Il secondo weekend americano della stagione ha proposto una doppia sfida che ha messo a dura prova Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Sbarcato in Texas, il monegasco ha celebrato il suo ventottesimo compleanno il 16 ottobre, confermando il suo amore per la Scuderia che lo ha lanciato ai piani alti del circus. Lewis ha completato il programma del venerdì senza patemi, nonostante una breve sospensione della sessione a causa di un detrito perso dall’Aston Martin di Lance Stroll in curva 19. Leclerc ha provato a prepararsi al meglio alla Sprint Qualifying, accusando inizialmente più problemi al volante della SF-25 rispetto all’esperto teammate.
Nelle qualifiche della Sprint Race, infatti, Charles ha fatto una immensa qualifica ad arrivare al SQ3, dovendosi accontentare della decima posizione sulla griglia, chiudendo con un tempo di quasi 1 secondo più lento rispetto a quello di Max Verstappen. Quest’ultimo si è confermato un fuoriclasse difficile da battere, nonostante una MCL39 in grado, in teoria, di fare la differenza sul tracciato del COTA. La vettura papaya sembrava essere nata per performare al meglio sui saliscendi di Austin, ma il quattro volte iridato della RB è riuscito a mettere il muso in SQ3 davanti a Norris e Piastri. Lewis Hamilton è scattato dall’ottava casella della griglia, dietro a sei team diversi.
La suspense si è acuita nella Sprint Race, dove i due driver della McLaren si sono scontrati subito dopo lo start. Piastri, in Curva-1, ha cercato un incrocio di traiettoria pericoloso, non considerando l’arrivo di Nico Hulkenberg e di tutti gli altri inseguitori. L’australiano, come in un flipper, ha messo fuori gioco gli avversari, facendo segnare uno 0 anche al suo teammate. Un botto che non accadeva nel 2006, in Casa McLaren, tra Montoya e Raikkonen. Max Verstappen, facilitato dall’assenza delle MCL39, è stato tallonato da George Russell. Quest’ultimo, galvanizzato dal rinnovo di contratto con Mercedes, ha dato filo da torcere al quattro volte iridato, obbligandolo ad andare oltre i limiti della pista nell’unico tentativo di sorpasso per la P1. L’olandese ha rosicchiato 8 punti a Piastri con un successo meritato. Hanno chiuso sul podio nella SR George Russell e Carlos Sainz davanti alle SF-25 di Hamilton e Leclerc.
Nelle qualifiche in vista del Gran Premio Max Verstappen, infervorato per il successo nella Sprint Race, ha concesso il bis, registrando il tempo più veloce con le gomme soft in 1’32”510. L’olandese ha rifilato quasi 3 decimi a Lando Norris con la prima McLaren in griglia. L’inglese non si è dovuto preoccupare di Piastri, che ha chiuso il Q3 con il sesto crono, alle spalle anche di Leclerc, Russell e Hamilton. La SF-25, complice il vento, ha compiuto dei sorprendenti passi in avanti. Allo spegnimento dei semafori il quattro volte iridato ha subito protetto la sua prima posizione dagli attacchi di Lando Norris, impostando al meglio Curva-1. Leclerc ha scavalcato Norris, sfruttando la gomma rossa. Russell è stato sverniciato da Hamilton e Piastri.
Il numero 1 ha cercato subito la fuga, allungando sul ferrarista che ha tenuto a bada per 20 giri Norris. Una strategia che ha aiutato non poco il quattro volte iridato che ha effettuato il cambio gomme alla tornata 34, rientrando davanti a Leclerc, Norris e Hamilton. Charles ha fatto un garone, riuscendo a tenersi stretta la terza piazza dietro a Max a Lando, nettamente davanti al compagno di squadra. Verstappen è ora a -40 dalla vetta e continuerà la caccia ai papaya boys tra 7 giorni a Città del Messico.
I top 3
Max Verstappen: 10 e lode – Weekend perfetto del campione in carica, grazie a due pole e due trionfi. L’olandese è stato caparbio nella gestione delle partenze, delle safety car e del tyre management. Impeccabile anche nella protezione dall’attacco di George Russell nella Sprint Race. Alla vigilia del round di Austin aveva dichiarato che avrebbe avuto il 50% di possibilità di vincere il mondiale, ma le sue chance aumenteranno di gara in gara con questo ritmo, anche perché nei prossimi appuntamenti ha sempre fatto la differenza in carriera. La RB21 è migliorata in modo sensibile da quando Mekies è arrivato al posto di Horner. La lotta tra Leclerc e Norris lo ha favorito nella prima parte di gara per impostare la fuga solitaria.
Charles Leclerc: 9 – Dopo una Sprint Race dove è riuscito a evitare i guai in Curva-1, nel GP si è esaltato nella prima fase con una perfetta gestione delle mescole rosse. Ha chiuso tutte le traiettorie a Norris, dando un bel vantaggio al leader olandese. Una volta rientrato per montare le mescole medie ha replicato, facendo tribolare l’inglese. Al termine di una delle sue migliori gare della stagione, a Sky Sport F1, ha dichiarato:
“Stiamo lavorando bene, anche quando ci sono cose che non possiamo controllare intorno al team. Ci sono rumor che non vogliamo sentire e che non sono neanche fondati. Noi sappiamo di saperci concentrare bene sul nostro lavoro anche in quelle condizioni e un weekend così lo dimostra. Sono molto contento del team, abbiamo fatto un passo avanti soprattutto da venerdì a sabato e questo è grazie al grande lavoro che abbiamo compiuto sia in sede che in pista. È stato un fine settimana perfetto. Il potenziale della macchina non ci permette ancora di andare a vincere, però è stato un weekend molto buono”.
Lando Norris: 8 – Gara sorniona nella prima parte di Gran Premio sulle mescole medie alle spalle di Charles Leclerc. Ha allungato il primo stint, entrando per il cambio gomme dopo aver superato il monegasco, optando per le soft. A quel punto si è rimesso a caccia del monegasco. Ha completato la rimonta con un bel sorpasso finale alla SF-25, ma con quell’astronave merita un voto in meno di CL16. In ogni caso è a -14 dal leader Piastri, autore di una gara incolore, conclusasi al quinto posto.
I flop 3
Carlos Sainz: 5 – Dopo la medaglia di bronzo nella Sprint Race, lo spagnolo ha commesso un errore grave nella prima parte di Gran Premio. Ha colpito Kimi Antonelli nel tentativo di un sorpasso azzardato, mal calibrato e rovinando subito la gara all’italiano della Mercedes. Si è meritato una penalità di 5 posizioni in griglia da scontare nel prossimo GP del Messico e 2 punti sulla patente.
Gabriel Bortoleto: 4 – In un weekend in cui Nico Hulkenberg ha messo in luce le sue skill, il brasiliano ha pagato l’inesperienza e ha concluso con 0 punti. Il giovane pilota della Sauber è un talento, ma in classifica ha meno della metà dei punti del tedesco. I fan si aspettavano qualcosina in più nella seconda parte di campionato.
Franco Colapinto: 3 – L’argentino non si è ambientato in Alpine. In Williams era riuscito a ottenere 5 punti nelle sue prime 4 gare in F1. Oggettivamente il suo inserimento al posto del figlio d’arte Doohan è stato un azzardo. Porterà più sponsor dell’australiano, ma la sua seconda annata nel circus è già un flop.