca, Fernandez, fulmineo al via, e in testa fino a quattro giri dalla bandiera a scacchi. Una frenata sbagliata, 1,3 secondi da rimontare, un recupero micidiale in meno di un giro: giusto per inquadrare la determinazione del pilota romagnolo che una volta ripreso e superato Raul gli ha poi rifilato tre secondi sul traguardo. «All’inizio ho colpito un gabbiano, mi spiace per lui, ma che spavento – detto Marco -. Poi mi sono divertito, ho faticato a riprendere Raul, velocissimo, ma sono contentissimo di questa vittoria da condividere con il resto della mia squadra».
Agli avversari sono rimaste le briciole. La lotta per il terzo posto tra Miller, Alex Marquez e Acosta s’è conclusa a favore dello spagnolo della Ktm, davanti all’australiano, primo delle Yamaha (Quartararo, scattato dalla pole, è scivolato subito indietro) e a Di Giannantonio, nel frattempo subentrato a Marquez junior. Per la seconda volta di fila, nessuna Ducati ufficiale è salita sul podio; le moto di Borgo Panigale hanno confermato le difficoltà intraviste venerdì, pur considerando l’assenza pesante del suo pilota più forte, Marc Marquez, rimasto a casa per l’infortunio in Indonesia. Ma il rientro triste di Bagnaia al box, il volto nascosto dal casco, il corpo piegato in due, è l’istantanea di una crisi riaperta in tutta la sua evidenza, dopo la temporanea ripresa del Giappone. Venerdì, Pecco aveva lasciato il responso aperto, alternando giri più o meno buoni; la qualifica di sabato ha confermato i problemi di sempre; la gara ha persino ampliato la dimensione dei suoi problemi: partito undicesimo, Pecco ancora una volta ha chiuso penultimo, davanti al compagno di squadra, Michele Pirro, chiamato a sostituire Marquez.
In precedenza si erano svolte le qualifiche ufficiali in cui all’ultimo giro Fabio Quartararo aveva firmato la quinta pole stagionale (l’ultima volta era accaduto ad Assen in Olanda), riportando la Yamaha in prima fila. Incontenibile la gioia del francese che aveva spiazzato tutti, a partire da Marco Bezzecchi che aveva appena ritoccato il record del giorno prima suscitando i sorrisi compiaciuti del suo box. Ballano 31 millesimi di differenza tra il «Diablo» e il romagnolo dell’Aprilia che ha confermato ad ogni modo l’ottimo stato di forma della moto di Noale, al netto di una bandiera gialla presa all’inizio e dell’incomprensione con Bagnaia che gli ha fatto perdere un altro giro. «Sono stato un po’ disturbato al terzo giro, ma Fabio in realtà è stato bravissimo» aveva ammesso Bezzecchi, soddisfatto anche per il risultato e per il ritmo trovato al mattino nel secondo turno di libere. «Avevo un solo giro davvero buono, ho spinto alla morte, ma non mi aspettavo un tempo così buono – aveva replicato Quarataro -». La casa giapponese può ritenersi soddisfatta anche per il terzo posto di Miller, per la prima volta quest’anno. Seconda fila con Fernandez, Acosta e Alex Marquez, sesto e primo della Ducati, ma con due cadute (la seconda in uno dei punti più veloce del circuito) che ne hanno compromesso la qualifica.
18 ottobre 2025 ( modifica il 18 ottobre 2025 | 07:55)
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