Conosciamo da vicino il meccanismo del Fair Play Finanziario che limita gli ingaggi della Fiorentina e di tutte le società.
Cos’è il Fair Play Finanziario—
Con l’aggiornamento del 2023/24, la UEFA ha introdotto una nuova regola sui costi della squadra, che limita le spese per stipendi di giocatori e allenatori, ammortamenti dei cartellini e commissioni agli agenti. L’obiettivo è che queste spese non superino il 70% dei ricavi del club, con una transizione graduale applicata nelle precedenti stagioni partendo dal 90% nel 2023/24 per passare all’80% nel 2024/25 e arrivare al 70% a partire dal 2025/26.
Il cuore del FFP è il pareggio di bilancio che obbliga i club a mantenere un equilibrio tra ricavi e spese in un periodo di monitoraggio triennale. I ricavi considerati includono i proventi da botteghino, diritti TV, sponsorizzazioni, plusvalenze e attività commerciali, mentre le spese coprono salari, trasferimenti, commissioni e costi operativi. I club possono registrare un deficit massimo di 5 milioni di euro in tre anni, ma i proprietari possono coprire le perdite con contributi diretti. Questo limite è stato ampliato nel tempo e dal 2023 è stato portato a 60 milioni, a condizione che il patrimonio netto del club sia positivo o migliori del 10% ogni anno.
Situazione Fiorentina—
Al momento con tutti i calciatori in rosa la Fiorentina, al netto dei prossimi rinnovi previsti per Kean, Mandragora e Dodò e della cessione ufficializzata oggi di Valentini ha un monte ingaggi netto di circa 42 milioni il che equivale a circa 80 lordi (LEGGI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO). Se consideriamo poi i 3 milioni netti di Pioli la cifra lorda sale a 86 circa e mancano anche le spese per le transazioni. I ricavi della scorsa stagione che poi sono quelli previsti per questa si sono assestati sui 100 milioni. Nel biennio passato la società viola ha rispettato sempre i parametri per cui senza ricorrere a coperture extra di Commisso le spese possono arrivare senza problemi a 75 milioni.
Gli esuberi pesano—
Nella tabella che abbiamo compilato qualche giorno fa, sono presenti anche gli ingaggi di tanti calciatori che Pioli non considererà certamente nella sua Fiorentina. Stiamo parlando di Kouamé (1,7), Ikoné, Nzola, Brekalo (tutti 1,5), Sabiri (0,8), Infantino (0,35). Incerta la posizione di Barak (1,5), Sottil (1,1) e Christensen (0,5). Se dovessero partire tutti ci sarebbe un risparmio di circa 10 milioni netti (20 lordi) che porterebbe di nuovo il totale sotto la soglia dei 70 milioni. Ma la cosa non è certo fra le più semplici da realizzare.
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