Durante l’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky il presidente Usa avrebbe esortato il leader ucraino ad accettare le condizioni imposte dalla Russia per porre fine alla guerra, avvertendo che Putin aveva dichiarato che avrebbe \”distrutto\” l’Ucraina se non avesse accettato. Lo scrive il Financial Times parlando di un incontro sfociato più volte in una \”lite furibonda\”.\n

Il leader di Kiev ha detto a  Trump di \”essere pronto\” ad andare a Budapest, dove il presidente americano ha annunciato che incontrerà il leader russo Vladimir Putin. In un’intervista a Nbc, Zelensky ha definito Putin un \”terrorista\” ma ha ribadito la sua disponibilità a incontrare lo zar di persona.

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Vladimir Putin ha chiesto al presidente Usa che l’Ucraina ceda il pieno controllo di Donetsk, una regione strategicamente vitale nell’est del Paese, come condizione per porre fine alla guerra. Lo hanno riferito al Washington Post due alti funzionari americani. “Ora serve un piano di pace per l’Ucraina”, dice il cancelliere tedesco Merz e il premier britannico Starmer indica il modello dei 20 punti della proposta Usa per Gaza. L’Europa si schiera con Zelensky in una telefonata dopo l’incontro con Trump definito ‘teso’ dai media americani. Al colloquio anche Macron, Rutte, von der Leyen e Costa. 

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Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto 40 dei 62 droni russi contro sette località: l’attacco ha causato almeno un morto e decine di feriti, in particolare nelle regioni di Kharkiv e Dnipropetrovsk. Lo riferisce il sito Ukrinform. Nella regione russa di Orenburg, attacchi con droni hanno colpito impianti di lavorazione del gas, causando un incendio e diversi danni. Per alcune ore è stato interrotto il traffico all’aeroporto di Orenburg oltre a quelli di Samara, Saratov e Ufa. Lo riferisce il governatore locale. 

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Dalla guerra d’invasione della Russia in Ucraina fino ai sorvoli sugli aeroporti in Danimarca, passando per lo sconfinamento in Polonia e per l’utilizzo nei vari conflitti che hanno infiammato il Medio Oriente, i droni sono diventati protagonisti di diverse crisi internazionali e campi di battaglia. Poco costosi rispetto a strumenti bellici come i missili – e proprio per questo molto costosi da intercettare usando i missili oppure gli aerei – i droni stanno diventando una parte importante delle forze armate di molti Paesi e anche un problema da gestire, soprattutto nel caso di attacchi o incursioni portate con questi velivoli.

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Il vicepremier e ministro degli Esteri prova a rassicurare dopo le parole pronunciate dal presidente ucraino (\”L’Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo\”). \”Non ci risulta nulla di preoccupante per il nostro Paese\”, ha detto Tajani. Aggiungendo che \”comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta\”.

“,”postId”:”3a47400e-5969-4606-aed1-3dce556838fc”,”postLink”:{“title”:”Zelensky e l’allarme droni, Tajani: ‘Putin non attaccherà l’Italia’”,”url”:”https://tg24.sky.it/politica/2025/09/28/zelensky-droni-italia-tajani-putin”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/fb3c1ad77bdbb1c7fdc4c7183b783a07a0e7f269/skytg24/it/cronaca/2023/05/13/zelensky-roma-giornata-incontri-foto/zelensky_roma_ansa1.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T20:00:00.156Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T22:00:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La Nato promette difesa a Est, ma l’Europa è divisa e senza strategie”,”content”:”

Il vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza Atlantica si  chiude con obiettivi chiari ma piani ancora vaghi. Si è ribadito il  sostegno “incrollabile” a Kiev e promesso di rafforzare il fronte  orientale, ma restano aperte le questioni di costi, tempi e strategie.  Gli Stati Uniti chiedono più investimenti europei nel piano PURL.  L’Europa, divisa e frammentata, fatica a parlare con una voce sola. E  intanto la Russia aumenta la pressione ai confini

“,”postId”:”25f94158-8e58-42d3-918f-cc969e722b07″,”postLink”:{“title”:”La Nato promette difesa a Est, ma l’Europa è divisa e senza strategie”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/16/guerra-ucraina-nato-vertice-ministri-difesa”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/e6f7eebb28ed828138709e315b80f4648c1e48ef/skytg24/it/mondo/2025/10/16/guerra-ucraina-nato-vertice-ministri-difesa/GettyImages-2240729931.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T19:21:00.118Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T21:21:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Perché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?”,”content”:”

La relazione tra i due leader  continua a muoversi su una linea instabile, fatta di fasi di intesa e  momenti di scontro. Il nuovo vertice annunciato nella capitale  dell’Ungheria promette di riaprire il dialogo, ma alimenta anche nuovi  sospetti. Sul tavolo restano la guerra in Ucraina e la posizione  americana sulla fornitura di armi. La diplomazia Usa alterna aperture e  minacce, in un clima di grande incertezza. E la scelta della sede del  faccia a faccia non è casuale, ma carica di simboli e implicazioni  politiche

“,”postId”:”145d4204-e32a-4d61-924f-9e058bc13aac”,”postLink”:{“title”:”Perché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/17/trump-putin-guerra-ucraina-vertice-budapest”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/91f61433626eb4c1afaecc72ba2a19c5c91508c9/skytg24/it/mondo/2025/10/17/budapest/GettyImages-2230321913.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T19:03:00.746Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T21:03:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina”,”content”:”

Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che \”decisione finale\” prendere su questo accordo.

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I Tomahawk hanno una gittata di 2.500 km, il che metterebbe Mosca nel raggio d’azione dell’arsenale ucraino, se Kiev li ricevesse. Ma il Cremlino ha già fatto sapere: anche se gli Usa fornissero i missili a Kiev, questi non sarebbero \”un’arma magica\” che consentirebbe agli ucraini di cambiare il corso del conflitto.

“,”postId”:”045b443f-9db0-4889-b550-771e513b2b9b”,”postLink”:{“title”:”Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/09/30/tomahawk-missili-guerra-ucraina-cosa-sono”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/28776820dc5b05fa170766a6c510f43069266047/skytg24/it/mondo/2025/09/30/tomahawk-missili-guerra-ucraina-cosa-sono/missile_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T18:48:19.118Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T20:48:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tusk: \”No pressioni su Zelensky per concessioni territoriali\””,”content”:”

\”Nessuno di noi dovrebbe fare pressione su Zelensky quando si tratta di concessioni territoriali\”. E’ il monito del premier polacco Donald Tusk, in quello che sembra un riferimento alle ultime rivelazioni dei media, secondo cui Donald Trump starebbe facendo pressione sul presidente ucraini perché ceda alle condizioni di Vladimir Putin per fermare la guerra. \”Dovremmo tutti fare pressione sulla Russia affinché cessi la sua aggressione – insiste piuttosto Tusk su X – L’appeasement non è mai stato la strada per una pace giusta e duratura\”.

\n”,”postId”:”2dcc3b68-ecc4-44cb-a437-04932ac21029″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T18:36:00.326Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T20:36:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra”,”content”:”

L’aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L’Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato in una puntata di \”Numeri\”, approfondimento di Sky TG24.

“,”postId”:”a169d4fa-178d-4bae-9671-eb8e0b8c0f40″,”postLink”:{“title”:”I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/02/droni-shahed-russia-guerra-ucraina”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/13e22b2526390f99c3e1a6ebe375b188348abdd9/skytg24/it/mondo/2025/10/02/guerra-russia-ucraina-droni/hero_numeri_droni_getty_sky.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T18:13:00.681Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T20:13:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”Putin più forte di Hamas, serve più pressione\””,”content”:”

Reduce dall’accordo in Medio Oriente, dove ha costretto Hamas alla tregua con Israele, Donald Trump dovrebbe essere più duro con Vladimir Putin. E’ quanto è tornato a chiedere Volodymyr Zelensky in un’intervista a Nbc due giorni dopo il suo nuovo incontro alla Casa Bianca con il presidente americano. \”Putin è qualcosa di simile ma più forte di Hamas – ha sottolineato il presidente ucraino – La guerra è più grande e l’Esercito russo è il secondo più grande al mondo, per questo serve maggiore pressione\” sul presidente russo.

\n”,”postId”:”2233d0da-32b6-4a2b-8ee7-b5f454191e3e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T18:01:00.953Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T20:01:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?”,”content”:”

Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente russo.

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto a Donald Trump di \”essere pronto\” ad andare a Budapest, dove il presidente americano ha annunciato che incontrerà il leader russo Vladimir Putin. In un’intervista a Nbc, Zelensky ha definito Putin un \”terrorista\” ma ha ribadito la sua disponibilità a incontrare lo zar di persona. \”Se vogliamo davvero una pace giusta e duratura, abbiamo bisogno di entrambe le parti in questa tragedia\”, ha detto. \”Come si possono raggiungere degli accordi senza che noi ci parliamo?\” Alla domanda se avrebbe insistito per andare a Budapest, Zelensky ha risposto di aver detto a Trump: \”Sono pronto\”. 

“,”postId”:”e3b2f115-18a1-4157-87f1-14fa2eb7c3ae”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T17:30:51.707Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T19:30:51+0200″,”video”:{“videoId”:”1044584″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/guerra-ucraina-putin-a-trump-voglio-il-donetsk-1044584″},”altBackground”:true,”title”:”Guerra Ucraina, Putin a Trump: \”Voglio il Donetsk\”. VIDEO”,”postId”:”a4fbb209-f0f4-4e73-9355-3717aa9d8b80″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T17:16:03.581Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T19:16:03+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://www.europesays.com/it/wp-content/uploads/2025/10/1760911814_584_collage_trump_zelensky_ansa.png”,”imgAlt”:”Trump – Zelensky “,”imgCredits”:”©Ansa”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Trump a Zelensky: \”Cedi il Donbass o sarai distrutto\””,”content”:”

Durante l’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky il presidente Usa avrebbe esortato il leader ucraino ad accettare le condizioni imposte dalla Russia per porre fine alla guerra, avvertendo che Putin aveva dichiarato che avrebbe \”distrutto\” l’Ucraina se non avesse accettato. Lo scrive il Financial Times parlando di un incontro sfociato più volte in una \”lite furibonda\”. Secondo le fonti, Trump ha gettato via le mappe della linea del fronte in Ucraina, ha insistito affinché Zelensky consegnasse l’intero Donbass a Putin e ha ribadito i punti chiave espressi dal leader russo nel loro colloquio del giorno prima.

