La Bbc ha commesso una “grave
violazione” delle norme sull’emittenza televisiva per la messa
in onda lo scorso febbraio del documentario sulle conseguenze
devastanti dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza, peraltro
censurato quasi subito dalla stessa emittente pubblica, dopo le
polemiche seguite alle rivelazioni secondo cui la voce narrante,
un bambino palestinese di 13 anni identificato come testimone
diretto dei fatti, era stata individuata come quella del figlio
di Ayman Alyazouri, un ex viceministro all’Agricoltura di Hamas.
Lo ha stabilito l’autorità per le comunicazioni nel Regno Unito,
Ofcom, pronunciandosi sul programma dal titolo ‘Gaza: How to
Survive a Warzone’. L’organo di controllo ha definito come
“fuorviante” per il pubblico il fatto che non venissero fornite
informazioni sul ruolo ricoperto in passato dal padre della voce
narrante. L’Ofcom ha ordinato alla Bbc di trasmettere in prima
serata un comunicato indicante le conclusioni dell’indagine
condotta dall’authority. La vicenda era stata cavalcata dalla
stampa di destra britannica nei mesi scorsi nonostante
l’immediato mea culpa dei massimi vertici dell’emittente.
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