Philip Island, 20 ottobre 2025 – Non decolla ancora l’avventura in Moto gp di Pedro Acosta. Manca il successo al giovane pilota spagnolo, una sorta di predestinato dopo i mondiali in Moto 3 e Moto 2, ma molto limitato da una KTM che non è al livello di Aprilia e Ducati. Non a caso, vicino a lui ha già vinto Fermin Aldeguer, da rookie, e negli ultimi gp si è inserito ai vertici anche Raul Fernandez con una RS-GP di grande qualità. Gli austriaci hanno trovato certamente velocità, ma non durata. I piloti sono costretti a non stressare troppo le gomme ma la strategia funziona il giusto dato che anche a Philip Island Acosta si era trovato secondo per poi finire quinto. Per il classe 2004 ancora zero vittorie in top class e quattro secondi posti come miglior risultato. Non quello che sognava e sperava  

Acosta: “Andiamo al 70%. KTM deve fare un’analisi”

Una buona qualifica, quinto, poi una partenza importante fino al secondo posto dopo tre giri, ma ancora una volta Pedro Acosta è stato risucchiato e sorpassato dai rivali, finanche a perdere la posizione pure da Alex Marquez e Fabio Di Giannantonio. L’arrivo della metà gara è stato fatale per il pilota spagnolo che ha visto la sua gomma posteriore crollare nel grip, soprattutto in uscita dall’ultima curva verso il rettilineo. KTM non ha ancora trovato una soluzione nonostante la continua richiesta verso i piloti di gestire lo pneumatico senza stressarlo, un fattore che limita la prestazione. Scelta che non ripaga dato il calo tremendo nei finali di gara e Acosta sta iniziando a maturare una certa insoddisfazione: “Ci ritroviamo a finire l’aderenza della gomma senza saper cosa fare. Andiamo al 70% delle capacità per non stressare troppo le gomme, poi ci si rende conto di essere in realtà al 50%”, il duro commento del pilota. Insomma, Acosta chiede a KTM dei correttivi e dei miglioramenti, anche in tempi rapidi: “La KTM deve fare un’analisi e trovare la chiave, io cerco di fare del mio meglio. Non è normale che senza forzare tutte le moto perdano così tanto. Siamo quattro piloti diversi e abbiamo lo stesso problema”. La pazienza di Acosta è verso il termine, inevitabilmente “Ho provato di tutto e sono stanco di dover gestire questo problema”, si legge su Motorsport.com. Non va meglio nemmeno in Yamaha. Fabio Quartararo ha trovato una straordinaria pole in qualifica ma sia nella Sprint che nella gara lunga di Philip Island è piombato nelle retrovie con una crisi senza fine della gomma posteriore: “Ho bisogno di staccare la spina, non voglio pensare a Sepang e concentrarmi su me stesso. Quando i risultati non arrivano vorresti solo tornare a casa”, la delusione del francese. E qui si stagliano anche i possibili movimenti di mercato per il 2027. Quartararo vuole una moto vincente e diversi team lo starebbero corteggiando, mentre Pedro Acosta sembra puntare verso Ducati e qualche discorso con VR46 è stato fatto. Potrebbe essere effetto domino. Leggi anche – Moto gp, 300 vittorie di Aprilia nel motomondiale