“,”postId”:”b40c8b72-0c06-46d2-aae5-4b57c4212f07″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T16:23:19.195Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T18:23:19+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky, a colloqui Trump-Putin devo esserci anch’io”,”content”:”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto in un’intervista a NbcNews di dover essere incluso nei prossimi colloqui a Budapest previsti tra Trump e Putin. \”Se vogliamo davvero una pace giusta e duratura, abbiamo bisogno di entrambe le parti coinvolte in questa tragedia\”, ha detto Zelensky. \”Sì, lui è un occupante, ma l’Ucraina sta soffrendo e combattendo. E, naturalmente, come possono esserci accordi senza che noi ci riguardiamo?\”  

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato Donald Trump a esercitare maggiore pressione su Vladimir Putin affinche’ ponga fine alla guerra contro il suo vicino, affermando che il presidente russo è piùforte di Hamas, in un’intervista andata in onda domenica sulla NBC. Alla domanda di \”Meet the Press\” se Trump dovesse essere più duro con Putin dopo aver guidato un accordo di cessate il fuoco a Gaza, Zelensky ha risposto in inglese: \”Sì, e ancora di più perche’ Putin è qualcosa di simile, ma più forte di Hamas. E’ una guerra piu’ grande, ed e’ il secondo esercito al mondo\”. Ha aggiunto: \”Ed è per questo che serve più pressione\”.

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L’intervista e’ andata in onda dopo il ritorno di Zelensky da un viaggio a Washington dove non era riuscito a ottenere rifornimenti di missili Tomahawk a lungo raggio. Ma in un’intervista andata in onda domenica poco dopo quella di Zelensky, Trump ha nuovamente indicato di non essere pronto a inviare armi all’Ucraina.\”Dobbiamo ricordare una cosa. Ne abbiamo bisogno anche per noi stessi. Sapete, non possiamo dare tutte le nostre armi all’Ucraina\”, ha detto Trump al programma Sunday Morning Futures con Maria Bartiromo su Fox. Mosca ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture civili ucraine nelle ultime settimane, lasciando migliaia di persone senza riscaldamento e luce con l’avvicinarsi del freddo inverno.

“,”postId”:”ad543bd4-6033-4f27-a08f-4f1e8d8e5f5e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T15:10:11.207Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T17:10:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?”,”content”:”

Dopo il summit di Ferragosto ad  Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir  Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per  discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese  risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito  sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di  arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il  presidente russo.

“,”postId”:”2d2805a7-2dca-4b47-8963-e99d9b68e57e”,”postLink”:{“title”:”Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/18/incontro-trump-putin-budapest-volo-sanzioni-arresto”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/46f3104d713c7587b2fa750dc8baf5a3614aa8c7/skytg24/it/mondo/2024/11/20/ucraina-russia-guerra-ultime-notizie-20-novembre-diretta/Putin.jpeg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T14:30:20.743Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T16:30:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky, ‘Europa lasci energia russa, Usa pronti a sostituirla’”,”content”:”

\”Non dovrebbe esserci alcuna fonte energetica russa in Europa. I segnali provenienti dall’America sono chiari: sono pronti a fornire tutto il gas e il petrolio necessari per sostituire le forniture russe. La nostra regione dispone delle infrastrutture e del potenziale necessari per contribuire in modo significativo all’indipendenza energetica dell’Europa\”. Lo afferma su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. \”Abbiamo avanzato proposte agli Stati Uniti in merito alle infrastrutture del gas, alla produzione di energia nucleare e a diversi altri progetti. Stiamo attualmente lavorando sui dettagli. Quasi ogni giorno, comunichiamo con i leader per garantire una posizione comune, tutti noi in Europa, sull’esercizio di pressioni sulla Russia: il giusto tipo di pressione. Non faremo regali all’aggressore e non dimenticheremo nulla\”, ha sottolineato. 

“,”postId”:”2fe2f0b2-289e-4213-8705-2e7bbc782be6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T13:19:51.549Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T15:19:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”L’Ue verso nuova stretta contro la flotta ombra russa”,”content”:”

Le navi che battono bandiere di comodo, si legge nel documento di 5 pagine, \”non solo contribuiscono a rafforzare l’economia di guerra di Mosca, ma rappresentano anche una minaccia per l’ambiente e per la sicurezza della navigazione\”. Il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) – che coordina la politica estera comunitaria – avverte inoltre che la flotta ombra \”potrebbe essere utilizzata come piattaforma per attacchi ibridi contro il territorio Ue\”, ad esempio come base per le operazioni di ricognizione con i droni russi su infrastrutture strategiche europee e per le azioni di disturbo al traffico aereo. Oltre alle 562 navi già inserite nelle liste nere sanzionatorie, Bruxelles punta ora a un salto di qualità: valuta di autorizzare ispezioni e abbordaggi preventivi dei cargo sospetti, sulla base di una nuova dichiarazione giuridica comune che, in accordo con la Convenzione Onu sul diritto del mare (Unclos), permetterebbe alle autorità dei Paesi Ue di intervenire direttamente. La proposta include anche la possibilità di accordi bilaterali con i Paesi di bandiera per consentire controlli in mare e un eventuale nuovo strumento giuridico internazionale contro la navigazione illegale.   Nel documento si evidenzia anche un \”rinnovato slancio\” tra i Ventisette per azioni più incisive, citando il recente caso della petroliera Boracay, ispezionata da Parigi al largo della Danimarca. Parallelamente, l’Ue prosegue i contatti con i principali Stati di bandiera e costieri che offrono supporto logistico alla flotta ombra, con l’obiettivo di spingerli a cancellare le navi sanzionate, come accaduto con Panama.  Dopo un primo giro di tavolo alla riunione dei ministri degli Esteri a Lussemburgo, l’obiettivo di Bruxelles è di finalizzare il testo entro la fine di novembre per poi sottoporlo all’adozione.

“,”postId”:”6426e344-45ce-47c6-9bff-d4cca69aea19″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T13:15:15.634Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T15:15:15+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Gentiloni, Pd sia netto su difesa Ue e sostegno a Kiev”,”content”:”

\”Le divisioni in Italia negli schieramenti sull’Ucraina e la difesa europea non sono mai finite. Se guardiamo i voti italiani al Parlamento Ue è il festival del voto in libertà, in tutti gli schieramenti. Penso che il Pd debba indicare la rotta sia sul sostegno all’Ucrainasia sulla difesa europea. Non voglio abiure o rotture, voglio che sia netto a dire sì alla difesa europea e al sostegno all’Ucraina\”. Lo ha detto l’ex premier Paolo Gentiloni (Pd) a In mezz’ora, su Rai tre. 

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\”In Europa non ci deve essere più energia russa. I segnali che arrivano dagli Stati Uniti sono chiari: sono pronti a fornire tutto il gas ed il petrolio necessari per sostituire le forniture russe\”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio sui social, sottolineando che \”la nostra regione dispone delle infrastrutture e del potenziale per contribuire molto di più all’indipendenza energetica europea\”. Zelensky ha aggiunto che Kiev ha presentato a Washington \”proposte relative alle infrastrutture del gas e alla produzione di energia nucleare\” e che \”si sta lavorando sui dettagli\”.

“,”postId”:”700feb8e-0a20-47a7-9a3d-89886c73865e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T12:56:30.718Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T14:56:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”L’Ue verso nuova stretta contro la flotta ombra russa”,”content”:”

L’Ue è pronta a proporre una nuova stretta contro la flotta ombra russa, le petroliere che trasportano il greggio di Mosca aggirando le sanzioni con bandiere di comodo. E’ quanto emerge da un documento, visionato dall’ANSA, che sarà domani sul tavolo dei ministri degli Esteri a Lussemburgo. L’obiettivo è andare oltre il semplice inserimento dei singoli cargo nelle liste nere, colpendo l’intera rete che li mantiene operativi: compagnie assicurative, registri navali, servizi di rifornimento e logistica. Tra le ipotesi, anche il rafforzamento del quadro giuridico per consentire ai Paesi membri di ispezionare in mare le navi sospette.

“,”postId”:”383efe1a-b72c-42ad-92d5-d27befeba543″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T12:18:30.932Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T14:18:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kiev, ‘colpiti nella notte 3 impianti energetici in Russia’”,”content”:”

Le forze armate ucraine rivendicano di aver colpito tre importanti impianti energetici strategici in profondità in territorio russo durante la scorsa notte. Si tratta, fa sapere lo Stato maggiore di Kiev citato dai media, fra cui Ukrinform, di una grande raffineria nella regione di Samara, un grande impianto di raffinazione del gas a Orenburg di cui si era già saputo in precedenza, e un deposito di carburante e lubrificante a Berdyansk, nella porzione della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle truppe di Mosca. La raffineria di petrolio di Novokuybyshevsk, nella regione russa di Samara, a nord del Kazakhistan, a oltre 800 km dal fronte russo-ucraino, produce una ventina di diversi derivati, con una capacità di lavorazione di 4,9 milioni di tonnellate di greggio l’anno, scrive Ukrinform. L’impianto di lavorazione del gas di Orenburg, a  oltre 1.300 km di distanza, uno dei più grandi complessi di gas della Russia, è in grado di trattare fino a 45 miliardi di metri cubi di gas e oltre 6 milioni di tonnellate di condensato all’anno. Secondo le prime informazioni, una delle unità di trattamento e purificazione del gas è stata danneggiata e nel sito sono state registrate esplosioni e incendi su larga scala. Infine, le forze ucraine hanno colpito una base di stoccaggio di carburante e lubrificanti nella città di Berdyansk, dove sono state segnalate anche esplosioni e incendi. L’entità dei danni ai tre impianti russi è ora in fase di valutazione. Lo Stato Maggiore, scrive ancora Ukrinform, ha sottolineato che questi attacchi mirano a \”indebolire la base militare-industriale russa e a limitarne la capacità di continuare la sua aggressione contro l’Ucraina\”. L’entità dei danni è in fase di chiarimento. 

“,”postId”:”b71d551c-a977-4d92-870f-3a5571302ea6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T11:29:00.721Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T13:29:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Perché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?”,”content”:”

La relazione tra i due leader continua a muoversi su una linea  instabile, fatta di fasi di intesa e momenti di scontro. Il nuovo  vertice annunciato nella capitale dell’Ungheria promette di riaprire il  dialogo, ma alimenta anche nuovi sospetti. Sul tavolo restano la guerra  in Ucraina e la posizione americana sulla fornitura di armi. La  diplomazia Usa alterna aperture e minacce, in un clima di grande  incertezza. E la scelta della sede del faccia a faccia non è casuale, ma  carica di simboli e implicazioni politiche

“,”postId”:”76b2da2d-321a-4126-9cfc-a1c896a182fe”,”postLink”:{“title”:”Perché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/17/trump-putin-guerra-ucraina-vertice-budapest”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/91f61433626eb4c1afaecc72ba2a19c5c91508c9/skytg24/it/mondo/2025/10/17/budapest/GettyImages-2230321913.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T10:54:02.196Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T12:54:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Stoccolma: \”Mosca ha fatto del Baltico una linea del fronte\” “,”content”:”

\”L’aggressione della Russia contro l’Ucraina e  l’Occidente ha trasformato la regione\” baltica \”in una nuova linea\” del  fronte \”nella guerra ibrida\”. Lo ha detto il ministro della Difesa della  Svezia, Pal Jonson, in un’intervista al portale tedesco Rnd, accusando  Mosca di aver deliberatamente organizzato attacchi ibridi nel Mar  Baltico. \”Abbiamo bisogno di una profonda consapevolezza in tutta Europa  che siamo guidati dal desiderio comune di una vita di pace. Dobbiamo  passare alla modalità di guerra per scoraggiare, difendere e preservare  con risolutezza la pace\”, ha sottolineato. 

