Giulia Perotti si è qualificata alla finale del corpo libero ai Mondiali 2025 di ginnastica artistica. La missione sembrava impossibile per la 16enne piemontese, visto che era già settima al termine della sesta suddivisione (sulle dieci in programma), e invece è riuscita a conservare il piazzamento tra le migliori otto, utile per meritarsi l’approdo all’atto conclusivo di specialità sulla pedana di Jakarta (Indonesia), dove oggi si è concluso il turno preliminare al femminile.

L’allieva di Enrico Pozzo e Federica Gatti era al suo debutto nella rassegna iridata dei grandi, ma a livello juniores aveva strabiliato nel 2023 (oro al corpo libero, bronzo alle parallele asimmetriche e settima nell’all-around dopo la seconda posizione in qualificazione). Si è presentata in terra asiatica da fresca Campionessa d’Italia sul giro completo, è caduta sul Ricna alle parallele asimmetriche (12.000) e due volte alla trave (dalla serie acrobatica e nei due giri in accosciata, 11.333), poi ha rialzato la testa al quadrato.

La classe 2009 si è distinta sulle note di Cornfield Chase di Hans Zimmer (brano diventato celebre per il film Interstellar), ha eseguito una prova pulita e lineare (5.400 il D Score, 7.866 per l’esecuzione) e ha chiuso con 13.266. Gli errori di due big come la russa Angelina Melnikova e la brasiliana Flavia Saraiva, ampiamente accreditate per il sorpasso, hanno dato una mano alla nostra portacolori, che ha così potuto realizzare un sogno: la più giovane atleta in finale e con la nota di partenza più bassa rispetto alle avversarie.

Sabato mattina si proverà a stupire, non ci sarà nulla da perdere partendo dalla settima piazzola (si azzera tutto). La rumena Sabrina Maneca-Voinea si presenterà con il miglior accredito (13.666), davanti alla giapponese Rina Kishi (13.566) e alla britannica Ruby Evans (13.566), partendo con i favori del pronostico. Promosse anche l’altra giapponese Aiko Sugihara (13.366), la rumena Denisa Golgota (13.333), la britannica Abigail Martin (13.300) e la statunitense Dulcy Caylor (13.266).

Giulia Perotti è invece rimasta fuori dalla finale all-around, riservata alle migliori 24 ginnaste: 29mo posto con il punteggio di 49.732 (13.133 con l’avvitamento e mezzo al volteggio, oltre ai riscontri sugli altri attrezzi già citati), serviva il 50.498 della slovena Lucija Hribar per superare il taglio. Era ampiamente alla portata della nostra portacolori, che ha pagato l’emozione della prima volta su due attrezzi dove è solita far bene. Ci riproverà in futuro, le potenzialità sono interessanti.

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