Un milione di euro per 12 nuovi progetti da avviare nelle regioni del Mezzogiorno, per rilanciare 45 biblioteche comunali. L’obiettivo è di renderle luoghi di inclusione sociale e spazi di rigenerazione urbana, con una particolare attenzione per le zone interne e periferiche. Il nuovo bando “Biblioteche e comunità” di Fondazione Con il Sud, in partnership con il Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura, riguarda Sicilia (tre progetti nelle province di Agrigento, Palermo e Trapani), Puglia (tre iniziative nelle province di Lecce, Bari e Brindisi), Campania (due progetti in provincia di Napoli), Calabria (due progetti in provincia di Cosenza), Basilicata (una iniziativa che sarà avviata in provincia di Potenza) e Sardegna (un progetto in provincia di Sassari).

La quarta edizione del bando, che vede la collaborazione dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani – Anci, prevede una novità: le iniziative che saranno avviate quest’anno prevedono anche il coinvolgimento di Comuni privi della qualifica di “Città che legge”, che verranno accompagnati nel processo di ottenimento favorendo la condivisione e la replicabilità delle buone pratiche.

Stefano Consiglio, presidente Fondazione Con il Sud

«Continua la proficua collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, nella convinzione che le biblioteche abbiano un ruolo centrale per favorire coesione e integrazione sociale», è il commento di Stefano Consiglio, presidente della Fondazione con il Sud. «Grazie a questi progetti, le biblioteche spalancano ancora di più le proprie porte, aprendosi alle comunità e raggiungendo in particolar modo chi è tradizionalmente lontano dalla cultura e dalla lettura, portandone la ricchezza e la bellezza anche nelle zone più interne e periferiche del nostro Sud, generando occasioni di incontro, di scambio culturale e intergenerazionale, di crescita e sviluppo personale e comunitario».

«Il titolo del bando riassume i termini di un connubio naturale», sostiene Giuseppe Iannaccone, presidente del Centro per il libro e la lettura: «Senza biblioteche, senza condivisione di libri e lettura, non può maturare quel processo fecondo da cui si sviluppa il senso profondo dell’appartenenza a una comunità. La lettura non è solo intrattenimento: è anche e soprattutto inclusione, crescita culturale e civile. Dare linfa nuova alle biblioteche del Mezzogiorno significa garantire anche a luoghi spesso meno coinvolti nelle pratiche culturali e l’opportunità di una formazione viva, capace di rendere partecipi giovani e meno giovani a un comune percorso di incontro e dialogo».

La situazione in Italia

La propensione per la lettura non è omogenea sul territorio nazionale. I dati Istat citati dal Gruppo Crc nell’ambito del rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia”, ci dicono che la percentuale di ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni che hanno l’abitudine alla lettura tra il 2022 e il 2023 è stata appena del 52,4%. Le differenze tra regioni, sia in positivo che in negativo, appaiono molto marcate. Nella provincia autonoma di Trento i giovani lettori sono il 72,6%, un dato che supera di oltre venti punti percentuali la media nazionale. Seguono Toscana (63,9%), Valle d’Aosta (62,8%) e Veneto (61,8). Viceversa, le percentuali più basse si registrano in Calabria (36,7%), Campania (35,4%) e Sicilia (29%).

Un evento del progetto “BiblioInsieme”

Secondo quanto emerge dai dati dell’Osservatorio #conibambini, a cura di Openpolis e dell’impresa sociale Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nelle regioni con minore densità di biblioteche per minore si registra spesso anche una bassa propensione alla lettura: si fa in particolare riferimento a Puglia (4,8 strutture attive nel 2022 ogni 10mila residenti con meno di 18 anni) e Sicilia (5,2). Poco sopra Campania (5,6) e Lazio (6).

Il bando 2025 prevede il potenziamento dei servizi offerti all’interno degli spazi bibliotecari e l’attivazione di presidi diffusi sul territorio, capaci di raggiungere comunità più fragili o normalmente lontane dai servizi di promozione culturale. Tutte le iniziative puntano a trasformare le biblioteche in veri e propri hub culturali inclusivi, integrando tecnologie innovative, servizi ampliati e programmi di partecipazione attiva.

Le precedenti edizioni

Che cosa è accaduto nel recente passato? E quali risultati sono stati ottenuti? Va precisato che, con le precedenti tre edizioni del bando, sono stati selezionati 35 progetti su alcune centinaia, per un contributo complessivo di quasi 3 milioni di euro ripartito al 50% tra Fondazione con il Sud e Centro per il libro e la lettura. Abbiamo individuato alcuni dei migliori progetti, in base all’efficacia dei rispettivi interventi.