“,”postId”:”42c33e50-6649-4940-aa22-610b64413633″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T10:36:07.136Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T12:36:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il Papa: \”Pace giusta e duratura in Terra Santa e Ucraina\” “,”content”:”

Il Papa ribadisce la necessità di  pregare \”per la pace in Terra Santa, in Ucraina e negli altri luoghi di  guerra. Dio conceda a tutti i responsabili saggezza e perseveranza per  avanzare nella ricerca di una pace giusta e duratura\”, ha detto Leone  XIV all’Angelus.

“,”postId”:”d12ac2b5-b6ff-436a-ad3b-fd417abda8cf”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T10:28:32.652Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T12:28:32+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”3mila droni e 50 missili russi in una settimana\” “,”content”:”

\”Quasi ogni giorno, i terroristi russi compiono  centinaia di attacchi contro le nostre infrastrutture critiche e civili.  Solo questa settimana, la Russia ha utilizzato più di 3.270 droni  d’attacco, 1.370 bombe aeree guidate e quasi 50 missili di vario tipo  contro l’Ucraina\”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr  Zelensky, evidenziando l’impegno \”costante\” a \”rafforzare la difesa e  collaborare con i partner per migliorare quella aerea: l’iniziativa  Purl\”, ovvero la lista delle esigenze prioritarie per l’Ucraina, \”gli  investimenti nell’industria della difesa ucraina, i formati bilaterali e  multilaterali\”.

“,”postId”:”7cf1a27c-eebf-4ad9-a4ef-6ecb43cd95d7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T10:11:35.947Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T12:11:35+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”Non daremo mai alla Russia alcuna ricompensa\” “,”content”:”

\”Putin non può essere fermato con le parole: è  necessaria la pressione. Il mondo vede che la Russia risponde con la  forza, il che significa che la pace attraverso la forza può funzionare.  L’Ucraina non concederà mai ai terroristi alcuna ricompensa per i loro  crimini e contiamo sui nostri partner affinché mantengano questa  posizione. Sono necessari passi decisivi da parte degli Stati Uniti,  dell’Europa, dei Paesi del G20 e del G7. Le vite devono essere  protette\”. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo che  il Washington Post ha rivelato che il leader russo ha detto a Donald  Trump di volere che Kiev ceda il Donetsk.  \”L’Ucraina non ha mai cercato la guerra. Abbiamo concordato un  cessate il fuoco incondizionato, cercato opportunità di pace e  ripetutamente offerto al mondo modi per fermare gli attacchi in cielo, a  terra e in mare\”, evidenzia Zelensky. \”Ma è la Russia che ostacola  continuamente questo processo, manipolando, prolungando i negoziati,  terrorizzando il nostro popolo con attacchi aerei e intensificando gli  attacchi lungo la linea del fronte\”. \”La guerra continua solo perché  Mosca non vuole che finisca\”, aggiunge il presidente ucraino. 

“,”social”:{“socialType”:”twitter”,”src”:”https://twitter.com/ZelenskyyUa/status/1979827078578008204″,”cookieAllowed”:true},”postId”:”00d76ae1-ddbe-430b-a160-c06cd33abc8d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T10:10:06.881Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T12:10:06+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”Putin non si ferma con le parole, servono passi decisivi alleati\””,”content”:”

Volodymyr Zelensky fa appello agli  alleati dopo l’incontro di venerdì con Donald Trump. \”L’Ucraina non darà  mai ai terroristi alcuna ricompensa per i loro crimini e contiamo sui  nostri partner per mantenere questa posizione\”, scrive su X il  presidente ucraino, che non ha ottenuto i missili Tomahawk e che nel  post chiede \”passi decisivi a Usa, Europa, G20 e G7\” perché \”Putin non  può essere fermato con le parole\”.\n\”Le  vite vanno protette\”, incalza. \”L’Ucraina non ha mai cercato la guerra.  Abbiamo acconsentito a un cessate il fuoco senza condizioni, cercato  occasioni per la pace e offerto ripetutamente al mondo modi per fermare  gli attacchi dal cielo, in terra e in mare\”, afferma Zelensky, che  accusa la Russia di \”continuare a ostacolare questo processo,  manipolando, prolungando i negoziati e intensificando gli attacchi lungo  la linea del fronte\”. \n\”La  guerra continua solo perché Mosca non vuole porvi fine\”, insiste il  presidente ucraino, aggiungendo che \”solo questa settimana la Russia ha  impiegato più di 3.270 droni d’attacco, 1.370 bombe guidate e circa 50  missili\” negli attacchi contro l’Ucrraina. Kiev, dice il presidente  ucraino, \”rafforza costantemente la difesa e lavora con i partner per  rafforzare la difesa aerea\”.

“,”postId”:”58369524-4f17-4ee8-8d31-2f1fedc58e8c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T10:01:52.912Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T12:01:52+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Preparativi per vertice Trump-Putin”,”content”:”

Dopo il vertice alla Casa Bianca tra i\npresidenti di Usa e Ucraina, Donald Trump e Volodymyr Zelensky,\niniziano i preparativi per il vertice tra il magnate newyorchese\ne il capo del Cremlino, Vladimir Putin, che potrebbe tenersi a\nBudapest in una data ancora da stabilire. Una telefonata tra il\nsegretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il ministro degli Esteri\nrusso, Serghei Lavrov, aprira’ la strada a un vertice con\ndelegati di alto livello, annunciato la settimana prossima, che\npreludera’ al bilaterale tra Trump e Putin, concordato durante\nla telefonata di giovedi’ scorso. Il presidente degli Stati\nUniti ha chiesto ai contendenti un congelamento dell’attuale\nlinea del fronte.

“,”postId”:”8e1526ca-274f-42bf-8589-896d3df82b47″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T09:54:30.946Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T11:54:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Berlino: \”La leva obbligatoria sarebbe un deterrente per Mosca\” “,”content”:”

La reintroduzione della leva obbligatoria in  Germania \”invierebbe un segnale deterrente alla Russia\”. Lo ha detto il  ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, in un’intervista alla  Bild am Sonntag. \”Se arruoliamo tutti gli uomini nati in un determinato  anno e raccogliamo i dati di coloro che sono idonei al servizio  militare, questo verrà notato anche in Russia\”, ha spiegato il  socialdemocratico prima di partire per una missione di cinque giorni in  Islanda, Canada e Regno Unito, dove discuterà di aiuti all’Ucraina,  cooperazione in materia di sicurezza, collaborazione con la Nato e  partnership nell’industria della difesa. \”Abbiamo bisogno di visite  mediche obbligatorie e complete per gli uomini. Se dovesse verificarsi  lo stato di difesa, che vogliamo assolutamente evitare, la coscrizione  obbligatoria verrà ripristinata immediatamente, in conformità con la  Legge fondamentale (la Costituzione tedesca, ndr)\”, ha spiegato il  ministro, mettendo in luce la necessità di \”sapere chi è pronto per il  dispiegamento e chi no\”, ma ribadendo che attualmente la leva deve  restare \”volontaria\” il più a lungo possibile. Pistorius ha quindi  definito \”un grave errore\” la chiusura degli uffici distrettuali di  reclutamento militare che accompagnò la sospensione della leva nel 2011:  \”Stiamo costruendo nuove strutture moderne. Saremo pronti entro la metà  del 2027\”. Giovedì, la coalizione di governo di  Friedrich Merz ha  presentato al Bundestag un piano di riforma del servizio militare, ma  restano divergenze con tra la Cdu e la Spd, soprattutto sui meccanismi  da applicare qualora non si trovassero volontari sufficienti per la  Bundeswehr. Pistorius ha spiegato che il Parlamento tedesco dovrà  decidere se introdurre un sistema di estrazione a sorte: \”Naturalmente,  anche noi come ministero saremo coinvolti in questo. E’ importante che  il sistema resti volontario il più a lungo possibile\”, ha ribadito. Il  ministro punta a far entrare in vigore la nuova legge sul servizio  militare all’inizio del 2026 e si dice fiducioso su un accordo tra i  gruppi parlamentari. \”Sono convinto che possiamo riuscirci. Tutti nel  Bundestag sanno che ne va della sicurezza della Germania\”, ha  sottolineato. 

“,”postId”:”ea336e85-d870-4c5c-978c-4c4e39a2ab3b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T09:09:10.534Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T11:09:10+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kiev: \”Abbattuti 40 droni russi su 62, 19 andati a segno\” “,”content”:”

A partire dalle 19 (le 18 italiane) di ieri e per  tutta la notte, le difese antiaeree ucraine hanno intercettato e  abbattuto 40 droni russi, per lo più di tipo Shahed, su un totale di  almeno 62 di vario tipo lanciati, 40 dei quali Shahed. Del totale, 19  sono andati a segno, colpendo sette località. Lo scrivono i media  ucraini, fra cui Ukrinform, citando il canale Telegram dell’aeronautica  militare, secondo cui alle 8.30 locali gli attacchi erano ancora in  corso. 

“,”postId”:”56029066-6309-4e9c-be2f-61dfd11e4f4e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T08:50:44.561Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T10:50:44+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kiev accusa Mosca per attacchi droni, Russia denuncia attacco a impianto gas”,”content”:”

Le forze ucraine rendono noto di  aver abbattuto 40 dei 62 droni fatti partire nella notte dal territorio  russo. L’Aeronautica ucraina precisa via Telegram che 19 droni hanno  colpito sette diverse zone del Paese. Non vengono forniti dettagli. Le  autorità ucraine hanno segnalato danni in diversi palazzi a Shakhtarske,  nella regione di Dnipropetrovsk. Il governatore della regione,  Vladyslav Hayvanenko, ha denunciato su Telegram il ferimento di dieci  persone.\nA Mosca il ministero  della Difesa ha riferito di 45 droni ucraini abbattuti, la maggior parte  dei quali intercettati nelle regioni di Samara e Saratov. Non ci sono  notizie di vittime o danni. Il governatore di Orenburg, Yevgeny  Solntsev, ha denunciato attacchi di droni contro un impianto di  lavorazione del gas e un incendio in un’officina nella regione, a oltre  900 chilometri dal territorio ucraino. Non ci sono feriti tra il  personale, ha precisato il governatore, aggiungendo che continuano le  operazioni dei Vigili del Fuoco.

