di
Michele Marangon

Suffragando l’ipotesi che Paolo sia stato vittima di episodi di bullismo e di un atteggiamento della scuola tendente a sminuire la situazione, come denunciato dalla famiglia, il ministero darà il via alle contestazioni disciplinari verso il personale docente

Sul suicidio di Paolo Mendico,  il 14enne di Santi Cosma e Damiano (Latina) che si è tolto la vita nel settembre scorso, poche ore prima del primo giorno di scuola, arriva una prima importante svolta nell’ambito delle ispezioni disposte dal ministero dell’Istruzione. Suffragando l’ipotesi che Paolo sia stato a tutti gli effetti vittima di episodi di bullismo e di un atteggiamento della scuola tendente a sminuire la situazione – come subito denunciato dalla famiglia – il ministero darà il via alle contestazioni disciplinari verso il personale docente.

La parte ispettiva si è dunque esaurita: l’ascolto dei docenti e del personale scolastico, l’acquisizione della documentazione prodotta dall’istituto Pacinotti di Fondi porta il ministero ad avviare la formulazione delle contestazioni disciplinari al personale interessato. 



















































Contestualmente vanno avanti i lavori delle due procure, quella dei Minori di Roma e quella di Cassino. La prima sta vagliando la posizione di alcuni presunti bulli, compagni di classe di Paolo, mentre gli uffici di Cassino guidati dal procuratore Carlo Fucci stanno approfondendo la posizione di eventuali adulti coinvolti nella sequela di episodi che, nel tempo, hanno portato il ragazzo a togliersi la vita.

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19 ottobre 2025 ( modifica il 19 ottobre 2025 | 14:08)