Se c’è una novità che la sfida in casa di Verona rivela sulla nuova Gas Sales Bluenergy è che questa squadra ha carattere. Per il resto il confronto con una delle migliori avversarie della Superlega conferma quanto si sapeva già dalla vigilia, una formazione con tante qualità ma molto giovane, che avrà come obiettivo principale quello di ridurre al minimo le montagne russe inevitabili quando l’età media è così bassa.
Bisognerà lavorare sulla ricezione, ma questo era prevedibile visto che Pace e Bergmann sono stati fra gli ultimi ad arrivare a Piacenza e oltretutto la linea cambierà con l’ingresso di Mandiraci, e sulla gestione di alcune palle scontate. Ma la base sembra buona, anche se con un pizzico di convinzione in più forse il terzo set avrebbe potuto avere un esito diverso.
Un’altra enorme, granitica e indiscutibile certezza è Robertlandy Simon. Wikipedia dice che ha 38 anni ma probabilmente è un fake visto che salta, attacca e batte come un ragazzino: un trascinatore da cui i tanti giovani possono solo prendere esempio. Poi in casa biancorossa ci sono anche gli aspetti negativi, come il crollo della quarta frazione, prima recuperata con i biancorossi avanti 16-14 grazie al servizio di un super Simon e poi chiusa con gli ospiti ad alzare bandiera bianca in una seconda fase del parziale dominata dai padroni di casa.
Il primo riscontro dunque è abbastanza positivo, non potrebbe essere altrimenti quando Bovolenta vince da solo il secondo set (90 per cento in attacco su 10 tentativi) o nel momento in cui la squadra reagisce a quasi tutti i momenti di difficoltà che Verona presenta durante le due ore di gioco. Però è anche vero che un pizzico di lucidità in più su un paio di palloni forse avrebbe cambiato l’esito del terzo parziale e chissà, anche della partita. Su questo bisognerà lavorare, Boninfante ne è consapevole e lo farà già dal prossimo allenamento. Quando probabilmente inizierà ad avere a disposizione un Mandiraci schierato a sorpresa già questa sera per un paio di rotazioni al servizio. Un aiuto in più a una squadra che deve crescere; il risultato non può soddisfare, per adesso ci si accontenta della prestazione.