di
Paolo Lorenzi

Primo successo in MotoGp per lo spagnolo dell’Aprilia. Male le Ducati ufficiali, cade Bagnaia

Vincere era un sogno, ma persino il podio sembrava un’impresa. Con due giri lenti di penalità da scontare (per l’incidente con Marquez in Indonesia) il terzo posto ha un sapore dolce e amaro per Marco Bezzecchi. C’è il rimpianto per un’altra vittoria sfumata, come a Mandalika dove sapeva di essere il più veloce in pista. A causa di un errore, grave, al primo giro dopo una partenza terribile, ha sciupato un’occasione che Phillip Island gli ha solo in parte restituito. Primo sabato, nella gara breve, senza penalità da scontare, terzo oggi dopo una rimonta comunque per niente scontata.

Merito anche di un’Aprilia cresciuta rapidamente da metà stagione in poi. La vittoria di Raul Fernandez, pilota satellite del team Trackhouse, lo conferma: prima di oggi lo spagnolo, madrileno di 24 anni, s’era distinto soprattutto in Moto2, ma in Motogp era sbarcato nel 2022 senza grandi aspettative; un buon pilota in definitiva, ma senza le stigmate del vincitore. Fin qui il suo risultato migliore era stato un quinto posto quest’anno in repubblica Ceca. La squadra di proprietà americana, diretta da Davide Brivio (ex Alpine F1), ha raddoppiato gli sforzi di Noale che dal 2024 porta quattro moto ufficiali in pista. Metterne due sul podio in entrambe le prove, è un grande risultato, soprattutto su un circuito selettivo come quello australiano. Resta il rimpianto per aver dovuto rinunciare ancora una volta al numero uno, Jorge Martin (infortunato in Giappone salterà anche la prossima gara in Malesia), anche se Bezzecchi non l’ha fatto rimpiangere, rivelandosi un riferimento costante, e un ragazzo maturo nel suo ruolo guida della squadra. «Gara difficilissima,– ha detto Marco -, la partenza è stata perfetta, poi ho spinto per prendere un po’ di vantaggio, non pensavo di arrivare sul podio con due long lap da affrontare, ha funzionato la strategia messo a punto con la squadra». Dopo la prima penalità Marco s’era ritrovato terzo alle spalle di Fernandez e Acosta, dopo la seconda era rientrato in sesta posizione, dietro Di Giannatonio, Quartararo e Alex Marquez. Al penultimo giro aveva già acciuffato Alex, soffiandogli il terzo gradino del podio. «Pensavo di poter fare quarto al massimo» ha poi confidato.



















































In mezzo a Fernandez e al romagnolo s’è infilato Fabio Di Giannantonio, primo delle Ducati che devono archiviare un altro week end molto distante dai suoi standard. Pesano l’assenza di Marquez e la crisi infinita di Bagnaia che in Australia s’è portato dietro i problemi tornati fuori a Mandalika. Penultimo nella gara Sprint, a mezzo minuto dal vincitore, Pecco è caduto nella prova lunga, a quattro giri dalla bandiera a scacchi.

19 ottobre 2025 ( modifica il 19 ottobre 2025 | 07:50)