“,”postId”:”07ba788c-1e24-4b5e-b079-c33f57a4fb6f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T08:24:55.815Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T10:24:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ipotesi tunnel Russia-Alaska, Trump: ‘Idea interessante'”,”content”:”

Un tunnel di collegamento stradale e ferroviario fra Russia e Stati  Uniti: è questo il progetto che l’inviato speciale del Cremlino per gli  investimenti esteri, Kirill Dmitriev, ha avanzato dopo la telefonata del 16 ottobre fra Donald Trump e Vladimir Putin. Lo stesso Trump ha definito \”interessante\” l’idea. E, parlando con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky,  durante un pranzo di lavoro alla Casa Bianca il giorno successivo, gli  ha chiesto cosa ne pensasse: \”Non ne sono entusiasta\”, il commento di  Zelensky.

“,”postId”:”a5974040-1fa6-4522-8f9c-8b585eef0e17″,”postLink”:{“title”:”Ipotesi tunnel Russia-Alaska, Trump: ‘Idea interessante'”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/10/19/tunnel-russia-alaska”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/f68dec9aba436cd7ded466bc9f60aa7f186009fc/skytg24/it/mondo/2025/10/09/trump-nobel-pace-2025-favorevoli-contrari/trump_ansa.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-10-19T08:10:13.224Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T10:10:13+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Kiev: \”Colpito impianto gas russo a Orenburg, lontano 1.300 km\” “,”content”:”

Droni ucraini hanno colpito e parzialmente distrutto un impianto russo per la raffinazione del gas naturale a Orenburg,  nell’omonima regione che confina con il Kazakhistan, a circa 1.300  chilometri in linea d’aria dal fronte russo-ucraino. Non ci sono  vittime. A denunciarlo è lo stesso governatore dell’oblast russa  Yevgheny Solntsev, citato dai media ucraini, fra cui Ukrinform e  Rbc-Ukraine. \”In seguito a un attacco di droni è scoppiato un incendio  in una delle officine. Sono stati inviati tutti i servizi di emergenza  per eliminarne le conseguenze\”, ha scritto il governatore regionale. Rbc  ricorda come l’impianto di Orenburg sia una delle infrastrutture più  importanti nella produzione di gas russo, ha una capacità di 45 miliardi  di metri cubi l’anno di gas ed è collegato anche all’estrazione di gas  naturale in Kazakhistan ed è integrato nella joint venture russo-kazaka  KazRosGaz. L’impianto è sotto sanzioni da parte dell’Ue. Nel conflitto  russo-ucraino si sono moltiplicate le incursioni contro impianti di  idrocarburi russi, volti a danneggiarne la produzione e il commercio,  che alimenta le casse russe e la capacità bellica di Mosca.

“,”postId”:”c4ca8fdc-8e96-4f34-9fd5-f1335be63494″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T08:01:28.325Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T10:01:28+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ucraina: incendio impianto gas russo Orenburg e caos aeroporti”,”content”:”

Nella regione russa di\nOrenburg, attacchi con droni hanno colpito impianti di\nlavorazione del gas, causando un incendio e diversi danni. Al\ncontempo, per alcune ore e’ stato interrotto il traffico\nall’aeroporto di Orenburg oltre a quelli di Samara, Saratov e\nUfa.\n\”I droni delle Forze Armate ucraine hanno tentato un attacco\ncontro un altro impianto industriale nella regione.\nL’infrastruttura dell’impianto di lavorazione del gas e’ stata\nparzialmente danneggiata. Un incendio e’ scoppiato in una delle\nsue officine a seguito di un attacco con un drone\”, ha\ndichiarato il governatore regionale di Orenburg, Yevgeny\nSolntsev, sul suo canale Telegram. Il governatore ha assicurato\nche tutti i servizi di pronto intervento si sono diretti sul\nluogo dell’incendio, e che nessun dipendente dell’impianto e’\nrimasto ferito.\nIl portavoce dell’Agenzia federale russa per il trasporto aereo,\nArtyom Korenyako, ha riferito inoltre che le restrizioni di volo\nimposte presto questa mattina all’aeroporto di Orenburg, di\nSamara, Saratov e Ufa sono state successivamente revocate, senza\npero’ fornire dettagli sulle cause dell’interruzione del\ntraffico. La stessa fonte ha precisato che sette aerei diretti a\nSamara, quattro aerei diretti a Ufa e un aereo diretto a Saratov\nhanno dovuto atterrare in aeroporti alternativi mentre le\nrestrizioni erano in vigore. 

“,”postId”:”9ff4434e-bf78-43bd-8d66-0eb14702e90b”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T07:37:21.338Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T09:37:21+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ucraina, droni russi colpiscono sette città: un morto e feriti”,”content”:”

Le forze di difesa aerea ucraine hanno\nabbattuto 40 dei 62 droni russi contro sette localita’, ma\nl’attacco tutt’ora in corso ha causato almeno un morto e decine\ndi feriti, in particolare nelle regioni di Kharkiv e\nDnipropetrovsk. Lo riferisce il sito Ukrinform, sottolineando\nche 19 droni hanno colpito sette localita’. Secondo le ultime\nnotizie dal terreno, l’attacco russo con droni e’ ancora in\ncorso nello spazio aereo ucraino.\nUn post dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate\ndell’Ucraina su Telegram ha affermato che alle 08:30 di oggi, i\nsistemi di difesa aerea avevano neutralizzato 40 droni\nnell’Ucraina settentrionale e orientale, mentre 19 droni\nd’attacco avevano colpito sette localita’. Il rapporto precisa\nche dalle 19 di ieri, le forze russe hanno lanciato 62 droni\nd’attacco, per lo piu’ di tipo Shahed, da piu’ direzioni tra cui\nMillerovo, Kursk, Oryol, Shatalovo e Primorsko-Akhtarsk.\nL’attacco aereo e’ stato contrastato dall’aviazione ucraina, da\nunita’ missilistiche terra-aria, da unita’ di guerra\nelettronica, da droni e da gruppi di fuoco mobili.\nIl capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleh\nSyniehubov, ha riferito su Facebook che un uomo e’ stato ucciso\ne 14 persone sono rimaste ferite nei bombardamenti russi delle\nultime 24 ore. Il sito Ukrinform ha riferito, inoltre, che 10\npersone sono rimaste ferite in un attacco con drone contro la\ncomunita’ di Shakhtarsk, nel distretto di Synelnykove, nella\nregione di Dnipropetrovsk. (AGI)\nVqv\n190935 OCT 25\n\nNNNN

“,”postId”:”2c5b7b67-2f07-4b99-84f8-ad013f42f727″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-10-19T06:56:20.141Z”,”timestampUtcIt”:”2025-10-19T08:56:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Media: \”Tunnel con Alaska lungo il doppio dell’Eurotunnel\””,”content”:”

Il tunnel che potrebbe essere costruito\ntra la Russia e l’Alaska sara’ lungo il doppio rispetto\nall’Eurotunnel che collega la Francia alla Gran Bretagna. A\nriferirlo e’ l’agenzia stampa russa Ria Novosti dopo una serie\ndi calcoli eseguiti sulla base di dati open source. Secondo la\nstessa fonte, la potenziale infrastruttura intercontinentale\nproposta nei giorni scorsi dall’inviato del Cremlino Kirill\nDmitriev potrebbe quindi estendersi da 98 a 113 chilometri,\ncirca il doppio dei 51 chilometri dell’Eurotunnel. Nei ‘piani’\ndi Dmitriev, il tunnel intercontinentale attraverserebbe lo\nStretto di Bering con l’ausilio della tecnologia di The Boring\nCompany. Secondo lui, il progetto richiederebbe fino a otto\nmiliardi di dollari e il tunnel potrebbe essere costruito in\nmeno di otto anni. Dmitriev ha anche osservato che il Fondo\nrusso per gli investimenti diretti ha esaminato le proposte\nesistenti, tra cui la ferrovia Stati Uniti-Canada-Russia-Cina, e\nha sostenuto quella piu’ fattibile.\nIl presidente Donald Trump e’ sembrato in qualche modo\napprezzare l’idea costruire un tunnel tra Alaska e Russia. \”E’\ninteressante. Se ne e’ parlato ieri\”, ha detto il presidente\namericano durante la conferenza stampa che ha preceduto\nl’incontro alla Casa Bianca con Volodymyr Zelensky venerdi’. Una\nproposta che non piace affatto al presidente ucraino.

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I sistemi di difesa aerea russi hanno\nabbattuto 45 droni ucraini durante la notte su diversi regioni\ndella Federazione Russa. Lo ha riferito il ministero della\nDifesa russo in riferimento al periodo temporale delle 23 di\nieri sera alle 7 di oggi. I sistemi di difesa aerea in servizio\nhanno intercettato e distrutto un totale di 45 droni ucraini. Di\nquesti, precisa l’agenzia ufficiale russa Tass, 12 sono stati\nabbattuti nella regione di Samara, 11 nella regione di Saratov,\n5 droni sono stati distrutti nelle regioni di Rostov e Voronezh,\n3 nella Repubblica di Crimea, 2 nelle regioni di Bryansk e\nLipetsk e un drone e’ stato intercettato nelle regioni di\nVolgograd, Orenburg, Ryazan, Tver e Tula.

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Droni ucraini hanno attaccato un impianto di gas nella regione russa di Orenburg, ha dichiarato domenica il governatore locale, provocando un incendio che i servizi di emergenza stanno cercando di spegnere. Il governatore, Yevgeny Solntsev, ha dichiarato sul suo canale Telegram ufficiale che nessuno dei dipendenti dell’impianto è rimasto ferito nell’attacco, che ha danneggiato parzialmente l’impianto.

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Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina.  La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e  tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei  confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale  internazionale (Cpi) contro il presidente russo.

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Dieci persone sono rimaste ferite in un attacco con un  drone nella comunità Shakhtarska del distretto di Synelnyky, nella  regione di Dnipropetrovsk in Ucraina. Lo ha riferito su Telegram il capo  a interim dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk,  Vladyslav Haivanenko, come riportato da Ukrinform. \”Una donna è in gravi  condizioni. Gli appartamenti di tre alti edifici sono andati a fuoco\”,  ha aggiunto. Secondo Haivanenko, anche un’abitazione privata nella  comunità di Mezhyvska è stata colpita, mentre le infrastrutture sono  state danneggiate nella comunità di Mykolaivska. Le truppe russe hanno  sparato con l’artiglieria e utilizzato droni nella regione di Nikopol.  Il capoluogo del distretto e la comunità di Pokrovska hanno subito  danni. In quest’ultima, il tetto di un’abitazione privata ha preso  fuoco. 

