LECCE – Un’imponente operazione denominata “Fenice neretina” contro la criminalità organizzata è scattata all’alba di oggi nel Salento ed è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Lecce con l’impiego di oltre 120 militari. L’azione, che coinvolge in particolare i comuni di Gallipoli, Nardò, Galatone, Sannicola e Seclì, mira a smantellare un sodalizio criminale ritenuto responsabile di gravi reati (qui i retroscena con maggiori dettagli sull’inchiesta).
Sono 51 gli indagati (uno dei quali deceduto di recente) nell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, per 19 dei quali la giudice del tribunale di Lecce Tea Verderosa, firmataria della copiosa ordinanza di custodia cautelare, ha ordinato l’arresto.
In carcere
In dieci sono finiti in carcere: Antonio Duma, detto “Papà”, “Lo zio”, “Lu grande”, 64 anni, di Nardò; Marco Alemanno, 30, di Nardò: Antonio Franco Secondo Calignano, 43, di Nardò; Felice Inno, inteso “Happy”, 30, di Nardò; Antimo Marzano, 41, di Galatone; Andrea Mele, 36, di Sannicola; Luca Elio My, 41, di Nardò; Massimo Cosimo Schirinzi, 50, di Nardò; Alberto Simone, 27, di Nardò; Gabriel Ionut Tanasa, 31, di origini romene ma residente a Sannicola.
Ai domiciliari
Per altri nove, invece, sono stati disposti i domiciliari: Ilaria De Razza, 48, di Nardò; Graziana Garacci, 38, di Galatone; Xhulja Hasaj, 34enne, origini albanesi ma residente a Nardò; Emanuele Lemanno, 35 anni di Gallipoli, e il fratello Francesco, di 25; Federico Marra, 27, di Galatone; Mattia Marzano, 34, di Galatone; Giuseppe Mele, 65, di Sannicola; Alina Stamate, 35, origini romene e residente a Nardò.
Gli altri indagati
Risultano invece indagati a piede libero: Davide Abbate, 37 anni, di Sannicola; Piero Albanese, 64, di Nardò; Gabriele Bizzarro, 31, di Nardò; Antonio Cavallo, 58, di Nardò; Ivan De Giorgi, 41, di Galatone; Alessandro Deserio, 26, di Nardo, conosciuto come “Lu Burzu”; Federica Antonella Duma, 30, di Nardò; Stefano Elia, 50, di Lecce; Giuseppe Gaballo, alias “Beppe di Mare”, 43, residente a Santa Maria al Bagno (a Nardò); Vito Antonio Grillo, 23, di Nardò; Cinzia Hasaj, 28, di Galatone; Simone Littoria, 25, di Galatone; Cosimo Marra, 37, di Galatone; Federico Marra, 27, di Galatone.
E ancora: Stefano Martina, 25, di Nardò; Ambra Annita Nocera, 30, di Nardò; Alfredo Oceano, 55, di Nardò; Gregorio Orlando, 26, di Nardò; Fabrizio Pano, 27, di Nardò; Jacopo Perrone, 31, di Nardò; Sabrina Polo, 62, di Nardò; Dario Potenza, 26, di Galatone; Francesco Presta, detto “Pipistrello”, 26, di Nardò; Chiara Resta, 27, di Galatone; Valerio Santoro, 35, di Noha (frazione di Galatina); Luigi Settimo, detto “Scarafella”, 46, di Galatina; Chiara Sportelli, 40, di Nardò; Italo Tricarico, 25, di Alezio; Salvatore Trotta, detto “Totò, 57, di Nardò; Marco Vonghia, 57, di Galatone; Susanna Vonghia, 59 anni, di Galatone.
Un momento del blitz.Le accuse
Tra le accuse ipotizzate, a vario titolo, ci sono: associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, di cui Antonio Duma è ritenuto capo promotore, ma anche di reati che includono rapina con armi, tentata estorsione, incendio, e lesioni personali aggravate dalla deformazione dell’aspetto. Su tutti i capi d’accusa, pende l’aggravante del metodo mafioso.
L’ampiezza dell’intervento ha richiesto il dispiegamento di ingenti risorse e unità specializzate, tra cui militari dell’11° Reggimento carabinieri “Puglia”, il supporto del Nucleo cinofili carabinieri di Modugno, dello Squadrone eliportato cacciatori “Puglia” e l’ausilio aereo del 6° Nucleo elicotteri di Bari Palese.
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