Un componente del team è rientrato in griglia dopo il via del giro di formazione, intenzionato a rimuovere il riferimento della piazzola di Norris sul muretto 

Red Bull multata a Austin, un "adesivo" costato 50 mila euro© APS

Al di là della multa, 50 mila euro comminati a Red Bull – 25 mila dei quali sospesi con la condizionale, che non si ripeta un’infrazione simile prima della fine del campionato -, l’episodio è utile a raccontare quanto si sia alzato il livello della sfida mondiale tra Verstappen e le McLaren.

Un componente di Red Bull è rientrato in pista dopo il via del giro di formazione, mentre i commissari stavano chiudendo i varchi di accesso che dalla pitlane permettono di raggiungere lo schieramento. L’ingresso dal varco 1, all’altezza della posizione in griglia di Lando Norris, era mirato a rimuovere uno dei riferimenti che i piloti usano per posizionare correttamente la monoposto sulla piazzola di partenza. Sebbene il fatto non sia stato ufficialmente inserito nel dispositivo della decisione presa dai commissari – che si è limitata a rilevare l’infrazione sul piano della sicurezza -, le indiscrezioni e le immagini a circuito chiuso del tracciato confermerebbero l’obiettivo di rimuovere il nastro di riferimento.

Uno stratagemma usato da molti piloti, diretto a sfruttare ogni centimetro utile per collocare la macchina sulla piazzola senza il rischio di incorrere in una penalità.

Il gesto in sé non è vietato dal regolamento, né l’apposizione di un segnale, uno sticker, tantomeno la rimozione da parte di un altro membro del team. A essere vietato è il rientro in pista dopo che la direzione gara ha dato il via al giro di formazione.

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