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Le difese aeree russe hanno abbattuto 45 droni ucraini in diverse regioni durante la notte: lo ha dichiarato, riporta la Tass, il Ministero della Difesa. \”Le difese aeree – riferisce il ministero – hanno intercettato e distrutto 45 droni ucraini: 12 sulla regione di Samara, 11 sulla regione di Saratov, cinque sulla regione di Rostov, cinque sulla regione di Voronezh, tre sulla Repubblica di Crimea, due sulla regione di Bryansk, due sulla regione di Lipetsk, uno sulla regione di Volgograd, uno sulla regione di Orenburg, uno sulla regione di Ryazan, uno sulla regione di Tver e uno sulla regione di Tula\”. 

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\”Ora l’Ucraina ha bisogno di un piano di pace\”. Le parole giunte da Berlino poche ore dopo l’incontro \”teso\” tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump segnano la risposta dell’Europa: un fronte che si ricompatta, rilanciando l’idea di un orizzonte politico accanto agli aiuti militari. A dettare la linea sono stati il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Keir Starmer, spintosi a evocare un programma \”sulla falsariga\” del piano in venti punti firmato dal presidente americano per Gaza. Una prospettiva che ha animato anche la prima telefonata tra Zelensky e i principali leader europei – tra cui la premier Giorgia Meloni, il segretario generale della Nato Mark Rutte e i vertici Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa – dopo il faccia a faccia di Washington, nel tentativo di scongiurare il rischio di una pace imposta dall’alto. I partner europei \”hanno accolto con favore la cooperazione transatlantica\”, ha sottolineato Merz anche a nome degli alleati, glissando sulle cronache dell’incontro di due ore e mezza tra Zelensky e Trump, durante il quale – nelle ricostruzioni di Axios – l’inquilino della Casa Bianca avrebbe espresso con tono \”duro\” un netto rifiuto alla fornitura dei Tomahawk a Kiev. \”

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\”È positivo che il presidente Trump non abbia detto ‘no’, ma ad oggi non ha detto ‘sì’\” ai missili Tomahawk all’Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista a Nbc che andrà in onda domani, provando a mostrare ottimismo nonostante il tycoon non abbia dato luce verde ai missili in occasione della sua visita a Washington. Secondo il leader di Kiev, un esercito ucraino equipaggiato con missili Tomahawk sarebbe una seria preoccupazione per Putin. \”Penso che Putin abbia paura che gli Stati Uniti ci forniscano i Tomahawk. E credo che abbia davvero paura che li useremo\”, ha detto. 

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Vladimir Putin ha chiesto a Donald Trump che l’Ucraina ceda il pieno controllo di Donetsk, una regione strategicamente vitale nell’est del Paese, come condizione per porre fine alla guerra. Lo hanno riferito al Washington Post due alti funzionari americani.   Putin ha tentato di conquistare il territorio per 11 anni ma è sempre stato respinto dalle forze ucraine, trincerate in un’area che ritengono essere un importante baluardo contro una rapida avanzata russa verso ovest, in direzione di Kiev.

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Durante l’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky il presidente Usa avrebbe esortato il leader ucraino ad accettare le condizioni imposte dalla Russia per porre fine alla guerra, avvertendo che Putin aveva dichiarato che avrebbe “distrutto” l’Ucraina se non avesse accettato. Lo scrive il Financial Times parlando di un incontro sfociato più volte in una “lite furibonda”.

Il leader di Kiev ha detto a  Trump di “essere pronto” ad andare a Budapest, dove il presidente americano ha annunciato che incontrerà il leader russo Vladimir Putin. In un’intervista a Nbc, Zelensky ha definito Putin un “terrorista” ma ha ribadito la sua disponibilità a incontrare lo zar di persona.

Vladimir Putin ha chiesto al presidente Usa che l’Ucraina ceda il pieno controllo di Donetsk, una regione strategicamente vitale nell’est del Paese, come condizione per porre fine alla guerra. Lo hanno riferito al Washington Post due alti funzionari americani. “Ora serve un piano di pace per l’Ucraina”, dice il cancelliere tedesco Merz e il premier britannico Starmer indica il modello dei 20 punti della proposta Usa per Gaza. L’Europa si schiera con Zelensky in una telefonata dopo l’incontro con Trump definito ‘teso’ dai media americani. Al colloquio anche Macron, Rutte, von der Leyen e Costa. 

Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto 40 dei 62 droni russi contro sette località: l’attacco ha causato almeno un morto e decine di feriti, in particolare nelle regioni di Kharkiv e Dnipropetrovsk. Lo riferisce il sito Ukrinform. Nella regione russa di Orenburg, attacchi con droni hanno colpito impianti di lavorazione del gas, causando un incendio e diversi danni. Per alcune ore è stato interrotto il traffico all’aeroporto di Orenburg oltre a quelli di Samara, Saratov e Ufa. Lo riferisce il governatore locale. 

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Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli

Dalla guerra d’invasione della Russia in Ucraina fino ai sorvoli sugli aeroporti in Danimarca, passando per lo sconfinamento in Polonia e per l’utilizzo nei vari conflitti che hanno infiammato il Medio Oriente, i droni sono diventati protagonisti di diverse crisi internazionali e campi di battaglia. Poco costosi rispetto a strumenti bellici come i missili – e proprio per questo molto costosi da intercettare usando i missili oppure gli aerei – i droni stanno diventando una parte importante delle forze armate di molti Paesi e anche un problema da gestire, soprattutto nel caso di attacchi o incursioni portate con questi velivoli.

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22:36

Zelensky e l’allarme droni, Tajani: “Putin non attaccherà l’Italia”

Il vicepremier e ministro degli Esteri prova a rassicurare dopo le parole pronunciate dal presidente ucraino (“L’Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo”). “Non ci risulta nulla di preoccupante per il nostro Paese”, ha detto Tajani. Aggiungendo che “comunque la nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta”.

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22:00

La Nato promette difesa a Est, ma l’Europa è divisa e senza strategie

Il vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza Atlantica si  chiude con obiettivi chiari ma piani ancora vaghi. Si è ribadito il  sostegno “incrollabile” a Kiev e promesso di rafforzare il fronte  orientale, ma restano aperte le questioni di costi, tempi e strategie.  Gli Stati Uniti chiedono più investimenti europei nel piano PURL.  L’Europa, divisa e frammentata, fatica a parlare con una voce sola. E  intanto la Russia aumenta la pressione ai confini

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21:21

Perché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?

La relazione tra i due leader  continua a muoversi su una linea instabile, fatta di fasi di intesa e  momenti di scontro. Il nuovo vertice annunciato nella capitale  dell’Ungheria promette di riaprire il dialogo, ma alimenta anche nuovi  sospetti. Sul tavolo restano la guerra in Ucraina e la posizione  americana sulla fornitura di armi. La diplomazia Usa alterna aperture e  minacce, in un clima di grande incertezza. E la scelta della sede del  faccia a faccia non è casuale, ma carica di simboli e implicazioni  politiche

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21:03

Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che “decisione finale” prendere su questo accordo.

I Tomahawk hanno una gittata di 2.500 km, il che metterebbe Mosca nel raggio d’azione dell’arsenale ucraino, se Kiev li ricevesse. Ma il Cremlino ha già fatto sapere: anche se gli Usa fornissero i missili a Kiev, questi non sarebbero “un’arma magica” che consentirebbe agli ucraini di cambiare il corso del conflitto.

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20:48

Tusk: “No pressioni su Zelensky per concessioni territoriali”

“Nessuno di noi dovrebbe fare pressione su Zelensky quando si tratta di concessioni territoriali”. E’ il monito del premier polacco Donald Tusk, in quello che sembra un riferimento alle ultime rivelazioni dei media, secondo cui Donald Trump starebbe facendo pressione sul presidente ucraini perché ceda alle condizioni di Vladimir Putin per fermare la guerra. “Dovremmo tutti fare pressione sulla Russia affinché cessi la sua aggressione – insiste piuttosto Tusk su X – L’appeasement non è mai stato la strada per una pace giusta e duratura”.

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20:36

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra

L’aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L’Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato in una puntata di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24.

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerraI droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerraVai al contenuto

20:13

Zelensky: “Putin più forte di Hamas, serve più pressione”

Reduce dall’accordo in Medio Oriente, dove ha costretto Hamas alla tregua con Israele, Donald Trump dovrebbe essere più duro con Vladimir Putin. E’ quanto è tornato a chiedere Volodymyr Zelensky in un’intervista a Nbc due giorni dopo il suo nuovo incontro alla Casa Bianca con il presidente americano. “Putin è qualcosa di simile ma più forte di Hamas – ha sottolineato il presidente ucraino – La guerra è più grande e l’Esercito russo è il secondo più grande al mondo, per questo serve maggiore pressione” sul presidente russo.

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20:01

Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?

Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente russo.

Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?Vai al contenuto

19:37

Zelensky: “Sono pronto ad andare a Budapest”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto a Donald Trump di “essere pronto” ad andare a Budapest, dove il presidente americano ha annunciato che incontrerà il leader russo Vladimir Putin. In un’intervista a Nbc, Zelensky ha definito Putin un “terrorista” ma ha ribadito la sua disponibilità a incontrare lo zar di persona. “Se vogliamo davvero una pace giusta e duratura, abbiamo bisogno di entrambe le parti in questa tragedia”, ha detto. “Come si possono raggiungere degli accordi senza che noi ci parliamo?” Alla domanda se avrebbe insistito per andare a Budapest, Zelensky ha risposto di aver detto a Trump: “Sono pronto”. 

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19:30

Guerra Ucraina, Putin a Trump: “Voglio il Donetsk”. VIDEO

19:16

Trump a Zelensky: “Cedi il Donbass o sarai distrutto”

Durante l’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky il presidente Usa avrebbe esortato il leader ucraino ad accettare le condizioni imposte dalla Russia per porre fine alla guerra, avvertendo che Putin aveva dichiarato che avrebbe “distrutto” l’Ucraina se non avesse accettato. Lo scrive il Financial Times parlando di un incontro sfociato più volte in una “lite furibonda”. Secondo le fonti, Trump ha gettato via le mappe della linea del fronte in Ucraina, ha insistito affinché Zelensky consegnasse l’intero Donbass a Putin e ha ribadito i punti chiave espressi dal leader russo nel loro colloquio del giorno prima.

Trump - Zelensky

©Ansa

18:23

Zelensky, a colloqui Trump-Putin devo esserci anch’io

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto in un’intervista a NbcNews di dover essere incluso nei prossimi colloqui a Budapest previsti tra Trump e Putin. “Se vogliamo davvero una pace giusta e duratura, abbiamo bisogno di entrambe le parti coinvolte in questa tragedia”, ha detto Zelensky. “Sì, lui è un occupante, ma l’Ucraina sta soffrendo e combattendo. E, naturalmente, come possono esserci accordi senza che noi ci riguardiamo?”  

