Sono arrivato al Teatro Galli di Rimini e ho trovato un red carpet. E Valentino Rossi era passato due minuti prima di me, elegantissimo.

Io sono entrato subito dopo con zaino, giacca casual e l’aria di uno che si era perso.

La scena era surreale: appassionati dietro le transenne, fotografi ovunque, e io che camminavo sullo stesso tappeto rosso del Dottore vestito come un barbone.

Da mercoledì a lunedì a Misano, per il GP di San Marino!

Il viaggio è iniziato inseguendo un temporale ed è proseguito sul tappeto rosso accanto a Valentino Rossi.

In mezzo, una Moto Guzzi, l’Insta360 di Marc Marquez e le leggende del motociclismo.

Il viaggio verso Misano per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini è partito con molto rischio di pioggia. Pantaloni impermeabili, stivaletti e la speranza che il meteo migliorasse.

A Pisa ho ritirato la Moto Guzzi Stelvio 1000 Mandello S che mi avrebbe portato in Romagna, con l’Insta360 modello Marc Marquez per documentare tutto. L’anno scorso non era andata bene: bomba d’acqua, vestiti fradici e il dubbio di non farcela, sono dovuto tornare a casa!

L’unico imprevisto è stato dimenticare le scarpe a casa: al centro commerciale ho dovuto comprare un paio di sneakers per 84 euro non preventivati. Il giovedì pomeriggio ho fatto tre interviste esclusive – Vinales, Marini e Aldeguer – ma la vera sorpresa è arrivata la sera.

MotoGP Iconic, evento con i grandi campioni del passato a Rimini. Mi hanno detto che la stampa avrebbe avuto accesso riservato e la possibilità di fare domande ai protagonisti. Sono arrivato al Teatro Galli e ho trovato un red carpet. Valentino Rossi è passato due minuti prima di me, elegantissimo. Io sono entrato subito dopo con zaino, giacca casual e l’aria di uno che si era perso. La scena era surreale: appassionati dietro le transenne, fotografi ovunque, e io che camminavo sullo stesso tappeto rosso del Dottore vestito come un barbone.

Poi sono sfilati Kevin Schwantz, che sembrava Sting per l’eleganza, Freddie Spencer, Giacomo Agostini, Max Biaggi, Casey Stoner.

Ho salutato Davide Tardozzi e Gigi Dall’Igna di Ducati.

E ho preso il segnaposto di Valentino dal tavolo. Bottino insperato.

Il venerdì e il sabato sono stati dedicati al lavoro vero: paddock, sala stampa, interviste. Ho parlato con Pecco Bagnaia, Marc Marquez e Augusto Fernandez che ha provato il V4 Yamaha.

Il meteo è stato perfetto, sole e caldo, anche se nella notte tra sabato e domenica ha piovuto. Domenica Marquez ha vinto su Bezzecchi e io poco dopo sono salito sul podio, ancora appiccicoso di Prosecco.

Il paddock ha iniziato subito a smontarsi, muletti e camion ovunque. Lunedì i test: Quartararo ha provato il V4 ma non sembrava convinto come ci si aspettava. Il viaggio è finito così, con la Guzzi che ha fatto chilometri senza problemi e l’Insta360 che ha registrato tutto. Zero retorica, solo tre giorni intensi tra pista, interviste e un red carpet inaspettato.