Qui Trani

È trascorso ormai un anno dall’avvio del progetto “Noi in biblioteca con voi”, nato con l’obiettivo di trasformare la biblioteca comunale di Trani in uno spazio dinamico, inclusivo e aperto alla cittadinanza, promuovendo la creazione di presìdi culturali diffusi e favorendo l’accesso alla lettura, alla cultura e alla socializzazione per tutte le fasce d’età. «Dal 9 maggio 2024 abbiamo dato vita a un ricco calendario di attività: presentazioni di libri, letture animate, racconti con marionette e giochi simbolici, proiezioni cinematografiche, corsi di ballo e di teatro, mostre tematiche ispirate alla lettura, laboratori artistici e molto altro», racconta Beatrice Brullo, presidente dell’associazione “Il treno del sorriso”, capofila del progetto. «Tra le azioni più significative, in collaborazione con il dipartimento di Salute mentale del distretto di Trani, c’è il nuovo presidio culturale in un’area messa a disposizione dallo stesso dipartimento: uno spazio accogliente dotato di centro lettura, punto studio attrezzato e biblio-cafè, in cui sono stati organizzati cineforum, laboratori di lettura e momenti di creatività condivisa».

In collaborazione con il dipartimento di Salute mentale del distretto di Trani, abbiamo aperto un nuovo presidio culturale nello stesso dipartimento: uno spazio accogliente dotato di centro lettura, punto studio attrezzato e biblio-cafè

Beatrice Brullo, presidente associazione Il treno del sorriso

Beatrice Brullo, presidente ass. “Il treno del sorriso”

Una figura centrale nel percorso di animazione culturale è quella del “Raccontastorie”, un clown/animatore che ha saputo coinvolgere bambini e famiglie attraverso letture animate e laboratori di riciclo creativo. Durante questi laboratori, i partecipanti hanno realizzato albi illustrati e piccoli libri, successivamente donati al patrimonio librario cittadino e a numerose realtà del territorio, tra cui Rsa, scuole, parrocchie e centri socioassistenziali. «Siamo orgogliosi di aver già coinvolto quasi tutte le persone indicate nel progetto iniziale: circa 300 minori, 50 anziani e 40 persone con disabilità. Confidiamo di raggiungere l’intero target entro la conclusione del progetto, prevista per il 30 aprile 2026», sottolinea la presidente Brullo.

Una fase del progetto “Noi in biblioteca con voi”

«Nel corso del progetto, abbiamo ospitato bambini di diverse etnie, adulti, volontari (nostri e di altre associazioni), insegnanti, psicologi, psicoterapeuti e numerose altre figure professionali e del mondo del volontariato. Particolarmente significative sono state anche le attività svolte dai nostri partner, Auser e Il Colore degli Anni, che hanno portato avanti con impegno e successo le azioni a loro affidate. Con entusiasmo ci prepariamo ad affrontare gli ultimi sei mesi del progetto. Inaugureremo il nuovo capitolo “Un’Amaca amica della lettura” presso il centro polivalente Villa Guastamacchia, dotato di uno spazio verde pensato per la lettura rilassata, anche grazie all’uso simbolico e concreto di un’amaca come luogo di riflessione e condivisione».

Operatori impegnati in piazza a Trani

Qui Enna

Si chiama “BiblioInsieme” ed è un progetto che coinvolge i Comuni di Enna, Aidone, Calascibetta e Villarosa, in rete con associazioni e altre realtà locali. A Enna ha già consentito di realizzare la ristrutturazione di un locale della biblioteca comunale, che non era fruibile da tempo, ma prevede anche la riapertura della mediateca “La Casa di Giufà”, presidio culturale nel cuore di Enna bassa, attualmente non fruibile, oltre a iniziative culturali nelle periferie.

Un incontro di “BiblioInsieme” tra le rovine dell’antichità

«Tra le azioni più significative, la lettura ad alta voce per i più piccoli con il laboratorio “Il bastone della saggezza”, svolto in un centro di accoglienza per anziani. E poi quelli di drammatizzazione e storytelling che si tengono in biblioteca, e gli “aperitivi culturali” nei locali di ritrovo, pensati soprattutto per i giovani», spiega Pietro Colletta, presidente del comitato ennese della Società Dante Alighieri, capofila del progetto.

