L’amicizia la immaginiamo spesso come una scelta affettiva, una questione di affinità, simpatia o destino. In realtà è molto di più, è un bisogno umano profondo, una componente essenziale per la crescita psicologica, emotiva e sociale di una persona. E a dirlo non è solo il buon senso, ma anche la scienza. In occasione della Giornata mondiale dell’amicizia, che ricorre il 30 luglio, scopriamo con la Dottoressa Marinella Cozzolino, psicoterapeuta, sessuologa clinica, perché vale il detto: “chi trova un amico, trova un tesoro”.
Amicizia: un bisogno primario
«Lo psicologo statunitense, Abraham Maslow, nel 1943 propose una gerarchia dei bisogni umani, rappresentata nella celebre piramide di Maslow. Alla base troviamo i bisogni di sopravvivenza, come il cibo, l’acqua, il sonno, elementi senza i quali non potremmo vivere. Subito dopo, troviamo i bisogni di sicurezza (fisica, economica, sanitaria). Ma già al terzo gradino compaiono i bisogni di appartenenza: avere relazioni, sentirsi parte di un gruppo, di una famiglia, di una comunità. Qui entra in gioco l’amicizia, non come un di più, ma come bisogno primario. Sentirsi nel gruppo, appartenere a qualcuno o a qualcosa, è vitale per costruire e mantenere la nostra identità», spiega la Dottoressa Cozzolino.
Amicizia come specchio e fondamento dell’identità
«Soprattutto in giovane età, ma non solo, abbiamo bisogno di “specchi” per capire chi siamo. È attraverso l’altro che scopriamo le nostre caratteristiche, le rafforziamo, le accettiamo. Se un amico mi dice “mi fai troppo ridere”, mi aiuta a riconoscere e valorizzare il mio lato ironico. È nel confronto che troviamo conferme, correzioni, motivazioni. In questo senso, l’amicizia non è solo una relazione affettiva, ma svolge una funzione essenziale, serve a costruire, mantenere e rinforzare la nostra identità», continua l’esperta.
La scelta: un meccanismo simile all’amore
«Si dice spesso che “un’amica è la famiglia che ti sei scelto”. Questa scelta può avvenire in modo molto simile a quella di un partner. A volte non sappiamo spiegare perché siamo attratti da una certa persona, eppure succede. E quando la relazione funziona, ci sono sempre dei punti di contatto, come valori, sensibilità, esperienze condivise. Ma siamo attratti anche delle differenze. Ad esempio, se sono molto timida e la mia amica estroversa, probabilmente mi affascinerà questa sua qualità. Talvolta ad attrarci dell’altro sono proprio le caratteristiche che rifiutiamo in noi stessi e vogliamo combattere o, al contrario, vivere ed esplorare anche dentro noi stessi proprio attraverso l’amico o amica. Attenzione, però: troppa distanza può creare frustrazione o invidia», avverte la Dottoressa Cozzolino.
Le ombre dell’amicizia: invidia, dipendenza, dolore
«Nessuna amicizia vera è sempre perfetta. Come ogni legame profondo, anche l’amicizia può conoscere momenti di crisi, gelosie, piccoli tradimenti, distacchi. L’invidia, seppur deplorevole, è umana. L’amicizia comporta una sorta di “codice etico” implicito, che richiede tatto, rispetto, consapevolezza dell’altro. Ci sono momenti in cui la felicità va contenuta, non esibita. Alla mia amica che non riesce a rimanere incinta non racconterò cosa ho comprato per mio figlio o quanto procede bene la mia gravidanza. Anche la dipendenza affettiva è un aspetto fisiologico del legame e non va necessariamente demonizzata. Non si tratta di una dipendenza vera e propria, ma il mio benessere totale dipende anche dalla sua presenza: se non c’è mi manca, ho un posto vacante. Un’amica o un amico è qualcuno che risponderebbe al telefono anche alle tre di notte in caso di bisogno. Finché non diventa totale annullamento di sé, la dipendenza, nell’accezione positiva, è parte del gioco», rassicura l’esperta.
L’amica del cuore: un bisogno di esclusività
«Tra i più piccoli è molto diffusa la tendenza di avere un’“amica del cuore” e quando questa figura manca viene vissuta come un problema. Dietro questa amica o amico speciale, spesso si nasconde un bisogno narcisistico: “Devo essere l’unica, la più importante”. Ma è difficile ottenere l’esclusività fin da subito: l’amica del cuore si costruisce nel tempo, come un amore. Conosciamo molte persone, e solo col passare degli anni, con le esperienze, ne scegliamo una che diventa “a misura nostra”. Ma anche capire chi non è adatto a noi, i difetti che non riusciamo a tollerare è altrettanto fondamentale quanto trovare chi ci fa stare bene. Insomma, un amica è una persona irrinunciabile da avere accanto, che custodisce segreti, vulnerabilità, successi. È testimone dei momenti belli, perché per essere davvero vissuti hanno bisogno di essere condivisi», conclude la Dottoressa Cozzolino.