Non si placano le polemiche per le parole che il segretario della Cgil Maurizio Landini ha riservato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

In queste ore, infatti, è diventato virale un video postato dall’ex parlamentare M5S Laura Castelli, già viceministro all’Economia sotto i due governi Conte e oggi presidente di Sud chiama Nord, partito che in queste elezioni Regionali corre insieme al centrodestra. “Riflettevo sulle dichiarazioni di Landini che, praticamente, senza troppi giri di parole, dice che la Meloni è una prostituta”, dice Castelli riferendosi all’appellativo “cortigiana” usato dal segretario della Cgil nel corso della trasmissione Di martedì condotta su La7 da Giovanni Floris. “Ora, parliamo di un uomo che guida un sindacato, ma sembra che la sua maggiore attività anziché la tutela dei lavoratori sia fare la propria campagna elettorale aspettando il 2027 e magari una sua personale candidatura”, aggiunge. D’altro canto, che Landini abbia velleità politiche è risaputo tanto è vero che ha posizionato la Cgil in prima fila nella battaglia contro le riforme promosse dal governo come l’autonomia differenziata e il premierato.

Il video si conclude poi con una rivelazione. O meglio, con un flashback.

“Negli anni 2019-2020, quando si parlava di salario minimo, – ricorda Castelli – fu proprio Landini a escluderlo categoricamente perché infastidiva i sindacati. Ora, se anche in quel caso Landini non avesse fatto la sua personale campagna elettorale, questo sarebbe un Paese col salario minimo”.