di
Vera Martinella

«Più forti del cancro» in diretta alle 18 su Corriere.it: il punto sulle più importanti novità per cure, diagnosi e prevenzione emerse al congresso della Società Europea di Oncologia a Berlino

Lunedì 20 ottobre alle 18 su Corriere.it la diretta «Più forti del Cancro», un progetto nato per valorizzare la ricerca oncologica italiana nel mondo e giunto alla sua undicesima edizione. Durante l’incontro alcuni fra i più importanti oncologi italiani raccontano le maggiori novità sulla cura dei tumori che arrivano dal Centro congressi di Berlino, dove è in corso il congresso annuale della European Society for Medical Oncology (Esmo), la Società Europea di Oncologia Medica. Ospiti della trasmissione saranno Fortunato Ciardiello, professore ordinario di Oncologia medica e prorettore dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli; Giuseppe Curigliano, presidente eletto di Esmo, professore ordinario di Oncologia medica all’Università di Milano e direttore della Struttura complessa Sviluppo nuovi farmaci all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano; Domenica Lorusso, direttore programma Ginecologia oncologica presso Humanitas San Pio X e professore ordinario di Ostetricia e ginecologia a Humanitas University Milano; Alessandro Pastorino, dirigente medico di I livello all’Oncologia medica 1 presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova; Paolo Antonio Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative presso l’Istituto Pascale di Napoli; Roberto Burioni, docente di Microbiologia e virologia all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano.

Gli studi presentati a Esmo

Immunoterapia, biopsia liquida e oncologia di precisione sono le parole chiave che possono rappresentare le centinaia di studi presentati in questi giorni durante il convegno Esmo 2025, che si chiude il 21 ottobre. Proprio per illustrare le novità principali nella cura, nella diagnosi e nella prevenzione dei tumori emerse ad Esmo nasce l’evento «Più forti del cancro. Il valore della ricerca oncologica italiana nel mondo». Come spiega Fortunato Ciardiello, presidente Esmo nel biennio 2016-2017, «l’immunoterapia mira sostanzialmente a rimettere in funzione il sistema immunitario utilizzando anticorpi che “riattivano semafori” bloccati dal tumore, così che l’organismo può nuovamente aggredire le cellule malate. In pratica questa strategia sfrutta il sistema immunitario del paziente come un’arma contro il cancro, piuttosto che mirare direttamente a distruggere le cellule neoplastiche come fanno chemioterapia, radioterapia e i farmaci a bersaglio molecolare. La biopsia liquida – prosegue l’esperto – è, invece, un valido strumento per accertare la malattia minima residua dopo l’intervento chirurgico e per ricercare le “mutazioni bersaglio” da colpire con farmaci specifici. Si tratta di un semplice prelievo di sangue, che consente di monitorare l’evoluzione del tumore e indirizzare verso la scelta del trattamento più efficace». Giuseppe Curigliano, che guiderà la società scientifica europea nel biennio 2027-2028, spiega che l’oncologia di precisione è al centro di una rivoluzione cominciata nell’ultimo decennio e resta una delle grandi sfide che ci aspettano nel prossimo futuro: «Quando si parla di target therapy o di farmaci a bersaglio molecolare si fa rifermento a terapie innovative sempre più mirate sulla neoplasia del singolo paziente e sulle sue alterazioni genetiche, più efficaci e con meno effetti collaterali perché il farmaco somministrato colpisce solo le cellule cancerose e risparmia quelle sane – chiarisce -. Oggi, sempre di più, la cura si basa sulle mutazioni genetiche (alterazioni molecolari) presenti nella neoplasia del singolo paziente per scegliere la terapia maggiormente indicata e con probabilità di successo più elevate».



















































20 ottobre 2025

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