18:13

Zelensky, “Putin più forte di Hamas. Ci vuole pressione”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato Donald Trump a esercitare maggiore pressione su Vladimir Putin affinche’ ponga fine alla guerra contro il suo vicino, affermando che il presidente russo è piùforte di Hamas, in un’intervista andata in onda domenica sulla NBC. Alla domanda di “Meet the Press” se Trump dovesse essere più duro con Putin dopo aver guidato un accordo di cessate il fuoco a Gaza, Zelensky ha risposto in inglese: “Sì, e ancora di più perche’ Putin è qualcosa di simile, ma più forte di Hamas. E’ una guerra piu’ grande, ed e’ il secondo esercito al mondo”. Ha aggiunto: “Ed è per questo che serve più pressione”.

L’intervista e’ andata in onda dopo il ritorno di Zelensky da un viaggio a Washington dove non era riuscito a ottenere rifornimenti di missili Tomahawk a lungo raggio. Ma in un’intervista andata in onda domenica poco dopo quella di Zelensky, Trump ha nuovamente indicato di non essere pronto a inviare armi all’Ucraina.”Dobbiamo ricordare una cosa. Ne abbiamo bisogno anche per noi stessi. Sapete, non possiamo dare tutte le nostre armi all’Ucraina”, ha detto Trump al programma Sunday Morning Futures con Maria Bartiromo su Fox. Mosca ha intensificato gli attacchi alle infrastrutture civili ucraine nelle ultime settimane, lasciando migliaia di persone senza riscaldamento e luce con l’avvicinarsi del freddo inverno.

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17:10

Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?

Dopo il summit di Ferragosto ad  Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir  Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per  discutere del conflitto in Ucraina. La scelta della capitale ungherese  risponde a motivazioni politiche e tecniche ma riaccende il dibattito  sulla posizione dell’Ungheria nei confronti di Mosca e sul mandato di  arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il  presidente russo.

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16:30

Zelensky, ‘Europa lasci energia russa, Usa pronti a sostituirla’

“Non dovrebbe esserci alcuna fonte energetica russa in Europa. I segnali provenienti dall’America sono chiari: sono pronti a fornire tutto il gas e il petrolio necessari per sostituire le forniture russe. La nostra regione dispone delle infrastrutture e del potenziale necessari per contribuire in modo significativo all’indipendenza energetica dell’Europa”. Lo afferma su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Abbiamo avanzato proposte agli Stati Uniti in merito alle infrastrutture del gas, alla produzione di energia nucleare e a diversi altri progetti. Stiamo attualmente lavorando sui dettagli. Quasi ogni giorno, comunichiamo con i leader per garantire una posizione comune, tutti noi in Europa, sull’esercizio di pressioni sulla Russia: il giusto tipo di pressione. Non faremo regali all’aggressore e non dimenticheremo nulla”, ha sottolineato. 

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15:19

L’Ue verso nuova stretta contro la flotta ombra russa

Le navi che battono bandiere di comodo, si legge nel documento di 5 pagine, “non solo contribuiscono a rafforzare l’economia di guerra di Mosca, ma rappresentano anche una minaccia per l’ambiente e per la sicurezza della navigazione”. Il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) – che coordina la politica estera comunitaria – avverte inoltre che la flotta ombra “potrebbe essere utilizzata come piattaforma per attacchi ibridi contro il territorio Ue”, ad esempio come base per le operazioni di ricognizione con i droni russi su infrastrutture strategiche europee e per le azioni di disturbo al traffico aereo. Oltre alle 562 navi già inserite nelle liste nere sanzionatorie, Bruxelles punta ora a un salto di qualità: valuta di autorizzare ispezioni e abbordaggi preventivi dei cargo sospetti, sulla base di una nuova dichiarazione giuridica comune che, in accordo con la Convenzione Onu sul diritto del mare (Unclos), permetterebbe alle autorità dei Paesi Ue di intervenire direttamente. La proposta include anche la possibilità di accordi bilaterali con i Paesi di bandiera per consentire controlli in mare e un eventuale nuovo strumento giuridico internazionale contro la navigazione illegale.   Nel documento si evidenzia anche un “rinnovato slancio” tra i Ventisette per azioni più incisive, citando il recente caso della petroliera Boracay, ispezionata da Parigi al largo della Danimarca. Parallelamente, l’Ue prosegue i contatti con i principali Stati di bandiera e costieri che offrono supporto logistico alla flotta ombra, con l’obiettivo di spingerli a cancellare le navi sanzionate, come accaduto con Panama.  Dopo un primo giro di tavolo alla riunione dei ministri degli Esteri a Lussemburgo, l’obiettivo di Bruxelles è di finalizzare il testo entro la fine di novembre per poi sottoporlo all’adozione.

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15:15

Gentiloni, Pd sia netto su difesa Ue e sostegno a Kiev

“Le divisioni in Italia negli schieramenti sull’Ucraina e la difesa europea non sono mai finite. Se guardiamo i voti italiani al Parlamento Ue è il festival del voto in libertà, in tutti gli schieramenti. Penso che il Pd debba indicare la rotta sia sul sostegno all’Ucrainasia sulla difesa europea. Non voglio abiure o rotture, voglio che sia netto a dire sì alla difesa europea e al sostegno all’Ucraina”. Lo ha detto l’ex premier Paolo Gentiloni (Pd) a In mezz’ora, su Rai tre. 

15:10

Zelensky, ‘zero energia russa in Europa, Usa pronti a sostituire forniture’

“In Europa non ci deve essere più energia russa. I segnali che arrivano dagli Stati Uniti sono chiari: sono pronti a fornire tutto il gas ed il petrolio necessari per sostituire le forniture russe”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio sui social, sottolineando che “la nostra regione dispone delle infrastrutture e del potenziale per contribuire molto di più all’indipendenza energetica europea”. Zelensky ha aggiunto che Kiev ha presentato a Washington “proposte relative alle infrastrutture del gas e alla produzione di energia nucleare” e che “si sta lavorando sui dettagli”.

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14:56

L’Ue verso nuova stretta contro la flotta ombra russa

L’Ue è pronta a proporre una nuova stretta contro la flotta ombra russa, le petroliere che trasportano il greggio di Mosca aggirando le sanzioni con bandiere di comodo. E’ quanto emerge da un documento, visionato dall’ANSA, che sarà domani sul tavolo dei ministri degli Esteri a Lussemburgo. L’obiettivo è andare oltre il semplice inserimento dei singoli cargo nelle liste nere, colpendo l’intera rete che li mantiene operativi: compagnie assicurative, registri navali, servizi di rifornimento e logistica. Tra le ipotesi, anche il rafforzamento del quadro giuridico per consentire ai Paesi membri di ispezionare in mare le navi sospette.

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14:18

Kiev, ‘colpiti nella notte 3 impianti energetici in Russia’

Le forze armate ucraine rivendicano di aver colpito tre importanti impianti energetici strategici in profondità in territorio russo durante la scorsa notte. Si tratta, fa sapere lo Stato maggiore di Kiev citato dai media, fra cui Ukrinform, di una grande raffineria nella regione di Samara, un grande impianto di raffinazione del gas a Orenburg di cui si era già saputo in precedenza, e un deposito di carburante e lubrificante a Berdyansk, nella porzione della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata dalle truppe di Mosca. La raffineria di petrolio di Novokuybyshevsk, nella regione russa di Samara, a nord del Kazakhistan, a oltre 800 km dal fronte russo-ucraino, produce una ventina di diversi derivati, con una capacità di lavorazione di 4,9 milioni di tonnellate di greggio l’anno, scrive Ukrinform. L’impianto di lavorazione del gas di Orenburg, a  oltre 1.300 km di distanza, uno dei più grandi complessi di gas della Russia, è in grado di trattare fino a 45 miliardi di metri cubi di gas e oltre 6 milioni di tonnellate di condensato all’anno. Secondo le prime informazioni, una delle unità di trattamento e purificazione del gas è stata danneggiata e nel sito sono state registrate esplosioni e incendi su larga scala. Infine, le forze ucraine hanno colpito una base di stoccaggio di carburante e lubrificanti nella città di Berdyansk, dove sono state segnalate anche esplosioni e incendi. L’entità dei danni ai tre impianti russi è ora in fase di valutazione. Lo Stato Maggiore, scrive ancora Ukrinform, ha sottolineato che questi attacchi mirano a “indebolire la base militare-industriale russa e a limitarne la capacità di continuare la sua aggressione contro l’Ucraina”. L’entità dei danni è in fase di chiarimento. 

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13:29

Perché Trump e Putin hanno scelto Budapest per il loro nuovo incontro?

La relazione tra i due leader continua a muoversi su una linea  instabile, fatta di fasi di intesa e momenti di scontro. Il nuovo  vertice annunciato nella capitale dell’Ungheria promette di riaprire il  dialogo, ma alimenta anche nuovi sospetti. Sul tavolo restano la guerra  in Ucraina e la posizione americana sulla fornitura di armi. La  diplomazia Usa alterna aperture e minacce, in un clima di grande  incertezza. E la scelta della sede del faccia a faccia non è casuale, ma  carica di simboli e implicazioni politiche

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12:54

Stoccolma: “Mosca ha fatto del Baltico una linea del fronte”

“L’aggressione della Russia contro l’Ucraina e  l’Occidente ha trasformato la regione” baltica “in una nuova linea” del  fronte “nella guerra ibrida”. Lo ha detto il ministro della Difesa della  Svezia, Pal Jonson, in un’intervista al portale tedesco Rnd, accusando  Mosca di aver deliberatamente organizzato attacchi ibridi nel Mar  Baltico. “Abbiamo bisogno di una profonda consapevolezza in tutta Europa  che siamo guidati dal desiderio comune di una vita di pace. Dobbiamo  passare alla modalità di guerra per scoraggiare, difendere e preservare  con risolutezza la pace”, ha sottolineato. 

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12:36

Il Papa: “Pace giusta e duratura in Terra Santa e Ucraina”

Il Papa ribadisce la necessità di  pregare “per la pace in Terra Santa, in Ucraina e negli altri luoghi di  guerra. Dio conceda a tutti i responsabili saggezza e perseveranza per  avanzare nella ricerca di una pace giusta e duratura”, ha detto Leone  XIV all’Angelus.

