Agitazione al Liceo Virgilio di Milano, lunedì 20 ottobre, contro una notizia che si è diffusa nei giorni scorsi sui giornali milanesi, che riportava alcune frasi durante un’assemblea sul massacro a Gaza, svoltasi nella sede di piazza Ascoli venerdì 17 ottobre, i cui ospiti, tra gli altri, erano il presidente di Arci Milano, Maso Notarianni, che aveva fatto parte dell’equipaggio della barca Karma nell’ambito della Global Sumud Flotilla, e alcuni giovani palestinesi.
Le frasi “incriminate”
Le frasi erano state riportate ad alcune testate da una docente di letteratura inglese dell’istituto, di religione ebraica, che ne era rimasta sconvolta. Notarianni, in particolare, aveva parlato di “catena del dolore” spiegando che “chi ha subito molestie tende a riprodurle” e che “il popolo ebraico non è riuscito a spezzare quella catena del dolore”, “ha bisogno d’aiuto” e “riprodurre un dolore che si è subito è sintomo di una malattia, non è normale”. Lo stesso Notarianni avrebbe poi fatto marcia indietro sulla parola “malattia”.
Per quanto riguarda i giovani palestinesi, invece, ci sarebbero state affermazioni ‘giustificazioniste’ sul 7 ottobre 2023 come “resistenza armata” e una serie di “criminalizzazioni” rivolte allo Stato di Israele. Al collettivo del liceo, però, tutto questo non è piaciuto. Si parla di affermazioni “decontestualizzate”. E si protesta con un picchetto.
Il comunicato del collettivo
Domenica è anche stata diffusa una nota in cui il collettivo esprime la sua posizione sull’assemblea e sui successivi resoconti, spiegando anzitutto che l’assenza di contraddittorio era ben nota a tutti coloro che avevano sottoscritto la richiesta dell’assemblea stessa. Parlando del 7 ottobre e degli attivisti palestinesi intervenuti, gli studenti scrivono che “ciò che è avvenuto quel giorno non è stato negato. È stato sottolineato come il governo israeliano non abbia fornito prove concrete nello specifico degli stupri e delle decapitazioni (la fonte citata in merito è il quotidiano israeliano Haaretz), ma rimanendo lontani dal negare totalmente quello che è successo”.
L’opinione di Notarianni: mai violenza ai civili
“Gli studenti hanno potuto comunque ascoltare un’opinione contraria, quella di Maso Notarianni, che si è detto contrario a ogni forma di violenza sui civili e ha evidenziato come Hamas, che in passato ha ricevuto supporto dal partito del Likud di Netanyahu, non possa davvero rappresentare la popolazione palestinese”, si legge ancora: “Il nostro intento era dare la parola alle vittime del genocidio a Gaza, ovvero i palestinesi, le cui voci sono rimaste per due anni inascoltate e stigmatizzate dalla maggior parte dei media”.
Dare voce ai palestinesi
“Riteniamo che, al fine di raggiungere una pace davvero solida e duratura, ascoltare le istanze palestinesi, di cui l’organizzazione Giovani palestinesi è la portavoce, sia fondamentale ed è il motivo per cui abbiamo organizzato l’assemblea senza ritenere necessario un contraddittorio: riteniamo che l’altra campana ha avuto sufficiente risonanza mediatica, in special modo negli ultimi due anni”, continuano gli studenti del collettivo del Virgilio: “Non avevamo alcun intento propagandistico, ma solo di creare un’occasione di ascolto e di dibattito fra gli studenti, momenti che riteniamo necessari proprio in virtù del fatto che si tratta di una questione divisiva”.