Un tuffo nel passato, un viaggio nel tempo al 2008 quando la Yamaha di Valentino Rossi piegava la Honda di Nicky Hayden e conquistava la vittoria nel primo storico gran premio di MotoGP disputato a Indianapolis. 17 anni dopo c’è ancora Vale sul gradino più alto di quel podio. Stavolta assieme a lui ci sono il sudafricano Kelvin van der Linde (aritmeticamente campione dell’Intercontinental GT Challenge con questo successo) e il belga Charles Weerts. Non sono rivali ma compagni di squadra, coprotagonisti della vittoria della Bmw M4 GT3 Evo numero 46 nella 8 Ore di Indianapolis.
Una giornata storica, oggi come allora
Nel 2008 Valentino superava il mito Giacomo Agostini per vittorie nella classe regina; stavolta supera se stesso e le leggi del tempo. E, curiosità, oggi come 17 anni fa, lo ha fatto in condizioni meteo al limite: nel 2008 le raffiche di vento consigliarono di organizzatori di interrompere la gara di MotoGP dopo 20 giri e assegnare la vittoria a Vale (che nel frattempo aveva fatto il vuoto nonostante una partenza sbagliata, mettendo quasi 6 secondi fra lui e l’australiano Stoner al momento della sospensione); stavolta ci si è messo un temporale che ha portato a una prima sospensione per l’allarme fulmini e poi la definitiva neutralizzazione del resto della gara. In mezzo la Bmw del Dottore (in quel momento guidata da van der Linde) ha azzeccato il momento giusto per fare il pit stop e alla fine è stata la mossa che è valsa la vittoria.
Le parole di Valentino Rossi
“Vincere è sempre bello, qui è speciale dopo averlo fatto l’ultima volta con la M1 tanti anni fa – ha ammesso Valentino -. Siamo stati fortunati con tutto quello che è successo, ma sono felice di aver aiutato Kelvin (van der Linde, ndr) a conquistare il titolo e per la BMW, regina dei costruttori a dimostrazione della sua grande supremazia”.