In Giappone è allarme influenza. Come riporta Nature in un articolo scientifico, i virus influenzali stanno circolando con un pesantissimo impatto sulla popolazione. Soprattutto, colpisce l’anticipo rispetto al solito di quanto sta avvenendo.
Normalmente, il picco dell’influenza inizia con le feste di fine anno, ma nel Pese asiatico i numeri parlano già di epidemia in atto. E gli esperti definiscono “inusuale” questo trend, che appare legato soprattutto al ceppo A-H3N2. Quanto avviene in più di 100 scuole sono state costrette a chiudere con numerosi ricoveri anche nei bambini e nei giovani. Come spiegare quanto avviene? Secondo gli esperti diversi elementi combinano per creare questa situazione: cambiamento climatico, viaggi internazionali, difese non propriamente preparate ai virus che circolano.
Cosa può accadere
Solo pochi giorni fa Fabrizio Pregliasco, Professore Associato del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario Aziendale dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, aveva messo in guardia. L’influenza preoccupa ed occorre difendersi, specie se si contano i tanti virus respiratori circolanti (Sars-CoV-2 compreso) e soprattutto le caratteristiche dei ceppi influenzali che li differenziano dagli anni scorsi.
Insomma: Dopo i numeri da record della stagione 2023-2024, anche la stagione 2024-2025 è stata caratterizzata da una elevatissima incidenza di sindromi simil-influenzali e per la pressione sui servizi sanitari, con un impatto particolarmente forte su bambini e anziani. E c’è da fare attenzione per il futuro, in ottica One Health.
“Una delle principali lezioni che possiamo trarre riguarda il ruolo dei contatti sociali: il ritorno alla normalità dopo il periodo della pandemia ha favorito una maggiore interazione tra le persone, aumentando la circolazione dei virus respiratori – commenta pregliasco. Anche i fattori meteorologici hanno avuto e avranno un ruolo importante: i periodi di freddo intenso sembrano facilitare la diffusione dell’influenza, mentre in condizioni più variabili, con gli sbalzi termici, tendono a circolare virus “cugini”, meno gravi ma comunque capaci di generare epidemie significative”.
Influenza in anticipo?
Ogni anno, secondo gli esperti, viviamo una “pre-stagione” con virus meno impattanti da un punto di vista clinico-sanitario prepara il terreno per la comparsa dell’influenza “vera e propria”, generalmente predominante al centro dell’inverno. Solo che quest’anno tutto sembra giungere in anticipo, e non solo perché il virus è già stato identificato anche in Italia, i segnali che arrivano dal Giappone confermano quanto si era già intravisto nell’emisfero Sud, in particolare dall’Australia. Stanno salendo i casi, insomma. E bisogna difendersi.
Puntiamo sulla vaccinazione
Molte Regioni stanno offrendo la protezione vaccinale a prescindere dall’età, perché la vaccinazione antiinfluenzale rappresenta un’opportunità per tutti, ma diventa particolarmente importante per le persone più fragili, come gli anziani o chi presenta patologie croniche.
Non è quindi destinata esclusivamente agli over 60: anche adulti con fattori di rischio e alcune categorie professionali possono trarne beneficio. È importante sottolineare che la vaccinazione non garantisce l’assenza completa dei sintomi respiratori: l’efficacia può variare di anno in anno a seconda della corrispondenza tra ceppi vaccinali e virus circolanti. Tuttavia, il vaccino riduce l’intensità della malattia e il rischio di complicanze gravi.
I vaccini proteggono dai ceppi A/Victoria/4897/2022 (H1N1), A/Croatia/10136RV/2023 (H3N2), e da due ceppi B per il vaccino quadrivalente, uno per il trivalente. Sostanzialmente contengono proteine superficiali dei ceppi che si prevede circoleranno maggiormente durante l’inverno, stimolando il sistema immunitario a produrre anticorpi. Ovviamente perché le difese si attivino ci vuole tempo e quindi occorre vaccinarsi presto, visto anche l’anticipo della circolazione virale.
Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.