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Regionali in Campania, De Luca e il logo duplex: il suo nome c’è e non c’è. E molti «fuggono» verso FI
IItalia

Regionali in Campania, De Luca e il logo duplex: il suo nome c’è e non c’è. E molti «fuggono» verso FI

  • 18 Ottobre 2025

di
Simona Brandolini

Sulla campagna elettorale il governatore uscente avverte: «Sentiremo una marea di scemenze»

Via l’ingombrante cognome dal simbolo ufficiale. Quello che si troverà sulla scheda. Ma nella versione per la campagna elettorale rieccolo, ma di lato, così da non turbare nessuno. È l’escamotage utilizzato dal governatore che ha dovuto cedere, in parte, e cancellare dal logo della sua listona «A testa Alta» quel «Con De Luca» che imbarazzava il figlio Piero, segretario regionale del Pd. E aveva indispettito e non poco il candidato del campo progressista Roberto Fico. Come era chiaro da tempo il pressing su De Luca jr c’era. Ma i passaggi definitivi sono stati due. L’incontro (a tre) a Palazzo Santa Lucia e l’intervento della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein. Non era bastato, insomma, Igor Taruffi (braccio destro della leader e signor Wolf del Nazareno). Ma siccome il governatore vende carissima la pelle, s’è inventato il logo duplex. 

E soprattutto, pare, che abbia strappato anche un’altra cosa. E non di poco conto. La candidatura di Carmine Mocerino. Il consigliere regionale uscente (da più di 10 mila preferenze) è sotto processo. Da giorni si rincorrevano le voci che su di lui, e solo su di lui, sarebbe caduta la mannaia del codice etico voluto fortemente da Fico. Ebbene da ieri sui suoi social e dell’assessora regionale uscente Lucia Fortini campeggia la loro foto, insieme, nella lista «A testa Alta» per «Fico presidente». Negli ultimi giorni, infatti, nel campo progressista è scattato un allarme rosso per le liste. Anzi per le fughe nel campo avversario. Stamane a Caserta l’ex deluchiano Giovanni Zannini, passato armi e bagagli subito nelle file di Forza Italia, saranno annunciati i nuovi acquisti: 21 sindaci (civici e deluchiani), cominciando da quello di Mondragone, Frignano, Vairano e Villa di Briano, rimpingueranno le file azzurre. E dovrebbe candidarsi sempre con Fi anche l’irpina Laura Nargi, ex sindaca di Avellino di centrosinistra, sfiduciata lo scorso luglio.



















































E mica è finita. Un altro che migra verso il centrodestra è Felice Di Maiolo, consigliere uscente passato da Fare democratico al gruppo misto, dovrebbe correre per la Lega. E non è detto che nelle prossime ore non decida di migrare anche un altro: Francesco Iovino, altro pezzo da novanta da 10mila preferenze finora in Iv, domani chissà. Ed è in rotta di collisione con il centrosinistra anche Giovanni Mensorio, figlio dell’ex potente Dc Carmine: in un primo momento doveva correre per i socialisti. Ma la presenza di un altro figlio d’arte Giuseppe Sommese (Azione) ha causato la rottura dell’accordo. E ora, a meno che non trovi casa nella lista di Roberto Fico, potrebbe anche lui saltare dall’altra parte.

Il timore è che, nonostante Cirielli e De Luca non si amino per niente, abbiano in questo momento un interesse comune: indebolire l’asse Manfredi-Fico. In che modo? Il candidato di Fdi, a meno che non vinca, deve superare quota 40 per cento. Il governatore, invece, con la sua lista deve raggiungere almeno il 15 per cento per continuare a pesare come un macigno. «Prepariamoci a un mese e mezzo di stupidaggini pre-elettorali. Di provocazioni, di falsità, di imbecillità». Dice il governatore durante la diretta social: «Avremo la consolazione di poter godere di tanti manifesti e di tante facce sui manifesti. Io faccio, in genere, la collezione degli slogan elettorali. La quantità di scemenze che si leggono sui manifesti pre-elettorali è veramente unica. Ma avremo modo di godere anche di molti volti poco plausibili come dirigenti istituzionali. Avremo, dunque, anche da rilassarci. Per quello che mi riguarda, rimango concentrato fino all’ultimo minuto sulle cose da realizzare, i cantieri da aprire, le opere da completare, il lavoro da creare per i nostri giovani». Tutti avvertiti.


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18 ottobre 2025 ( modifica il 18 ottobre 2025 | 07:56)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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