di
Diana Cavalcoli
Il bonus destinato alle donne con reddito da lavoro fino a 40mila euro annui, passa da 40 a 60 euro per ogni mese lavorato. Il pacchetto famiglia vale circa 3,5 miliardi stanziati sul triennio
In arrivo in manovra il potenziamento del bonus mamme e dei congedi parentali oltre alla riforma dell’Isee. Dopo le anticipazioni legate al Documento programmatico di finanza pubblica inviato a Bruxelles, la conferma degli interventi è arrivata nella conferenza stampa dall’esecutivo. In legge di Bilancio il pacchetto famiglia dovrebbe valere circa 3,5 miliardi stanziati sul triennio. Per il 2026 rispetto al 2025 è rafforzato il bonus mamme, che passa da 40 a 60 euro mensili a favore delle lavoratrici con almeno due figli e reddito fino a 40.000 euro.
Come funziona il bonus
Il bonus, destinato alle donne con reddito da lavoro complessivo fino a 40mila euro annui, è ad oggi un contributo di 40 euro per ogni mese (o frazione di mese) lavorato, destinato a lavoratrici con due figli, titolari di contratto a tempo determinato o indeterminato, autonome o libere professioniste fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo; lavoratrici con tre o più figli, titolari di contratto a tempo determinato, autonome o libere professioniste fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.
Come accedere al bonus
Per accedere al bonus, che non concorre alla formazione del reddito ed è dunque esente da imposizione fiscale e contributiva, è necessario presentare richiesta telematica sul sito Inps tramite accesso con credenziali Spid, Cie o Cns.
I congedi e l’Isee
L’esecutivo sarebbe al lavoro anche per la conferma del congedo parentale facoltativo all’80% dello stipendio per tre mesi dopo la fine di quello obbligatorio. Un modo per venire incontro alle esigenze di conciliazione dei genitori lavoratori. Previsto anche l’innalzamento dai 12 ai 14 anni sul limite di età dei figli. Per quanto riguarda i congedi per la malattia dei figli raddoppiato la durata: si passa da 5 a 10 giorni, e viene spostata da 8 a 14 anni la soglia di età. In supporto alle famigli enumerose sono previsti incentivi, tramite esonero contributivo, per la trasformazione da full time a part time del contratto per le lavoratrici e i lavoratori con almeno tre figli.
Nel pacchetto rientra anche la «revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni di euro annui». Ai fini dell’accesso ad alcune prestazioni agevolate la riforma non includerebbe la prima casa (probabilmente 100.000 euro di valore catastale) nel calcolo dell’Isee. In più saranno modificate le scale di equivalenza. In sintesi si andrebbero a toccare i coefficienti per il calcolo delle detrazioni fiscali per le famiglie con l’applicazione del coefficiente più favorevole di 0,85 anche ai nuclei familiari con un solo figlio. Le spese massime detraibili per questa categoria salirebbero da 9.800 euro a 11.900 euro.
18 ottobre 2025 ( modifica il 18 ottobre 2025 | 10:38)
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