Una carriera fatta di coraggio, inchieste scomode e grande umanità. Giulio Golia si è raccontato a cuore aperto a Verissimo, tra aneddoti, paure e ricordi che lo hanno segnato. «Mi hanno sparato due volte, hanno cercato di mandarmi fuori strada, ma io non mi fermo», ha detto con determinazione. «La paura c’è, ma l’ho scelto e lo faccio da 28 anni. Tra un po’ Mediaset mi darà l’accompagnamento» commenta con ironia.
La malattia con la madre
Il racconto di Giulio Golia a Verissimo si fa più intimo e personale, quando inizia a parlare della madre: «Era una donna molto forte e caz*uta, è riuscita a tenere testa ai figli maschi. Prima il Parkinson, poi la demenza e l’Alzheimer… cercavo di farla ridere, di portarla in giro. Per me aveva sempre ragione lei, anche quando mi chiedeva la stessa cosa dodici volte in venti minuti. Le facevo leggere le notizie e poi me le facevo ripetere. Lei era stata un’insegnante terribile, me lo dicevano tutti i suoi ex alunni», ha ricordato sorridendo.
Giulio Golia ha poi ricordato anche il padre, perso quando era ancora bambino: «Era spettacolare, divertente, amava il mare. Studiava sempre, si aggiornava. Si è ammalato quando avevo sei anni e poi è entrato in ospedale. Da lì la mia vita è cambiata». Un trasferimento a casa della zia e un anno di elementari a Pisa hanno stravolto la sua vita: «Sono stato bullizzato per il mio peso. Mi chiamavano ‘ciccione campanaro’, ‘terone’. Una volta tornai a casa piangendo e papà mi disse: ‘A moneta rispondi moneta. Finché è uno scherzo, si scherza, ma poi…».
Il matrimonio a sorpresa
Nel salotto di Silvia Toffanin, la iena ha voluto anche aprire il suo cuore sulla vita privata: «Claudia è molto riservata, siamo insieme da 28 anni e sposati da 13. È intelligente e risolutiva. Fare Le Iene è complicato, perché scompari per settimane, mesi, ma lei non vede mai il problema, solo la soluzione».
Il matrimonio è arrivato a sorpresa: «Ci siamo sposati in barca a vela. Volevo farle un matrimonio a sorpresa, perché avrebbe detto di no alle nozze! Il mio testimone però mi ha fatto riflettere: magari voleva mettersi qualcosa di bello, un trucco particolare. Alla fine ho ceduto. Volevo sposarmi il 17 alle 17, sono un po’ scaramantico».
Il ricordo di Nadia Toffa
Tra i ricordi più toccanti, quello di Nadia Toffa, collega e amica indimenticabile: «Ricordo quando si incaz*ava.
Il nostro era un rapporto di odio e amore, ma lei era speciale. Si imponeva, impazziva per Napoli». La giornalista aveva un cuore speciale: «Nadia era tutto: cucciola, un punching ball, simpatica, divertente, seria e cazzuta, camaleontica. Fare Le Iene non è semplice, siamo sempre stati incoscienti. Non sai mai cosa può accadere, e hai sempre bisogno di 30 secondi per capire come si trasformerà la situazione».
Ultimo aggiornamento: domenica 19 ottobre 2025, 20:20
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