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Stellantis, Filosa: “A Mirafiori 400 assunzioni per la 500 ibrida”
AAffari

Stellantis, Filosa: “A Mirafiori 400 assunzioni per la 500 ibrida”

  • 21 Ottobre 2025

Le reazioni dei sindacati

All’incontro, il primo del genere in tutta Europa, hanno partecipato anche il nuovo capo delle attività europee, Emanuele Cappellano (durante l’incontro ha evidenziato la disponibilità a “un dialogo aperto e costante” e ha chiesto di “lavorare insieme”). Lo ha detto Emanuele Cappellano, i responsabili delle Risorse Umane mondiale Xavier Chereau e per l’Italia Giuseppe Manca. Le sigle sindacali erano rappresentate, tra gli altri, da Michele de Palma (Fiom), Ferdinando Uliano (Fim-Cisl), Rocco Palombella (Uilm), Roberto Di Maulo (Fismic Confsal), Antonio Spera (Ugl metalmeccanici) e Giovanni Serra (Associazione Quadri Fiat). In generale i sindacalisti hanno accolto con un tono positivo le rassicurazioni di Filosa, ma chiesto qualcosa in più per rilanciare le produzioni italiane. Per Uliano, per esempio, le assunzioni a Mirafiori sono un “segnale positivo”, ma l’attuale caduta dei volumi (non più di 310.000 veicoli le stime per il 2025) rende “indispensabile un’accelerazione degli impegni” e “un rafforzamento strategico del nuovo piano Italia, con maggiori investimenti e nuovi modelli produttivi” per Mirafiori, Cassino (“accogliamo positivamente la smentita delle voci sulla chiusura dello stabilimento”) o Melfi, dove serve “ibridizzare” la DS N°8 (Filosa ha confermato l’arrivo della DS N°7 e della Lancia Gamma) e aggiungere un altro modello. Dello stesso avviso, Palombella e il suo collega della Uilm, Gianluca Ficco, secondo i quali Filosa ha dato le “prime importanti risposte” su Mirafiori e Cassino, “che però dovranno essere seguite da strategie per gli altri stabilimenti e soprattutto da azioni concrete”. L’incontro ha inoltre fatto emergere ancora una volta quanto il tema delle politiche Ue stia avendo un impatto sulle strategie delle Case europee. Per i due sindacalisti della Uilm, “il piano industriale per l’Europa e per l’Italia sarà completato anche sulla base delle scelte che la Ue assumerà. Anzi, hanno puntualizzato che gli imponenti investimenti negli Usa sono facilitati proprio da una regolamentazione orientata al sostegno all’industria e non fossilizzata esclusivamente sull’elettrico”. Anche Di Maulo parla di “spiragli di ripresa importanti” per esempio per Mirafiori, ma “senza un cambio di rotta da parte della Commissione Europea, il rischio è che anche i segnali più incoraggianti vengano vanificati da regole ambientali eccessivamente rigide che penalizzano la produzione e gli investimenti”. Più tranchant il commento della Fiom. Per De Palma e Samuele Lodi, il quadro della situazione “necessita di un vero e proprio testa coda per invertire la direzione degli ultimi anni che oggi non c’è stato”. 

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