Francesco Bagnaia e l’autodromo di Sepang hanno un rapporto privilegiato, sin dai tempi della Moto3. Difatti, una delle rare affermazioni di Pecco nella prima classe formativa si concretizzò proprio in Malesia. Dopo tre anni senza aver marcato neppure un punto, nel 2016 il piemontese trionfò in una gara stranissima, caratterizzata da una marea di cadute. Lui, invece, fu perfetto e dominò la scena.
Nessun successo, ma un’enorme soddisfazione nel biennio in Moto2. Al quinto posto del 2017, fece seguito la terza piazza del 2018. Un risultato dal peso specifico immenso, poiché consentì a Bagnaia di conquistare matematicamente il Mondiale cadetto. Grazie a quel podio, Francesco mantenne 32 punti di vantaggio su Miguel Oliveira quando restava da correre solo il GP di Valencia.
Per quanto concerne la MotoGP, esordio in sordina con la dodicesima posizione del 2019. Dopodiché, tre corse da protagonista nell’epoca successiva alla pandemia. Nel 2022 Pecco è autore di una gara superlativa. Parte dalla terza fila dopo una caduta in qualifica, rimonta e vince al termine di un elettrizzante duello con Enea Bastianini. I 9 punti guadagnati su Fabio Quartararo (terzo) lo portano a +23 in classifica generale e, di fatto, gli consentono di ipotecare il primo titolo iridato in top-class.
Anche il 2023 è un’edizione importante nell’economia della sfida per il Mondiale, stavolta con Jorge Martin. Due terzi posti, tra Sprint e Gran Premio, che permisero al piemontese di “pareggiare” contro lo spagnolo (secondo sabato e quarto domenica).
Agrodolce il 2024, in quanto la caduta nella Sprint fu l’episodio che indirizzò definitivamente l’Iride verso Martinator, il quale da +17 si ritrovò a +29 con due GP e una mini-gara da disputare. Bagnaia però non si arrese e domenica vinse in maniera perentoria dopo un testa-a-testa feroce con Jorge nelle prime fasi.