Il 29 luglio 2025 Novo Nordisk ha registrato un calo del 26% delle proprie azioni alla Borsa di Copenaghen, a seguito del taglio delle previsioni di crescita per il 2025. L’azienda danese, tra i principali produttori mondiali di farmaci per il diabete e la perdita di peso, ha indicato diversi fattori alla base di questa revisione, tra cui la concorrenza statunitense, la diffusione di farmaci contraffatti e l’impatto dei tassi di cambio.

Una delle principali cause della revisione al ribasso riguarda la crescente competizione sul mercato statunitense. In particolare Eli Lilly ha rafforzato la propria presenza con i farmaci Zepbound (per la perdita di peso) e Mounjaro (per il diabete), entrambi a base di tirzepatide. Questi prodotti si sono rivelati più efficaci del semaglutide, principio attivo dei farmaci Novo Nordisk Wegovy e Ozempic. Uno studio clinico ha dimostrato che Zepbound comporta una perdita di peso del 20,2% dopo 72 settimane, contro il 13,7% di Wegovy.

Le prescrizioni di Zepbound hanno superato quelle di Wegovy negli Stati Uniti a partire da marzo 2024. Oggi i prodotti di Eli Lilly rappresentano oltre la metà delle prescrizioni nella loro categoria, mentre Novo Nordisk detiene una quota combinata del 46%. Gli analisti stimano che Eli Lilly controlli attualmente il 40% del mercato americano dei farmaci dimagranti e prevedono una suddivisione quasi paritaria entro fine anno.

La diffusione di farmaci contraffatti

Novo Nordisk ha segnalato un’altra criticità significativa: la presenza di versioni non autorizzate dei propri farmaci sul mercato statunitense. Si tratta di composti galenici a base di semaglutide venduti da farmacie e piattaforme online a prezzi inferiori rispetto ai prodotti ufficiali che possono arrivare fino a 1.000 dollari al mese.

Secondo l’azienda, “senza un intervento aggressivo da parte delle autorità di regolamentazione federali e statali e delle forze dell’ordine, i pazienti continueranno a essere esposti ai rischi significativi posti dai farmaci contraffatti a base di semaglutide”. Nonostante la Fda abbia dichiarato la fine della carenza di semaglutide a febbraio 2025, molte entità continuano a vendere queste versioni illegali. Novo Nordisk ha reagito avviando 111 azioni legali in 32 stati USA e interrompendo la collaborazione con Hims & Hers, una piattaforma di telemedicina accusata di vendere farmaci non autorizzati.

Dazi e incertezza commerciale

A complicare ulteriormente la situazione vi è la questione dei dazi doganali tra Unione Europea e Stati Uniti. L’accordo firmato a luglio prevede tariffe del 15% sulla maggior parte dei beni europei, ma l’inclusione dei farmaci resta controversa. La Casa Bianca li ha menzionati tra i beni soggetti ai dazi, mentre fonti europee indicano che potrebbero essere temporaneamente esclusi in attesa dell’esito di un’indagine americana. Secondo le stime l’applicazione di un dazio del 15% ai farmaci europei potrebbe costare all’industria farmaceutica tra i 13 e i 19 miliardi di dollari all’anno. Novo Nordisk ha annunciato la costruzione di uno stabilimento in North Carolina, ma l’impianto entrerà in funzione solo nel 2029.

A fronte di questa situazione, l’azienda ha annunciato il cambio alla guida: Maziar Mike Doustdar diventerà il nuovo CEO a partire dal 7 agosto. Attualmente vicepresidente esecutivo delle operazioni internazionali, Doustdar succederà a Lars Fruergaard Jorgensen, rimosso a maggio dopo un anno difficile per il titolo azionario.

Le nuove previsioni finanziarie

Le nuove previsioni per il 2025 indicano una crescita delle vendite tra l’8% e il 14% e una crescita dell’utile operativo tra il 10% e il 16%, entrambe a tassi di cambio costanti. Questi valori sono inferiori rispetto alla precedente stima che prevedeva una crescita delle vendite tra il 13% e il 21% e dell’utile operativo tra il 16% e il 24%.

La società ha anche comunicato che l’aumento delle vendite e dell’utile operativo in corone danesi sarà ridotto rispettivamente di 4 e 7 punti percentuali a causa del deprezzamento del dollaro. Il flusso di cassa libero previsto è ora compreso tra 35 e 45 miliardi di corone danesi.

Per quanto riguarda il primo semestre del 2025, Novo Nordisk ha indicato una crescita delle vendite del 18% e dell’utile operativo del 29% a tassi di cambio costanti. I dati completi saranno pubblicati il 6 agosto.