Putin che arriva in motoscafo, Peskov con un aereo in ritardo di due ore a causa degli attacchi ucraini all’aeroporto di San Pietroburgo. È stata una festa anomala per la Marina russa, dopo che già nelle ore precedenti all’evento era stata annullata la tradizionale parata. Domenica i droni ucraini hanno preso di mira San Pietroburgo, costringendo le autorità a chiudere l’aeroporto per cinque ore, proprio mentre Vladimir Putin celebrava in città la Giornata della Marina russa. Anche per questo motivo Mosca ha deciso di cancellare la tradizionale parata russa, ufficialmente per «motivi di sicurezza». Di solito, in occasione del Giorno della Marina, a San Pietroburgo si tiene infatti una grande parata navale trasmessa in televisione, durante la quale una flottiglia di navi da guerra e imbarcazioni militari solca il fiume Neva e alla quale partecipa anche Putin.

Già l’anno scorso Mosca sospettava un piano ucraino per attaccare la parata. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato domenica che la parata di quest’anno è stata annullata per motivi di sicurezza, dopo le prime notizie del suo annullamento all’inizio di luglio. 

Putin è arrivato domenica allo storico quartier generale navale della città a bordo di un motoscafo di pattuglia, da dove ha seguito le esercitazioni a cui hanno partecipato più di 150 imbarcazioni e 15.000 militari.
«Oggi celebriamo questa festa in un contesto lavorativo, stiamo verificando la prontezza al combattimento della flotta», ha detto Putin in un videomessaggio.

Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che domenica le unità di difesa aerea hanno abbattuto un totale di 291 droni ad ala fissa ucraini, un numero inferiore al record di 524 droni abbattuti negli attacchi del 7 maggio, prima della parata russa per il Giorno della Vittoria del 9 maggio.
Alexander Drozdenko, governatore della regione di Leningrado, che circonda San Pietroburgo, ha dichiarato che oltre dieci droni sono stati abbattuti nella zona e che i detriti in caduta hanno ferito una donna. 

L’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo è stato chiuso durante l’attacco, con 57 voli in ritardo e 22 dirottati verso altri aeroporti. Il blogger russo Alexander Yunashev, che fa parte di un gruppo ufficiale di giornalisti in viaggio con Peskov, ha raccontato che Peskov gli aveva riferito che il loro volo da Mosca a San Pietroburgo era stato ritardato di 2 ore a causa dell’attacco dei droni di domenica.


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