Accelera la corsa all’intelligenza artificiale, con OpenAI che si prepara a lanciare Chat GPT-5.
La data di uscita è fissata per agosto 2025. Secondo le prime indiscrezioni, la nuova versione potenziata del chatbot più famoso al mondo è destinata a ridefinire gli standard dell’AI generativa.
Si avvicina l’uscita di Chat GPT-5
Dopo il successo di GPT-4o, il nuovo modello promette una combinazione di ragionamento avanzato, memoria a lungo termine e capacità multimodali senza precedenti, avvicinando l’orizzonte dell’Agi (Artificial General Intelligence).
Secondo le indiscrezioni raccolte da Reuters e The Verge, GPT-5 non sarà solo un’evoluzione incrementale, ma un vero cambio di paradigma. OpenAI integrerà nel nuovo sistema le migliori tecnologie sviluppate negli ultimi mesi, incluse le funzionalità di ragionamento della serie o3, per offrire risposte più veloci, più accurate e con meno errori di “allucinazione”.
Il modello dovrebbe essere disponibile in tre versioni:
- una completa per applicazioni di alto livello;
- una “mini” pensata per compiti rapidi;
- una “nano” ottimizzata per dispositivi con risorse limitate.
Inoltre, circolano voci su un possibile rilascio open-source di una versione più piccola, che segnerebbe un ritorno di OpenAI verso la condivisione di pesi pubblici, cosa che non accadeva dal 2019 con GPT-2.
I timori di Sam Altman
Nonostante l’euforia, le preoccupazioni attorno a GPT-5 crescono di pari passo con le aspettative. È stato lo stesso Sam Altman, Ceo di OpenAI, ad alimentare il dibattito, parlando di un modello dalle capacità così avanzate da generare ansia persino tra i suoi creatori.
Durante un’intervista al podcast The Past Weekend with Theo Von, Altman ha raccontato di aver testato GPT-5 su una domanda particolarmente complessa e di aver ricevuto una risposta così precisa e immediata da sentirsi “inutile di fronte alla macchina”. L’imprenditore ha poi paragonato Chat GPT-5 al Manhattan Project (cioè quel progetto che portò alla nascita della bomba atomica).
Nel frattempo fra gli osservatori si moltiplicano gli interrogativi in merito a una serie di nodi fondamentali, fra cui il rispetto del diritto d’autore nella generazione delle risposte e il rischio che un’intelligenza artificiale svariate volte più performante rispetto alla mente umana possa un giorno sfuggire di mano dando vita a scenari ben noti ai cultori della fantascienza. Alcuni osservatori temono che l’arrivo di GPT-5 possa spostare ulteriormente il confine tra umano e macchina, minando il principio di “human in the loop” (decisione ultima affidata all’uomo) e aprendo scenari di delega decisionale ad algoritmi troppo complessi per essere compresi a fondo persino dai loro creatori.
OpenAI e il business miliardario di GPT-5
Al di là delle paure, GPT-5 è destinato a diventare un successo commerciale senza precedenti per OpenAI. Con un modello di abbonamento che già oggi genera milioni di dollari al mese, l’arrivo della nuova versione dovrebbe attrarre una nuova ondata di utenti paganti, dalle piccole aziende alle multinazionali, pronte a investire per non rimanere indietro nella corsa all’automazione intelligente.
Secondo indiscrezioni di mercato, OpenAI punta a incassare diversi miliardi di dollari nei primi 12 mesi dal lancio, grazie alla combinazione di licenze Api, piani premium di ChatGPT e accordi enterprise. Microsoft, principale partner strategico e finanziatore della società, beneficerà indirettamente del successo commerciale del modello, rafforzando ulteriormente la propria posizione nel settore cloud e AI.