È possibile riuscire a mettere in estetica sequenza e in linea definita i libri più belli di Franz Kafka (1883 – 1924)? La risposta è davvero ardua perché lo scrittore boemo sfugge a ogni banale definizione, se non quella di essere il più grande sperimentatore del Modernismo nonché uno degli scrittori fondamentali della letteratura mondiale. Da Le Metamorfosi a Il Processo, le sue opere incidono sull’esistenza come lo specchio oscuro dell’anima del Novecento europeo, inserendo una frattura tra arte letteraria e realtà, deformandola fino al paradosso e tenendola insieme dall’uso seduttivo della parola. A poco più di cent’anni dalla sua scomparsa, quali romanzi del grande autore possono entrare in una ideale classifica di titoli da leggere e da rileggere?

Libri classici: 7 opere fondamentali della letteratura mondiale

La biografia di Kafka (1883 – 1924), tra studi in legge e un impiego nel settore assicurativo, appare anni luce lontana dal suo inquieto tumulto interiore. La passione per la scrittura si accende dall’incontro con una delle donne più amate, Felicie Bauer, a cui inizia a mandare anche due o tre lettere al giorno piene di dichiarazioni amorose. Un impeto che prende forma non con i sensi ma con la scelta di conquistarla con le parole

Paradigmatica la riflessione sul fine della letteratura: «Di una cosa sono convinto: un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi». Un’arte che non insegna, consola o distrae ma scuote. Permette di trasformarsi in ciò che, nel nostro cuore, immaginiamo di noi stessi. Un atto non certo indolore. I dissidi famigliari, in particolare quelli con la figura paterna e gravi problemi di salute a causa della tubercolosi hanno plasmato la sua sensibilità e lo sguardo sul presente. 

Franz Kafka ha lasciato quasi tutte le sue opere incompiute, chiedendo all’amico di sempre, Max Brod, di non renderle pubbliche. Per la fortuna del mondo, Brod ha disobbedito alla richiesta, provvedendo in alcuni casi a concluderle e a pubblicarle postume.

Franz Kafka, ritratto surrealista (Ansa)

Libri di Franz Kafka: tutti i titoli, i più belli di sempre
La Metamorfosi di Kafka

Forse l’opera di Kafka più letta e la più sorprendente, quella capace di colpire nel segno. Il racconto, pubblicato nel 1915, ha come protagonista un uomo qualunque, il commesso viaggiatore Gregor Samsa, che una mattina si sveglia e si ritrova trasformato in un orribile insetto, uno scarafaggio. Nessuno scoprirà mai l’origine di questo incredibile cambiamento. 

 La metamorfosi di Samsa provocherà il disgusto dei famigliari, facendolo sentire indesiderato, allontanato dal mondo in cui era immerso fino a poco prima. Il miglior adattamento cinematografico del racconto è lo sperimentale Metamorphosis Immersive Kafka del 2012, diretto da Chris Swanton.

Produzione teatrale della “Metamorfosi” di Kafka di Wu Hsing-kuo all’Edinburgh International Festival nel 2016. (Getty Images)

Libri di Franz Kafka: Il Castello

L’ultimo romanzo dello scrittore, incompiuto ma pubblicato postumo nel 1926, ha una trama oscura e assai articolata. Il signor K. è un agrimensore e si occupa (o almeno dovrebbe) di rilevare le misure dei terreni. Su richiesta di un misterioso committente, il conte Klamm, si stabilisce in un villaggio privo di nome su cui domina, dall’alto di una collina, il maestoso castello dei padroni del paese. Nonostante i molti tentativi di raggiungerlo, la magione sembra a K. irraggiungibile, vicina eppure lontanissima.

Anche gli abitanti del luogo appaiono vagamente ostili. Le regole e la burocrazia della vita sociale sono altrettanto desolanti. Lo straniero K. attira su di sé la diffidenza e il disappunto di entrambi gli universi. Non fa davvero parte del villaggio e non rientra tra l’élite che dimora nella fortezza.

Molti i tentativi di inquadrare il significato dietro la sua storia. Dall’ottica teologica (Il castello come giustizia divina) a quella psicoanalitica (autorità paterna). Non sono mancate visioni storiche (il senso di colpa dell’ebreo errante) e politiche (Il popolo oppresso dalle nuove potenze).

Libri migliori di Kafka: Il Processo

Il romanzo, uscito un anno dopo la morte dello scrittore, è così potente da aver spaventare lo stesso suo autore, che tentò di riscriverne alcuni capitoli per renderli più gradevoli. L’elemento fantastico e fuori dall’ordinario, rispetto a La Metamorfosi, non si palesa nella fase iniziale ma successivamente, rendendo ancora più difficile e affascinante la sua comprensione. Il protagonista è il signor Josef K. Lavora in un istituto bancario, è un personaggio anagraficamente indefinito a partire dal cognome, racchiuso in una iniziale.