12:28

Zelensky: “3mila droni e 50 missili russi in una settimana”

“Quasi ogni giorno, i terroristi russi compiono  centinaia di attacchi contro le nostre infrastrutture critiche e civili.  Solo questa settimana, la Russia ha utilizzato più di 3.270 droni  d’attacco, 1.370 bombe aeree guidate e quasi 50 missili di vario tipo  contro l’Ucraina”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr  Zelensky, evidenziando l’impegno “costante” a “rafforzare la difesa e  collaborare con i partner per migliorare quella aerea: l’iniziativa  Purl”, ovvero la lista delle esigenze prioritarie per l’Ucraina, “gli  investimenti nell’industria della difesa ucraina, i formati bilaterali e  multilaterali”.

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12:11

Zelensky: “Non daremo mai alla Russia alcuna ricompensa”

“Putin non può essere fermato con le parole: è  necessaria la pressione. Il mondo vede che la Russia risponde con la  forza, il che significa che la pace attraverso la forza può funzionare.  L’Ucraina non concederà mai ai terroristi alcuna ricompensa per i loro  crimini e contiamo sui nostri partner affinché mantengano questa  posizione. Sono necessari passi decisivi da parte degli Stati Uniti,  dell’Europa, dei Paesi del G20 e del G7. Le vite devono essere  protette”. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo che  il Washington Post ha rivelato che il leader russo ha detto a Donald  Trump di volere che Kiev ceda il Donetsk.  “L’Ucraina non ha mai cercato la guerra. Abbiamo concordato un  cessate il fuoco incondizionato, cercato opportunità di pace e  ripetutamente offerto al mondo modi per fermare gli attacchi in cielo, a  terra e in mare”, evidenzia Zelensky. “Ma è la Russia che ostacola  continuamente questo processo, manipolando, prolungando i negoziati,  terrorizzando il nostro popolo con attacchi aerei e intensificando gli  attacchi lungo la linea del fronte”. “La guerra continua solo perché  Mosca non vuole che finisca”, aggiunge il presidente ucraino. 

12:10

Zelensky: “Putin non si ferma con le parole, servono passi decisivi alleati”

Volodymyr Zelensky fa appello agli  alleati dopo l’incontro di venerdì con Donald Trump. “L’Ucraina non darà  mai ai terroristi alcuna ricompensa per i loro crimini e contiamo sui  nostri partner per mantenere questa posizione”, scrive su X il  presidente ucraino, che non ha ottenuto i missili Tomahawk e che nel  post chiede “passi decisivi a Usa, Europa, G20 e G7” perché “Putin non  può essere fermato con le parole”.
“Le  vite vanno protette”, incalza. “L’Ucraina non ha mai cercato la guerra.  Abbiamo acconsentito a un cessate il fuoco senza condizioni, cercato  occasioni per la pace e offerto ripetutamente al mondo modi per fermare  gli attacchi dal cielo, in terra e in mare”, afferma Zelensky, che  accusa la Russia di “continuare a ostacolare questo processo,  manipolando, prolungando i negoziati e intensificando gli attacchi lungo  la linea del fronte”. 
“La  guerra continua solo perché Mosca non vuole porvi fine”, insiste il  presidente ucraino, aggiungendo che “solo questa settimana la Russia ha  impiegato più di 3.270 droni d’attacco, 1.370 bombe guidate e circa 50  missili” negli attacchi contro l’Ucrraina. Kiev, dice il presidente  ucraino, “rafforza costantemente la difesa e lavora con i partner per  rafforzare la difesa aerea”.

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12:01

Preparativi per vertice Trump-Putin

Dopo il vertice alla Casa Bianca tra i
presidenti di Usa e Ucraina, Donald Trump e Volodymyr Zelensky,
iniziano i preparativi per il vertice tra il magnate newyorchese
e il capo del Cremlino, Vladimir Putin, che potrebbe tenersi a
Budapest in una data ancora da stabilire. Una telefonata tra il
segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il ministro degli Esteri
russo, Serghei Lavrov, aprira’ la strada a un vertice con
delegati di alto livello, annunciato la settimana prossima, che
preludera’ al bilaterale tra Trump e Putin, concordato durante
la telefonata di giovedi’ scorso. Il presidente degli Stati
Uniti ha chiesto ai contendenti un congelamento dell’attuale
linea del fronte.

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11:54

Berlino: “La leva obbligatoria sarebbe un deterrente per Mosca”

La reintroduzione della leva obbligatoria in  Germania “invierebbe un segnale deterrente alla Russia”. Lo ha detto il  ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, in un’intervista alla  Bild am Sonntag. “Se arruoliamo tutti gli uomini nati in un determinato  anno e raccogliamo i dati di coloro che sono idonei al servizio  militare, questo verrà notato anche in Russia”, ha spiegato il  socialdemocratico prima di partire per una missione di cinque giorni in  Islanda, Canada e Regno Unito, dove discuterà di aiuti all’Ucraina,  cooperazione in materia di sicurezza, collaborazione con la Nato e  partnership nell’industria della difesa. “Abbiamo bisogno di visite  mediche obbligatorie e complete per gli uomini. Se dovesse verificarsi  lo stato di difesa, che vogliamo assolutamente evitare, la coscrizione  obbligatoria verrà ripristinata immediatamente, in conformità con la  Legge fondamentale (la Costituzione tedesca, ndr)”, ha spiegato il  ministro, mettendo in luce la necessità di “sapere chi è pronto per il  dispiegamento e chi no”, ma ribadendo che attualmente la leva deve  restare “volontaria” il più a lungo possibile. Pistorius ha quindi  definito “un grave errore” la chiusura degli uffici distrettuali di  reclutamento militare che accompagnò la sospensione della leva nel 2011:  “Stiamo costruendo nuove strutture moderne. Saremo pronti entro la metà  del 2027”. Giovedì, la coalizione di governo di  Friedrich Merz ha  presentato al Bundestag un piano di riforma del servizio militare, ma  restano divergenze con tra la Cdu e la Spd, soprattutto sui meccanismi  da applicare qualora non si trovassero volontari sufficienti per la  Bundeswehr. Pistorius ha spiegato che il Parlamento tedesco dovrà  decidere se introdurre un sistema di estrazione a sorte: “Naturalmente,  anche noi come ministero saremo coinvolti in questo. E’ importante che  il sistema resti volontario il più a lungo possibile”, ha ribadito. Il  ministro punta a far entrare in vigore la nuova legge sul servizio  militare all’inizio del 2026 e si dice fiducioso su un accordo tra i  gruppi parlamentari. “Sono convinto che possiamo riuscirci. Tutti nel  Bundestag sanno che ne va della sicurezza della Germania”, ha  sottolineato. 

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11:09

Kiev: “Abbattuti 40 droni russi su 62, 19 andati a segno”

A partire dalle 19 (le 18 italiane) di ieri e per  tutta la notte, le difese antiaeree ucraine hanno intercettato e  abbattuto 40 droni russi, per lo più di tipo Shahed, su un totale di  almeno 62 di vario tipo lanciati, 40 dei quali Shahed. Del totale, 19  sono andati a segno, colpendo sette località. Lo scrivono i media  ucraini, fra cui Ukrinform, citando il canale Telegram dell’aeronautica  militare, secondo cui alle 8.30 locali gli attacchi erano ancora in  corso. 

10:50

Kiev accusa Mosca per attacchi droni, Russia denuncia attacco a impianto gas

Le forze ucraine rendono noto di  aver abbattuto 40 dei 62 droni fatti partire nella notte dal territorio  russo. L’Aeronautica ucraina precisa via Telegram che 19 droni hanno  colpito sette diverse zone del Paese. Non vengono forniti dettagli. Le  autorità ucraine hanno segnalato danni in diversi palazzi a Shakhtarske,  nella regione di Dnipropetrovsk. Il governatore della regione,  Vladyslav Hayvanenko, ha denunciato su Telegram il ferimento di dieci  persone.
A Mosca il ministero  della Difesa ha riferito di 45 droni ucraini abbattuti, la maggior parte  dei quali intercettati nelle regioni di Samara e Saratov. Non ci sono  notizie di vittime o danni. Il governatore di Orenburg, Yevgeny  Solntsev, ha denunciato attacchi di droni contro un impianto di  lavorazione del gas e un incendio in un’officina nella regione, a oltre  900 chilometri dal territorio ucraino. Non ci sono feriti tra il  personale, ha precisato il governatore, aggiungendo che continuano le  operazioni dei Vigili del Fuoco.

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10:24

Ipotesi tunnel Russia-Alaska, Trump: ‘Idea interessante’

Un tunnel di collegamento stradale e ferroviario fra Russia e Stati  Uniti: è questo il progetto che l’inviato speciale del Cremlino per gli  investimenti esteri, Kirill Dmitriev, ha avanzato dopo la telefonata del 16 ottobre fra Donald Trump e Vladimir Putin. Lo stesso Trump ha definito “interessante” l’idea. E, parlando con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky,  durante un pranzo di lavoro alla Casa Bianca il giorno successivo, gli  ha chiesto cosa ne pensasse: “Non ne sono entusiasta”, il commento di  Zelensky.

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10:10

Kiev: “Colpito impianto gas russo a Orenburg, lontano 1.300 km”

Droni ucraini hanno colpito e parzialmente distrutto un impianto russo per la raffinazione del gas naturale a Orenburg,  nell’omonima regione che confina con il Kazakhistan, a circa 1.300  chilometri in linea d’aria dal fronte russo-ucraino. Non ci sono  vittime. A denunciarlo è lo stesso governatore dell’oblast russa  Yevgheny Solntsev, citato dai media ucraini, fra cui Ukrinform e  Rbc-Ukraine. “In seguito a un attacco di droni è scoppiato un incendio  in una delle officine. Sono stati inviati tutti i servizi di emergenza  per eliminarne le conseguenze”, ha scritto il governatore regionale. Rbc  ricorda come l’impianto di Orenburg sia una delle infrastrutture più  importanti nella produzione di gas russo, ha una capacità di 45 miliardi  di metri cubi l’anno di gas ed è collegato anche all’estrazione di gas  naturale in Kazakhistan ed è integrato nella joint venture russo-kazaka  KazRosGaz. L’impianto è sotto sanzioni da parte dell’Ue. Nel conflitto  russo-ucraino si sono moltiplicate le incursioni contro impianti di  idrocarburi russi, volti a danneggiarne la produzione e il commercio,  che alimenta le casse russe e la capacità bellica di Mosca.

