Dopo aver vissuto l’incubo del Sic a seguito dell’incidente di Jorge Martin, Paolo Simoncelli è tornato a parlare e lo ha fatto intervistato dai microfoni del Corriere di Romagna. Una lunga chiacchierata in cui ha affrontato svariati argomenti, a cominciare dalla stagione sottotono di Pecco Bagnaia.

Da quando Marc Marquez è sbarcato in Ducati ufficiale, il vice campione della MotoGp non è più riuscito ad esprimersi ai suoi livelli, complice una Ducati 25 con cui lo stesso pilota piemontese non ha trovato il giusto feeling.

“In Marc Marquez rivede mio figlio – racconta Paolo Simoncelli – anche se mi dispiace per Pecco, sarebbe bello vederli in lotta”. Il padre del numero 58 spera comunque che Bagnaia prima o poi rinasca perchè in situazioni del genere “La vivi male poi tutti ti guardano, tutti pensano un qualcosa che tu vorresti smentire e dimostrare che sei ancora forte”. Certo è che – come la pensano tutti – il numero 93 è tutt’altro che il compagno di squadra ideale, essendo un mostro sacro della MotoGp, però Paolo Simoncelli lo dice chiaramente: “Se hai i C* devi tirarli fuori”, parole che non appaiono come delle critiche ma piuttosto come un consiglio da padre a figlio.

Durissimo il pensiero su Jorge Martin, il pilota campione in carica che nelle ultime settimane è stato al centro di una querelle di mercato che sembrava culminare con l’addio all’Aprilia in favore della Honda, per poi tornare sui suoi passi: “Ho smesso di ascoltarlo – spiega schietto il papà del Sic – chi si comporta così perde la mia stima”, aggiungendo che i ragazzi dovrebbero imparare “cosa sia la dignità e la serietà”.

Anche in questo caso l’invito è chiaro: “I manager possono dire quello che vogliono ma se tu hai le pa*le rispetti i tuoi impegni fino alla fine, nel bene e nel male”. Un atteggiamento che il buon Paolo ha riscontrato invece in Marco Bezzecchi che a suo avviso ha saputo cogliere l’opportunità derivante proprio dall’infortunio di Jorge Martin e che si è “prodigato senza mai mollare, è stato bravissimo, ora è più maturo”. Nel video qui sopra l’intervista integrale.