Questo bidimensionale individuo viene convocato per affrontare un processo di cui non si verrà mai a sapere il tipo di reato. Josef K. affronta questo diluvio emotivo prima con incredulità. Poi penetra nelle maglie oscure della giustizia, nei meccanismi che lo portano verso la sua condanna fisica e morale. Tra le tematiche messe in gioco del romanzo, la principale è quella della visione di una giustizia sia come strumento di equità sociale, sia come terribile minaccia. Nel 1962 Orson Welles dirige Anthony Perkins nel film tratto dal romanzo.

Pagine originali di “Il Processo” di Kafka. (Photo by John MACDOUGALL / AFP)

Libri di Kafka da leggere: La Condanna

Georg Bendemann è un ricco imprenditore di successo che sta per convolare a nozze con la giovane Frieda. In quel medesimo periodo intrattiene una corrispondenza con un amico che, dopo un improvviso fallimento lavorativo, si è trasferito a San Pietroburgo. Per evitare un moto di invidia, nelle sue lettere Georg non accenna mai agli ottimi affari né al fidanzamento. Dopo aver cambiato idea, deciso a spedire l’ultima lettera con le liete notizie, si confronta con il padre. Tra di loro, un diverbio accesso apparentemente basato sul nulla divampa in una discussione che coinvolge il passato e il loro difficile rapporto.

Georg, in uno stato di grande prostrazione, si dirige verso un ponte, con l’intenzione di gettarsi in acqua. Un racconto paradigmatico in cui il vissuto dello scrittore entra prepotentemente tra le pagine. Scritto in una sola notte, quella del 22 settembre 1912, in un continuo flusso di coscienza, evidenzia l’irrisolto conflitto con la figura paterna.

America, libro di Kafka

America è un romanzo pubblicato postumo nel 1924, ritoccato dall’amico di Max Brod, le cui volenterose correzioni lo hanno impoverito del tono surreale del suo inventore. Karl Rossmann ha 16 anni e vive a Praga. Quando i genitori scoprono che è stato sedotto da un delle cameriere, più grande di lui e ora incinta, per evitare lo scandalo lo obbligano a emigrare negli Stati Uniti.

Così, prende il primo piroscafo per New York. Arrivato a destinazione, viene accolto dallo zio Jacob, un influente senatore. A casa sua, conduce una vita agiata e frequenta amicizia altolocate. Per una incomprensione, lui e lo zio litigano e l’uomo lo caccia di casa. Rimasto solo, Karl incontra due accattoni che lo coinvolgono in avventure non sempre prive di pericoli.  Una delle peculiarità del romanzo è che Kafka, su carta, ha creato un’America che non ha nulla a che fare con quella vera.

Quale libro di Kafka da leggere: Lettera al padre

Il Leitmotiv della nevrosi letteraria di Kafka lampeggia nel rapporto con il padre Hermann che culmina in una lettera a lui scritta nel 1919 e mai consegnata. Un evento non scaturito dalla volontà del figlio ma per volere della madre, da sempre tramite involontaria del loro conflitto di incomunicabilità. Pubblicata postuma e solo nel 1952, tra le righe mostra il dualismo d’amore e di odio, di grande ammirazione per la figura paterna e, nello stesso momento, un timore feroce del giudizio, di essere inglobato in una vita che non gli apparteneva. 

“Lettera al padre” e “America” libri di Franz Kafka (Rusconi/Feltrinelli edizioni)

Libri sulla psicologia di Franz Kafka: La chiamata del daimon: Gli orizzonti della verità e dell’amore in Kafka

In questo saggio del 1989, edito da Bompiani, lo psicoanalista junghiano Aldo Carotenuto esplora tutto l’itinerario kafkiano per estrapolare l’identità dietro allo scrittore. Scava nella psiche in cui sono depositate le inquietudini, gli affanni, il mistero e l’angoscia che affiorano tra le pagine dei racconti e dei suoi personaggi. Un lavoro accurato che mette a nudo il dualismo di Kafka per l’atto dello scrivere : «lo scrivere è la battaglia per la mia esistenza».

Kafka libri famosi: Nella colonia penale

Un viaggiatore e studioso dei vari procedimenti penali attuati nel mondo occidentale, si trova in un luogo sperduto dove i prigionieri sono condannati ai lavori forzati. Deve assistere a una esecuzione: un soldato si è addormentato durante il suo turno di guardia e il suo comandante ha deciso di condannarlo senza processo. Nessuna fucilazione o impiccagione ma un complesso strumento di tortura, capace di incidere sul corpo le parole della sua stessa condanna.

Lo studioso, inorridito di fronte a questo marchingegno, è pronto a denunciare il comandante per crudeltà. Per reazione, l’ufficiale si sottopone lui stesso alla macchina, per provare quanto la modalità sia giusta. Ancora una volta, il tema della colpa è in primo piano, così come la struttura gerarchica della legge e dei suoi effetti punitivi.