Per Paolo Ciavarro, il 2025 è stato un anno molto difficile. Lo ha raccontato a Verissimo, ricordando la scomparsa della madre, Eleonora Giorgi, morta il 3 marzo scorso a 71 anni, dopo aver combattuto per un anno e mezzo un cancro al pancreas. «Cerco di concentrarmi sul lavoro e la mia famiglia mi ha aiutato. È stato fondamentale».

Mancano un paio di giorni al suo compleanno, che cade il 22 ottobre. Quello della mamma era il 21, il giorno prima: «Per tutta la vita abbiamo festeggiato assieme. Sarà un compleanno diverso, ma anche bello, perché ogni volta che penso a lei è una cosa bella».

Il dolore per la sua morte non se ne va, ma sta cambiando forma, con il tempo. «Il vuoto che ha lasciato non sarà mai colmato. Ero abituato a passare ore al telefono con lei, di colpo mi sono ritrovato molto solo. C’era una forte affinità tra noi. All’inizio era doloroso anche solo pensare a lei, ma la sofferenza si sta trasformando in ricordo. Il dolore si sta trasformando ed è una cosa positiva».

Ci sono ancora momenti «in cui piango da solo e mi libero, non lo faccio davanti alla mia famiglia e devo dire che sbaglio. Durante il pianto c’è sempre qualcosa di bello, perché piango per lei». Ogni lacrima, dice, è un modo per sentirla ancora vicina.

Eleonora Giorgi teneva con cura una scatola, che aveva riempito con oggetti e memorie di famiglia. «Conservava tutto di noi. Ma quei ricordi materiali non ho avuto il coraggio di prenderli in mano, ci vuole ancora un po’ di tempo per elaborare. Un giorno magari deciderò di aprire la sua scatola».

Da quella perdita, però, si è rinsaldato anche il legame di Paolo Ciavarro con suo fratello, Andrea Rizzoli, figlio della mamma Eleonora e di Angelo Rizzoli. «Ho sempre visto mio fratello Andrea, come uomo forte, poi nell’inversione dei ruoli da figlio a genitore e sono riuscito a diventare importante per mamma e Andrea. Io e Andrea siamo sempre stati uniti, poi la vita e il lavoro, crescendo è normale che ci si stacca un po’».

Un’unione rinnovata che, ne è certo, la madre avrebbe apprezzato tanto: «Ci siamo ritrovati e oggi siamo inseparabili. Ora lavora con me a Forum e ci vediamo ogni giorno. So che mamma, da lassù, ci guarda ed è felice: i suoi figli sono uniti».

«Lei ci teneva perché sa che insieme siamo più forti», avevano già spiegato i due fratelli. Che hanno sempre detto che la madre chiedeva a entrambi di non essere tristi: «Non voleva vedere tristezza. Ci ha detto: Non voglio vedervi tristi, non voglio vedervi piangere. Amatevi”».