«A 24 anni ho deciso di abortire, stavo con Paolo Bonolis. Quell’evento ha condizionato tutta la nostra vita insieme». Così Sonia Bruganelli si racconta al Corriere della Sera, a pochi giorni dall’uscita della sua autobiografia, Solo quello che rimane. «Da allora, per riprendermi quello che non avevo avuto la maturità di scegliere in quel momento, ho accumulato errori su errori», rivela la produttrice, che è stata sposata per 21 anni con il celebre conduttore, fino al 2023, quando la coppia si è separata in via consensuale. «Essere madre era sempre stato il mio sogno».
«All’epoca mi stavo laureando, quando ho conosciuto Paolo aveva già una sua ferita emotiva: era papà, i due figli erano stati portati in America da piccoli. Io ero innamorata e mi sono buttata a capofitto in quella storia: quindi, seppur la gravidanza non fosse cercata, avrei voluto che Paolo mi dicesse “che bello questo bimbo in arrivo frutto del nostro amore”. Invece non era pronto. Non l’ho accusato, l’ho capito: fra diventare madre senza di lui o avere lui, ho scelto lui. Ho creduto che, messo alle spalle l’intervento, sarebbe finito tutto lì. Mi sbagliavo».
Il senso di colpa, infatti, ha continuato a tormentarla, fin dalla nascita della sua prima figlia, Silvia, nata con una cardiopatia e subito operata. «Ha avuto un’ipossia, non sapevamo che danni avrebbe avuto», ha ricordato Sonia Bruganelli. «È stato uno shock: ho passato i primi mesi a letto, mentre mia madre si occupava di lei. Pensavo: sono stata punita per aver rinunciato al mio primo bambino. Pensavo di aver fallito, mi vergognavo, ho inseguito un ideale di maternità irrealizzabile». Nel 2004 è nato pure Davide, poi Adele, ma quella sensazione rimaneva.
«Invece di fermarmi ed elaborare il dolore per la situazione di Silvia, ho cercato successi nel lavoro che mi facessero apparire forte. Poi mi sono data allo shopping compulsivo». Sono arrivati anche gli attacchi di panico («durane una vacanza a New York con Paolo e Davide ero convinta di avere un infarto, in realtà stavo capendo che fingersi una famiglia normale era un’illusione) e i disturbi alimentari («volevo perdere i chili presi con la terza gravidanza, quindi smetto di mangiare e divento anemica»). In entrambi i casi, sono i figli a darle la spinta per rialzarsi.
Infine, dei vari tradimenti che le sono stati attribuiti dopo la separazione con Bonolis, lei chiarisce. «C’è stata una sola infedeltà, lontana nel tempo, prima della nascita di Adele». E sul nuovo compagno, il ballerino Angelo Madonia, ha le idee chiare: «Maturo, vero. Lui è più giovane di me, ma per esperienza è più grande. Ha due figlie da due madri diverse, ha vissuto in Cina, sa che i miei figli vengono prima di tutto. Cosa mi rimane di quello che ho vissuto? Aver capito che la vera forza è dire “non ce la faccio”, mostrare le fragilità e farsi aiutare. Essere forti non significa non crollare mai».