La 56enne ha raccontato di diversi abusi nel corso della relazione durata circa 12 anni: «Picchiata e insultata mentre pulivo il mio stesso sangue». Il 5 novembre il Tribunale di Catanzaro deciderà se rinviare l’uomo a giudizio

Un caso di violenza che non dovrebbe mai essere ordinaria contro le donne, rivelato da Rosita Gentile, la presunto vittima, in un’intervista a un sito locale e rimbalzata sui media nazionali perché il supposto maltrattatore è Mario Gregoraci, padre di Elisabetta Gregoraci, una delle conduttrici televisive più popolari d’Italia, nonché ex moglie di Flavio Briatore.

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LE PAROLE DI ROSITA GENTILE – «Ognuno di noi ha una storia da raccontare e la mia inizia con un codice rosso, che parla di abusi indicibili, spinte brutali, di botte, pugni che hanno riempito il mio corpo di lividi. Ho imparato, a mie spese, che non si può tacere la violenza subita e voglio dire alle donne fate rumore, fate tanto rumore, perché io sono stata in silenzio per 12 anni, 11 mesi e 23 giorni e quel silenzio ha racchiuso infiniti suoni di dolore» inizia così il drammatico racconto della 57enne Rosita Gentile a Calabria 7. In una lunga intervista, spiega come dodici anni fa abbia conosciuto casualmente l’adesso 75enne Mario Grecoraci, e come la «gelosia accecante» di lui abbia piano piano distrutto il loro rapporto. Gli strattoni, gli schiaffi, la violenza, le offese, «tu non sei niente» le diceva, minandone l’autostima.

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COSA HA DENUNCIATO – L’episodio più drammatico di questa lunga catena di violenze, la perdita del figlio che aspettava: lei lo voleva, lui no, «mi disse che me ne dovevo liberare». Durante la gravidanza, le violenze sono continuate, fino a quando Rosita è caduta, dopo una spinta: «Ricordo che sentii solo un calore lungo la gamba. Nel giro di un paio di giorni ho perso il bambino». Alle rivelazioni di Gentile, ha risposto l’avvocata di Gregoraci, Ramona Gualtieri, inviando una nota ai media: «Senza volere affrontare questioni che potranno e dovranno essere sviluppate esclusivamente nelle sedi competenti si vuole evidenziare che é stata proposta una versione unilaterale dei fatti paventando una alterazione di un rapporto pretesamente deterioratosi nel tempo. Non deve infine sfuggire che sono pendenti, nella fase delle indagini preliminari, procedimenti penali che vedono il Signor Gregoraci persona offesa da condotte consumate dalla Signora Gentile». Il 5 novembre il Tribunale di Catanzaro deciderà se rinviare Mario a giudizio.

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