Ferrari si prepara alla seconda metà del campionato 2025 con l’intento di trasformare l’amarezza di una stagione compromessa in solide basi per il futuro. Il progetto SF-25, ormai escluso dalla lotta al titolo, resta al centro di un percorso di sviluppo strategico, che mira a innalzare le capacità di recupero del team. Nuova sospensione in Belgio, ma pure un test importante sull’ala posteriore pensata per Monza.

Spa come verifica per il post-Mugello

Il primo step in questa direzione è stato il filming day al Mugello, dove ha debuttato la nuova sospensione posteriore studiata per “contrastare” lo squat in fase di accelerazione. Registrate sensazioni positive in tal senso, pronte alla conferma in pista nel prossimo appuntamento iridato del calendario 2025. Il momento della verifica più attesa sta per arrivare a Spa-Francorchamps, Belgio, dove la nostra redazione sarà presente.

Parliamo di un circuito che da sempre rappresenta una sorta di giudice spietato per i progetti tecnici non all’altezza. Il tracciato che si snoda tra i boschi delle Ardenne, con i suoi oltre 7 km di sviluppo, è costituito da curve di ogni genere, tanto variegate da rendere impossibile camuffare i punti deboli di una vettura. Senza contare i lunghissimi tratti ad alta velocità di percorrenza.

Ecco perché il Cavallino Rampante ha scelto proprio questo scenario come banco di prova perfetto per testare, oltre alla correzione a livello cinematico sul pull-rod posteriore, pure una componente aerodinamica pensata per il Gran Premio di Monza: una pista diversa, ma simile nella necessità di gestire bassi carichi e massima efficienza. Una prova per deliberare la terza specifica al retrotreno della SF-25. Ci arriviamo…

SF-25: la nuova sospensione posteriore sarà cruciale

Il cambiamento più significativo portato in pista dalla Ferrari riguarda comunque il posteriore. La nuova sospensione, presa in esame in occasione dell’evento promozionale al Mugello, è stata concepita per correggere la cinematica e migliorare la distribuzione del carico aerodinamico in ogni fase di marcia. L’obiettivo è quello di estendere il punto di lavoro della monoposto e sfruttare appieno l’architettura del progetto SF-25.

Non si tratta soltanto di un affinamento tecnico: per gli uomini di Maranello, di fatti, questo aggiornamento rappresenta un passaggio necessario per avvicinarsi alla concorrenza, in particolare alla McLaren. Il verdetto, sempre spietato come non mai, sarà fornito solamente dalla pista, pur considerando che ci vuole un po’ di tempo per capire come tarare alla perfezione un gruppo sospensivo.

Specie se teniamo presente che per il tredicesimo round della Formula 1 2025, va in scena il particolare format Sprint Race. Parliamo quindi di una sola prova libera che andrà a precedere la qualifica valevole per la mini gara. Poi, al sabato, dopo la corsa di 100 chilometri, ecco l’altra qualifica, dove prima di scendere in pista si potrà modificare la messa a punto della vettura.

Nel mentre, proprio in queste ore, a Maranello si sta lavorando senza sosta per completare la produzione dei ricambi relativi al nuovo cinematismo dell’asse posteriore, in modo da garantire disponibilità immediata in caso di necessità su entrambe le monoposto. Il layout di Spa-Francorchamps impone precisione assoluta, soprattutto nelle sezioni ad alta velocità di percorrenza.

Un errore di guida o un qualsiasi aspetto non valutato nella maniera adeguata possono costare davvero caro. Proprio per questa ragione, la storica scuderia italiana intende farsi trovare pronta con ogni componente fondamentale sulla nuova meccanica al retrotreno. Il rischio zero non esiste in Belgio, e limitare l’imprevisto fa parte dell’eccellenza operativa richiesta in Formula 1.

Debutta la specifica posteriore per Monza

Oltre alla nuova sospensione, la SF-25 porterà in Belgio anche l’ala posteriore sviluppata specificamente per Monza. Spa-Francorchamps, sebbene quest’anno non preceda più la tappa italiana come in passato, resta un terreno ideale per testare soluzioni da basso carico. Sia il primo che il terzo settore, infatti, mettono in risalto la necessità di ridurre al minimo la resistenza aerodinamica, un parametro chiave per il setup brianzolo.

L’intento degli ingegneri di Maranello è quello di raccogliere dati e validare l’efficacia del nuovo profilo aerodinamico all’interno di un contesto reale, utile per fornire i dati precisi che verranno poi processati al simulatore. La buona riuscita di questo lavoro dipenderà inevitabilmente dal regolare svolgimento del programma e da condizioni meteo favorevoli, variabili che nelle Ardenne non sono mai garantite.

In parallelo, Ferrari continuerà il monitoraggio relativo alla problematica sul tema idroguida, oggetto di particolare attenzione durante il fine settimana belga. Spa è un crocevia tecnico e strategico decisivo: il Cavallino sa bene che il prossimo fine settimana non può più essere una semplice tappa di passaggio, ma il momento cruciale in cui saranno delineate in maniera semi-definitiva le sorti del campionato.