Dopo aver completato oltre la metà del suo calendario, la MotoGP si prende qualche settimana di meritato riposo. Prima di staccare la spina per qualche giorno, Gigi Dall’Igna ha affidato le sue considerazioni sul weekend appena concluso a Brno al suo profilo LinkedIn.

E non poteva non partire dall’ennesimo dominio imposto alla concorrenza da Marc Marquez, che è entrato ufficialmente a far parte della storia della Ducati, diventando il primo a vincere cinque Gran Premi di fila in sella ad una Rossa, completando l’opera con altrettante Sprint. Il pilota di Cervera, che ha vinto 19 delle 24 gare disputate prima della pausa estiva, è lanciatissimo verso il suo nono titolo iridato, con il margine sul fratello Alex che è salito a 120 punti. Di fronte a tutto questo, il direttore generale del reparto corse di Borgo Panigale non può che mostrare tutta la sua ammirazione.

“Ottava vittoria stagionale su 12 gare, 70° nella storia, 5° doppietta Sprint-GP consecutiva, Marc è il primo pilota Ducati a raggiungere queste vette, avendo vinto tutte le gare Sprint del sabato tranne una. È una supremazia che va oltre le semplici vittorie e che la dice lunga sul grande lavoro che stiamo facendo nella simbiosi moto-pilota, rendendoci giustamente orgogliosi”, ha scritto Dall’Igna sul suo profilo.

Marc Marquez, Ducati Team

Marc Marquez, Ducati Team

Foto di: Ducati Corse

“Un tributo meritato a quella che è l’ennesima prova della straordinaria classe di Marc, travolgente e, soprattutto, intelligente; sempre in grado di gestire le diverse situazioni e condizioni di gara, sia che si tratti di prendere la testa della corsa dal primo all’ultimo giro in assoluta padronanza, come in Germania, sia che si parta in modo più cauto, per poi accelerare al massimo a metà GP, tenendo tutti a distanza di sicurezza senza correre rischi, come ha fatto ieri”.

“Ottimizza ogni circostanza, sull’asciutto o sul bagnato, nei momenti cruciali tirando fuori il meglio dalla moto e da se stesso, unendo sagacia ed istinto, modulando l’esperienza di un Campione e l’inesauribile voglia di vittoria: sì, un Campione che, proprio per il fatto di esserlo, dimostra umiltà nella consapevolezza di dover ancora crescere e migliorare”.

L’ingegnere veneto ha riservato una carezza anche a Pecco Bagnaia, che in Repubblica Ceca si è preso almeno una pole position, vanificata da un episodio sfortunato nella Sprint e dall’ormai consueta carenza di feeling nella gara lunga, che comunque ha chiuso ad un soffio dal podio. Sabato invece non ha potuto nulla quando sul dashboard della sua Desmosedici GP è apparsa una comunicazione errata, secondo cui stava viaggiando con una pressione della gomma anteriore inferiore al limite minimo consentivo. Cosa che gli ha imposto di rallentare e farsi superare per cercare di risollevarla, salvo poi scoprire, una volta tornato al box dopo essersi piazzato settimo, che invece i valori erano corretti.

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Pedro Acosta, Red Bull KTM Factory Racing

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Pedro Acosta, Red Bull KTM Factory Racing

Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images

“Pecco è stato davvero bravo, con una grande partenza, come già fatto nella Sprint di sabato dopo la sua straordinaria prima Pole position della stagione: ha preso la testa della corsa e l’ha mantenuta finché ha potuto, girando forte fino alla fine, arrivando a sfiorare il podio. Un podio che avrebbe meritato, visto quanto accaduto nella Sprint”.

“Un quarto posto comunque significativo per il modo in cui si è sviluppato. A mio parere, il suo miglior weekend della stagione: due gare eccellenti, con segnali di miglioramento, ed un ritmo che punta alle prime posizioni. È stato anche sfortunato, ed è stata colpa nostra. Bisogna saper apprezzare ogni piccolo segnale e reazione positiva che arriva dalla moto e soprattutto dal pilota e dalla squadra: la cosa più importante è non mollare mai e lavorare tutti insieme”.

Ora, come detto, è tempo per ricaricare le batterie, ma senza abbassare la guardia, perché la concorrenza si fa sempre più temibile: “La metà della stagione è stata raggiunta: ora le meritate vacanze, che arrivano al momento giusto e sono meritate per tutti. È l’occasione per recuperare preziose energie mentali. Energie da rimettere eventualmente in pista contro avversari che si fanno sempre più insidiosi e temibili, cosa che non è più una ‘notizia dell’ultim’ora’…”, ha concluso.

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