In luogo di una tredicesima maggiorata, la nuova bozza della legge di Bilancio prevede due misure cardine. La prima consiste nel taglio della seconda aliquota Irpef, che passa dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro. Prevista quindi una distribuzione del beneficio lungo tutto l’anno, con un incremento medio in busta paga che può variare da un minimo di 20 euro l’anno fino a un massimo di 440 euro lordi.

 

La seconda riguarda gli incentivi al rinnovo dei contratti collettivi del settore privato, con agevolazioni fiscali e contributive destinate alle imprese che sottoscriveranno nuovi accordi. Come riportato da diversi quotidiani, è possibile che da primo gennaio 2026 scatti per i lavoratori dipendenti privati (una platea di 14,6 milioni di persone) un’aliquota fiscale agevolata del 10% sugli aumenti di retribuzione stabiliti col rinnovo dei contratti nazionali.