Leone XIV, in un messaggio inviato al vescovo di Séez, diocesi in cui si celebra il decimo anniversario della canonizzazione dei genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, li definisce “coppia esemplare” e “profondamente felice”, che mostra “in questi tempi turbati e disorientati” che “la famiglia così come il Creatore l’ha voluta” non è né superata né noiosa. E invita le coppie di oggi a mettere “Gesù al centro delle vostre attività e scelte”
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Una “coppia esemplare”, che testimonia “l’ineffabile felicità e la gioia profonda” che Dio concede, a coloro “che si impegnano su questo cammino di fedeltà e di fecondità”. Sono i santi Luigi e Zelia Martin, genitori di santa Teresa di Gesù Bambino, per Leone XIV, che così li descrive nel messaggio inviato a monsignor Bruno Feillet, vescovo di Séez, per il decimo anniversario della loro canonizzazione, avvenuta nell’ottobre 2015 per volontà di Papa Francesco, durante il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia.
Le celebrazioni ad Alençon
In questo fine settimana, al santuario di Alençon, nella diocesi di Séez, famiglie, coppie, celibi e bambini sono invitati a celebrare, attraverso momenti di preghiera, conferenze e laboratori, i dieci anni della loro canonizzazione. E il Papa si unisce con il pensiero e la preghiera ai fedeli riuniti nella città dove gli sposi Martin “si sono santificati nella loro vita coniugale”. È proprio nella città di Alençon, nel nord-ovest della Francia, che Zelia e Luigi si incontrarono, si sposarono e accolsero nove figli. Le loro cinque figlie divennero religiose e, tra loro, Santa Teresa di Gesù Bambino, la più giovane, è stata proclamata da Pio XI patrona delle missioni nel 1927.
La prima coppia di sposi canonizzata come tale
Gli sposi Martin sono stati la prima coppia canonizzata come tale, “un evento di particolare importanza poiché mette in luce il matrimonio come cammino di santità”, osserva Leone XIV. E sottolinea che, tra le vocazioni alle quali uomini e donne sono chiamati da Dio, “il matrimonio è una tra le più nobili e più alte”. Come aveva già affermato il cardinale Martins durante la loro beatificazione, nel 2008, Luigi e Zelia compresero che potevano santificarsi “non malgrado il matrimonio, bensì attraverso, nel e con il matrimonio”, e che le loro nozze dovevano essere considerate “come il punto di partenza di una ascesa a due”.
Modello e sostegno per le coppie di oggi
Il Papa auspica che questo decimo anniversario sia l’occasione per far meglio conoscere la vita e i meriti di questi “sposi e genitori straordinari”. Li vede come “un modello luminoso ed entusiasmante” per i fidanzati, ma anche come un sostegno per le famiglie “talvolta così fragili e provate”. Contemplando il loro stile di vita cristiana, il Pontefice mette in evidenza il fatto che non si siano “ritirati dal mondo” nel loro cammino di santità. Luigi e Zelia, infatti, erano “santi della porta accanto”, impegnati nella società normanna attraverso la loro parrocchia, le loro attività professionali, le opere caritative, le amicizie e la vita familiare. Ad Alençon i pellegrini possono oggi vedere il contesto della loro vita quotidiana, “in apparenza comune” secondo Leone XIV, ma «abitata dalla presenza a dir poco straordinaria di Dio”. “Dio al primo posto” è il motto su cui hanno costruito tutta la loro esistenza, sottolinea nel suo messaggio datato 1° ottobre, memoria della figlia Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo.
Esempio di fedeltà e attenzione all’altro
Il Pontefice invita la Chiesa a presentare ai giovani, che magari esitano a “lanciarsi in un’avventura così bella”, questo “modello di coppia”
Un modello di fedeltà e di attenzione all’altro, un modello di fervore e di perseveranza nella fede, di educazione cristiana dei figli, di generosità nell’esercizio della carità e della giustizia sociale, un modello anche di fiducia nella prova…
Ma per Papa Leone XIV, la loro testimonianza più significativa è “l’ineffabile felicità e la gioia profonda che Dio concede, già qui sulla terra e per l’eternità, a coloro che si impegnano su questo cammino di fedeltà e di fecondità”.
L’antidoto ai falsi modelli di unione
In questi tempi “difficili e confusi” prosegue il Papa, nei quali ai giovani vengono presentati “tanti modelli negativi di unioni, spesso passeggere, individualiste ed egoistiche, dai frutti amari e deludenti, la famiglia così come l’ha voluta il Creatore potrebbe sembrare superata e noiosa”.
Luigi e Zelia Martin testimoniano che non è così: sono stati felici – profondamente felici! – nel dare la vita, nell’irradiare e trasmettere la fede, nel vedere i propri figli crescere e sbocciare sotto lo sguardo del Signore.
Fate scoprire ai vostri figli l’amore di Gesù
Leone XIV evoca i loro pranzi dopo la Messa, i momenti di preghiera e di ascolto. Ed esclama:
“Che conforto stare insieme nelle prove, uniti alla Croce di Cristo quando questa si presenta; e infine, che speranza quella di ritrovarsi un giorno riuniti nella gloria del cielo!”. Il Pontefice invita così le coppie a “perseverare con coraggio sul cammino, talvolta difficile e complicato, ma luminoso”, che hanno intrapreso. Chiede loro di mettere Gesù al centro della famiglia, delle scelte e della vita quotidiana.
Fate scoprire ai vostri figli il suo amore e la sua tenerezza senza limiti, e sforzatevi di farlo amare a sua volta come merita: ecco la grande lezione che Luigi e Zelia ci insegnano per il presente, e di cui la Chiesa e il mondo hanno tanto bisogno.
Come avrebbe potuto, si chiede Papa Leone XIV, “Teresa amare tanto Gesù e Maria – e poi trasmetterci una dottrina così bella – se non l’avesse imparato dai suoi genitori sin dalla più tenera età?”. Infine il Papa affida tutte le famiglie alla protezione di Luigi e Zelia Martin e di Santa Teresa di Gesù Bambino.