Dopo la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, avvenuta lo scorso 7 settembre, nella giornata di oggi Papa Leone XIV procederà alla canonizzazione di sette nuovi santi nel corso della messa in piazza San Pietro. Da Bartolo Longo, laico originario di Latiano, in Puglia, a Pietro To Rot, primo beato della Papua Nuova Guinea: ecco chi sono. 

Ignazio Choukrallah Maloyan

I sette nuovi santi che vengono canonizzati oggi hanno storie molto differenti. Uno di questi è Ignazio Choukrallah Maloyan (1869-1915), arcivescovo armeno cattolico di Mardin, in Turchia. Dopo aver studiato in Libano per prepararsi al sacerdozio, fu ordinato sacerdote nel 1896 e consacrato arcivescovo di Mardin nel 1911. Durante il suo servizio si dedicò intensamente alla formazione dei preti, al sostegno dei fedeli, alla riattivazione delle scuole e alla ristrutturazione delle chiese. Durante gli anni delle persecuzioni religiose dell’Impero ottomano nei confronti dell’Armenia, venne arrestato il 3 giugno 1915 insieme a molti altri, torturato e accusato falsamente di nascondere armi. Nonostante le pressioni, rifiutò di convertirsi all’Islam in cambio della libertà, finendo in prigione fino al momento del suo assassinio, l’11 giugno 1915, quando dichiarò che il martirio per la fede era il desiderio più dolce del suo cuore.

Pietro To Rot

Storia simile è quella di un catechista, Pietro To Rot, nato nel 1912 in Papua Nuova Guinea: durante la Seconda guerra mondiale, si oppose alla poligamia imposta dagli occupanti giapponesi e sostenne il matrimonio cristiano. Gli occupanti giapponesi lo arrestarono e martirizzarono, avvelenandolo nel luglio 1945. La sua fama di santità e dei suoi miracoli si diffuse presto in tutta la regione: Pietro To Rot divenne il primo beato della Papua Nuova Guinea nel 1995 con papa Giovanni Paolo II.

Vincenza Maria Poloni

Storia diversa quella della veronese Vincenza Maria Poloni (1802-1855), che fondò l’Istituto Sorelle della Misericordia, dedicando la vita ad assistere ammalati, anziani e orfani. Nel 1848 prese i voti religiosi e guidò la comunità con carità, umiltà e fede, sopportando negli ultimi suoi giorni anche il dolore della malattia. Grazie ai suoi miracoli venne riconosciuta beata nel 2008 da Papa Benedetto XVI.

Maria Troncatti

Maria Troncatti (1883-1969), suora salesiana, fu invece infermiera nella Prima Guerra Mondiale e poi missionaria in Ecuador tra gli indios Shuar. Si distinse per l’evangelizzazione, la promozione umana e la cura sanitaria. Beatificata nel 2012 da Benedetto XVI, viene oggi ricordata per due miracoli: le guarigioni di Yolanda Solórzano e di Juwa.

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Carmen Rendíles Martínez

Dall’America Latina, e più in particolare dalla Colombia, arriva la storia di Carmen Rendíles Martínez (1903-1977), fondatrice delle Suore Ancelle di Gesù. Nata senza il braccio sinistro, dedicò la vita a poveri, ammalati e sacerdoti. Beatificata da Papa Francesco nel 2018, a lei si deve un miracolo di guarigione di una donna affetta a cui venne diagnosticato un idrocefalo triventricolare idiopatico.

José Gregorio Hernández Cisneros

Tra i santi c’è anche José Gregorio Hernández Cisneros (1864-1919), nato in Venezuela, dottore noto come “il medico dei poveri” e beatificato nel 2021. Si distinse per la carità verso i bisognosi e la fede cattolica. Venerato in America Latina e Spagna, la sua fama di santità è diffusa, con numerose testimonianze di grazie e manifestazioni popolari in suo onore, ed è stato beatificato grazie al miracolo occorso a una bambina affetta da un gravissimo trauma cranioencefalico.

Bartolo Longo

L’ultimo è il pugliese Bartolo Longo (1841-1926), originario di Latiano, che era un laico devoto che fondò il Santuario della Madonna del Rosario a Pompei e la Congregazione delle Suore del Rosario. Dopo una crisi spirituale, si dedicò all’educazione cristiana di poveri e bambini. La sua opera sociale e la diffusione del culto mariano continuano ad avere grande influenza, attirando pellegrini da tutto il mondo. Fu beatificato nel 1980 da Papa Giovanni Paolo II.

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