Continua la fuga di professionisti dall’Asl di Caserta, dove nelle ultime settimane sono state ufficializzate le dimissioni volontarie di ben dodici figure tra medici, tecnici sanitari e amministrativi. Un’emorragia silenziosa ma costante che minaccia seriamente la tenuta dei servizi sanitari su un territorio già messo a dura prova.
Le dimissioni – con decorrenze tra l’estate e la fine del 2025 – coinvolgono nomi di rilievo come Stefania Mattei (tecnico della prevenzione), Antonietta Granata (educatrice professionale), Lidia Cicia (medico veterinario), David Ricciardi (pediatra), Benito Nappo (operatore tecnico e autista di ambulanza) e Tecla Toscano (medico veterinario). Il 1° luglio hanno salutato anche Rosalba Viviano (ortottista) e Antonio Sorvillo (collaboratore amministrativo), ruoli chiave nell’organizzazione dei servizi quotidiani.
A pesare sono soprattutto gli addii di numerosi dirigenti medici, come Francesca Carlino (oncologa al presidio di San Felice a Cancello), Cosimo Esposito (medico veterinario) e Sara Parola (psichiatra), tutti dimissionari nello stesso giorno. A dicembre sarà la volta di Nicoletta Di Maio, pediatra a Marcianise, che ha motivato l’uscita con difficoltà già denunciate da mesi.
Il quadro si fa sempre più critico: reparti scoperti, turni massacranti, carenze strutturali e concorsi pubblici che non riescono ad attrarre candidati. I sindacati denunciano l’assenza di un piano di emergenza e il mancato ascolto da parte della direzione generale. Nel frattempo, la migrazione dei professionisti verso il Nord Italia o l’estero continua ad aumentare, attratti da stipendi più alti, carichi di lavoro sostenibili e condizioni migliori nel settore privato.
Il fenomeno non riguarda solo Caserta: in tutta Italia, il Servizio Sanitario Nazionale è alle prese con una fuga di medici verso il privato e l’estero, una situazione aggravata dall’invecchiamento della popolazione e dall’aumento della domanda di cure. Se non si interviene subito con politiche efficaci e piani straordinari di assunzione, il rischio concreto è il collasso del sistema.