Una biblioteca ormai dimenticata è diventata un centro di aggregazione, un luogo vivo e frequentato. Non bastano più i soli libri ad attrarre gli utenti. Il nostro motto è “La biblioteca incontra la città”: se i giovani e gli adulti non vanno in biblioteca, bisogna incontrarli in altri luoghi, là dove si ritrovano

Pietro Colletta, presidente del comitato ennese della Società Dante Alighieri

«Ci sono state già una serie di ricadute. Innanzi tutto, se prima si contavano di media due utenti al giorno, con l’avvio delle nostre attività si è arrivati quotidianamente a svariate decine, con un minimo di 30 e un massimo di 60 persone in occasione dei nostri eventi. Abbiamo fatto sapere alla città che esisteva una biblioteca, ormai dimenticata, ed essa è diventata un centro di aggregazione, un luogo vivo e frequentato. Siamo consapevoli che i tempi sono cambiati, perciò non bastano più i soli libri ad attrarre gli utenti. Non solo, siamo molto presenti al di fuori della biblioteca con molte iniziative. Il nostro motto è “La biblioteca incontra la città”: se l’utenza non va in biblioteca, bisogna incontrarla in altri luoghi dove si ritrovano i giovani e gli adulti».

Pietro Colletta, presidente del comitato ennese della Società Dante Alighieri

Nella biblioteca sono stati svolti laboratori teatrali culminati in uno spettacolo. Ma non c’è un’attenzione rivolta solo ai più piccoli o ai giovani. «Da un punto di vista etico, è molto importante il progetto che conduciamo in una Rsa dove sono presenti tantissimi anziani», sottolinea Colletta. «Con loro si porta avanti un laboratorio di discussione e di racconto di sé, ed è stato attivato il prestito a distanza: i nostri volontari portano a queste persone i libri della biblioteca che loro stessi richiedono. Credo che quella degli anziani sia la categoria più trascurata, in un Paese che peraltro sta invecchiando sempre di più».

Qui Eboli

Il progetto “Eboli Biblio Network” coinvolge anche la Casa di reclusione Icatt e prevede l’organizzazione di una serie di eventi all’interno dell’istituto penitenziario e nelle scuole del territorio. «Siamo ormai in fase di conclusione, termineremo nell’aprile 2026», commenta Emiliano Sergio, coordinatore del progetto. «Il nostro è un partenariato vincente, che vede la cooperativa sociale Amanuel di Battipaglia in qualità di capofila, guidata da Alessia Costantino, mentre i partner includono il Comune di Eboli, la Casa di reclusione Icatt di Eboli, il Caffè Orchidea, il Centro culturale di studi storici “Il Saggio Editore”, Il Bianconiglio Aps e l’Istituto comprensivo Virgilio Gonzaga».

Emiliano Sergio, coordinatore del progetto

Numerose le iniziative condotte in questi mesi. «Tra le più importanti cito il premio letterario “A scuola di lettura: chi legge, vince!”, che di recente ha visto chiudere la raccolta e la valutazione di un centinaio di elaborati (di tutti i target del progetto) da parte della commissione. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 18 novembre. Poi c’è “Eboli in movement”, letture animate multilingue, attraverso la biblioteca urbana diffusa: si tratta di una serie di attività di lettura ad alta e a bassa voce, con momenti anche divertenti e inclusivi con animatori sociali che interpretano fiabe come Peter Pan. Infine, cito “Eboli Mediateca Experience”, che ci permette di digitalizzare una parte del ricco patrimonio bibliotecario di Eboli, e l’iniziativa eMed, con l’individuazione di vari punti di accesso dislocati in città dai quali, tramite Qr-code (sull’App digitale), sarà possibile accedere a una selezione di titoli del catalogo della biblioteca da poter selezionare per la richiesta del prestito».

Alcuni beneficiari del progetto “Eboli Biblio Network”

I numeri raccontano la ricaduta sociale nel territorio: «Sinora abbiamo coinvolto 400 bambini e bambine nell’età compresa tra i 3 e i 10 anni, 450 preadolescenti e adolescenti (11-18 anni), 850 famiglie di Eboli e dintorni, 33 detenuti dell’istituto penitenziario (sui 40 previsti, ma alcuni sono stati rimessi in libertà) e 80 migranti residenti nella Piana del Sele e 30 persone con disabilità».

Il progetto è approdato nelle scuole di Eboli e del territorio

Credits: le foto sono state concesse dall’associazione “Il treno del sorriso” di Trani, dalla Società Dante Alighieri – comitato di Enna, dalla cooperativa sociale Amanuel di Battipaglia

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