Continua la disputa tra la Rai e Sigfrido Ranucci: sui social, il conduttore e autore di Report ha fatto sapere della scelta della Rai, ovvero togliergli la responsabilità della firma. Dopo i tagli di Report, le repliche sul provvedimento disciplinare che poi è stato smentito dall’azienda, Ranucci ci ha tenuto personalmente ad annunciare i suoi affezionati spettatori sulle ultime decisioni della Rai. L’azienda ha replicato poco dopo con una nota stampa: cos’è successo.
Sigfrido Ranucci: “La Rai ha deciso, per motivi noti, di togliermi la responsabilità della firma”
I rapporti tra Sigfrido Ranucci e la Rai continuano a essere tesi: su Facebook, il conduttore e autore di Report ha fatto un annuncio in merito alla firma, spiegando di tenere a informare personalmente gli spettatori, onde evitare dei fraintendimenti. La responsabilità della firma sarebbe stata tolta per “quello che riguarda presenze, contratti, trasferte, acquisti, questioni legali penali civili, rapporti con autority”. Il nuovo responsabile della struttura è Luigi Pompili, che Ranucci descrive come un “collega in gamba e appassionato di Report”.
Ranucci ha inoltre ringraziato la sua squadra per la lealtà, la professionalità, la passione e la fedeltà: tutti hanno lavorato con l’obiettivo di rispettare il servizio pubblico. Ha inoltre dedicato un grazie speciale a Paola Bisogni, elogiando la sua professionalità che ha consentito di “superare indenni ben due audit interni in 11 mesi”. Per quanto riguarda invece la linea editoriale, Ranucci e Report continueranno sulla strada presa sin dagli inizi: “Continueremo a fare il nostro lavoro come solo noi riusciamo a fare: con coraggio, indipendenza e competenza”.
La replica della Rai
Continuano, quindi, le polemiche intorno a Report, e non si è fatta attendere la replica della Rai mediante una nota stampa, che è arrivata praticamente poche ore dopo. “In merito all’affermazione del vicedirettore Sigfrido Ranucci circa la cessione di responsabilità della firma su documenti di natura amministrativa, Rai specifica che si tratta del semplice allineamento alla normativa aziendale relativa alla segregazione di responsabilità a cui tutti i programmi Rai sono sottoposti. La separazione delle funzioni non intacca in alcun modo – è bene ribadirlo – l’autonomia giornalistica di Report“.
I problemi con la Rai
Tutto è iniziato quando sono circolate delle voci in merito ai programmi tagliati dalla Rai. Il taglio a Report è stato un vero e proprio terremoto. Il primo ad averne dato notizia è stato Davide Maggio: era il 23 giugno, e si parlava di ristrutturazione dei palinsesti. Inizialmente smentiti, Ranucci ha poi condiviso sempre sui social le novità in merito ai tagli.
“Grazie alla mia squadra alla quale chiedo scusa se non sono riuscito a difenderli dal taglio delle competenze dopo anni che lavorano brillantemente per incarnare lo spirito del servizio pubblico. Non sono riuscito a proteggere il loro futuro, proprio a loro che mettono a rischio la loro vita e la loro salute per consegnare un mondo e un futuro migliore alle nuove generazioni”. Da 28 puntate a 24, un taglio che non solo non è passato inosservato, ma che tocca le persone che lavorano al programma in prima persona e che non hanno mai tradito il suo spirito: servizio pubblico e giornalismo investigativo.