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10:01

Ucraina: incendio impianto gas russo Orenburg e caos aeroporti

Nella regione russa di
Orenburg, attacchi con droni hanno colpito impianti di
lavorazione del gas, causando un incendio e diversi danni. Al
contempo, per alcune ore e’ stato interrotto il traffico
all’aeroporto di Orenburg oltre a quelli di Samara, Saratov e
Ufa.
“I droni delle Forze Armate ucraine hanno tentato un attacco
contro un altro impianto industriale nella regione.
L’infrastruttura dell’impianto di lavorazione del gas e’ stata
parzialmente danneggiata. Un incendio e’ scoppiato in una delle
sue officine a seguito di un attacco con un drone”, ha
dichiarato il governatore regionale di Orenburg, Yevgeny
Solntsev, sul suo canale Telegram. Il governatore ha assicurato
che tutti i servizi di pronto intervento si sono diretti sul
luogo dell’incendio, e che nessun dipendente dell’impianto e’
rimasto ferito.
Il portavoce dell’Agenzia federale russa per il trasporto aereo,
Artyom Korenyako, ha riferito inoltre che le restrizioni di volo
imposte presto questa mattina all’aeroporto di Orenburg, di
Samara, Saratov e Ufa sono state successivamente revocate, senza
pero’ fornire dettagli sulle cause dell’interruzione del
traffico. La stessa fonte ha precisato che sette aerei diretti a
Samara, quattro aerei diretti a Ufa e un aereo diretto a Saratov
hanno dovuto atterrare in aeroporti alternativi mentre le
restrizioni erano in vigore. 

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09:37

Ucraina, droni russi colpiscono sette città: un morto e feriti

Le forze di difesa aerea ucraine hanno
abbattuto 40 dei 62 droni russi contro sette localita’, ma
l’attacco tutt’ora in corso ha causato almeno un morto e decine
di feriti, in particolare nelle regioni di Kharkiv e
Dnipropetrovsk. Lo riferisce il sito Ukrinform, sottolineando
che 19 droni hanno colpito sette localita’. Secondo le ultime
notizie dal terreno, l’attacco russo con droni e’ ancora in
corso nello spazio aereo ucraino.
Un post dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate
dell’Ucraina su Telegram ha affermato che alle 08:30 di oggi, i
sistemi di difesa aerea avevano neutralizzato 40 droni
nell’Ucraina settentrionale e orientale, mentre 19 droni
d’attacco avevano colpito sette localita’. Il rapporto precisa
che dalle 19 di ieri, le forze russe hanno lanciato 62 droni
d’attacco, per lo piu’ di tipo Shahed, da piu’ direzioni tra cui
Millerovo, Kursk, Oryol, Shatalovo e Primorsko-Akhtarsk.
L’attacco aereo e’ stato contrastato dall’aviazione ucraina, da
unita’ missilistiche terra-aria, da unita’ di guerra
elettronica, da droni e da gruppi di fuoco mobili.
Il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleh
Syniehubov, ha riferito su Facebook che un uomo e’ stato ucciso
e 14 persone sono rimaste ferite nei bombardamenti russi delle
ultime 24 ore. Il sito Ukrinform ha riferito, inoltre, che 10
persone sono rimaste ferite in un attacco con drone contro la
comunita’ di Shakhtarsk, nel distretto di Synelnykove, nella
regione di Dnipropetrovsk. (AGI)
Vqv
190935 OCT 25

NNNN

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08:56

Media: “Tunnel con Alaska lungo il doppio dell’Eurotunnel”

Il tunnel che potrebbe essere costruito
tra la Russia e l’Alaska sara’ lungo il doppio rispetto
all’Eurotunnel che collega la Francia alla Gran Bretagna. A
riferirlo e’ l’agenzia stampa russa Ria Novosti dopo una serie
di calcoli eseguiti sulla base di dati open source. Secondo la
stessa fonte, la potenziale infrastruttura intercontinentale
proposta nei giorni scorsi dall’inviato del Cremlino Kirill
Dmitriev potrebbe quindi estendersi da 98 a 113 chilometri,
circa il doppio dei 51 chilometri dell’Eurotunnel. Nei ‘piani’
di Dmitriev, il tunnel intercontinentale attraverserebbe lo
Stretto di Bering con l’ausilio della tecnologia di The Boring
Company. Secondo lui, il progetto richiederebbe fino a otto
miliardi di dollari e il tunnel potrebbe essere costruito in
meno di otto anni. Dmitriev ha anche osservato che il Fondo
russo per gli investimenti diretti ha esaminato le proposte
esistenti, tra cui la ferrovia Stati Uniti-Canada-Russia-Cina, e
ha sostenuto quella piu’ fattibile.
Il presidente Donald Trump e’ sembrato in qualche modo
apprezzare l’idea costruire un tunnel tra Alaska e Russia. “E’
interessante. Se ne e’ parlato ieri”, ha detto il presidente
americano durante la conferenza stampa che ha preceduto
l’incontro alla Casa Bianca con Volodymyr Zelensky venerdi’. Una
proposta che non piace affatto al presidente ucraino.

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08:41

Difesa russa: “Abbattuti 45 droni ucraini”

I sistemi di difesa aerea russi hanno
abbattuto 45 droni ucraini durante la notte su diversi regioni
della Federazione Russa. Lo ha riferito il ministero della
Difesa russo in riferimento al periodo temporale delle 23 di
ieri sera alle 7 di oggi. I sistemi di difesa aerea in servizio
hanno intercettato e distrutto un totale di 45 droni ucraini. Di
questi, precisa l’agenzia ufficiale russa Tass, 12 sono stati
abbattuti nella regione di Samara, 11 nella regione di Saratov,
5 droni sono stati distrutti nelle regioni di Rostov e Voronezh,
3 nella Repubblica di Crimea, 2 nelle regioni di Bryansk e
Lipetsk e un drone e’ stato intercettato nelle regioni di
Volgograd, Orenburg, Ryazan, Tver e Tula.

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08:29

Governatore Orenburg: “Droni ucraini hanno causato incendio in un impianto di gas russo”

Droni ucraini hanno attaccato un impianto di gas nella regione russa di Orenburg, ha dichiarato domenica il governatore locale, provocando un incendio che i servizi di emergenza stanno cercando di spegnere. Il governatore, Yevgeny Solntsev, ha dichiarato sul suo canale Telegram ufficiale che nessuno dei dipendenti dell’impianto è rimasto ferito nell’attacco, che ha danneggiato parzialmente l’impianto.

08:22

Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?

Dopo il summit di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska, tra qualche settimana Donald Trump e Vladimir Putin potrebbero incontrarsi nuovamente, stavolta a Budapest, per discutere del conflitto in Ucraina.  La scelta della capitale ungherese risponde a motivazioni politiche e  tecniche ma riaccende il dibattito sulla posizione dell’Ungheria nei  confronti di Mosca e sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale  internazionale (Cpi) contro il presidente russo.

Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?Putin a Budapest, come farà a evitare sanzioni e mandato d’arresto?Vai al contenuto

07:37

Media: “Drone russo sul Dnipropetrovsk, 10 feriti e incendi”

Dieci persone sono rimaste ferite in un attacco con un  drone nella comunità Shakhtarska del distretto di Synelnyky, nella  regione di Dnipropetrovsk in Ucraina. Lo ha riferito su Telegram il capo  a interim dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk,  Vladyslav Haivanenko, come riportato da Ukrinform. “Una donna è in gravi  condizioni. Gli appartamenti di tre alti edifici sono andati a fuoco”,  ha aggiunto. Secondo Haivanenko, anche un’abitazione privata nella  comunità di Mezhyvska è stata colpita, mentre le infrastrutture sono  state danneggiate nella comunità di Mykolaivska. Le truppe russe hanno  sparato con l’artiglieria e utilizzato droni nella regione di Nikopol.  Il capoluogo del distretto e la comunità di Pokrovska hanno subito  danni. In quest’ultima, il tetto di un’abitazione privata ha preso  fuoco. 

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06:50

Mosca, 45 droni ucraini abbattuti nella notte

Le difese aeree russe hanno abbattuto 45 droni ucraini in diverse regioni durante la notte: lo ha dichiarato, riporta la Tass, il Ministero della Difesa. “Le difese aeree – riferisce il ministero – hanno intercettato e distrutto 45 droni ucraini: 12 sulla regione di Samara, 11 sulla regione di Saratov, cinque sulla regione di Rostov, cinque sulla regione di Voronezh, tre sulla Repubblica di Crimea, due sulla regione di Bryansk, due sulla regione di Lipetsk, uno sulla regione di Volgograd, uno sulla regione di Orenburg, uno sulla regione di Ryazan, uno sulla regione di Tver e uno sulla regione di Tula”. 

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06:17

Gli europei con Zelensky, “piano di pace come a Gaza”

“Ora l’Ucraina ha bisogno di un piano di pace”. Le parole giunte da Berlino poche ore dopo l’incontro “teso” tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump segnano la risposta dell’Europa: un fronte che si ricompatta, rilanciando l’idea di un orizzonte politico accanto agli aiuti militari. A dettare la linea sono stati il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier britannico Keir Starmer, spintosi a evocare un programma “sulla falsariga” del piano in venti punti firmato dal presidente americano per Gaza. Una prospettiva che ha animato anche la prima telefonata tra Zelensky e i principali leader europei – tra cui la premier Giorgia Meloni, il segretario generale della Nato Mark Rutte e i vertici Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa – dopo il faccia a faccia di Washington, nel tentativo di scongiurare il rischio di una pace imposta dall’alto. I partner europei “hanno accolto con favore la cooperazione transatlantica”, ha sottolineato Merz anche a nome degli alleati, glissando sulle cronache dell’incontro di due ore e mezza tra Zelensky e Trump, durante il quale – nelle ricostruzioni di Axios – l’inquilino della Casa Bianca avrebbe espresso con tono “duro” un netto rifiuto alla fornitura dei Tomahawk a Kiev. “

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06:17

Zelensky: “Trump non ha detto no ai Tomahawk, ma neanche sì”

“È positivo che il presidente Trump non abbia detto ‘no’, ma ad oggi non ha detto ‘sì'” ai missili Tomahawk all’Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista a Nbc che andrà in onda domani, provando a mostrare ottimismo nonostante il tycoon non abbia dato luce verde ai missili in occasione della sua visita a Washington. Secondo il leader di Kiev, un esercito ucraino equipaggiato con missili Tomahawk sarebbe una seria preoccupazione per Putin. “Penso che Putin abbia paura che gli Stati Uniti ci forniscano i Tomahawk. E credo che abbia davvero paura che li useremo”, ha detto. 

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06:16

Putin ha chiesto a Trump che Kiev ceda il Donetsk

Vladimir Putin ha chiesto a Donald Trump che l’Ucraina ceda il pieno controllo di Donetsk, una regione strategicamente vitale nell’est del Paese, come condizione per porre fine alla guerra. Lo hanno riferito al Washington Post due alti funzionari americani.   Putin ha tentato di conquistare il territorio per 11 anni ma è sempre stato respinto dalle forze ucraine, trincerate in un’area che ritengono essere un importante baluardo contro una rapida avanzata russa verso ovest, in direzione di Kiev.