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In libreria dal 29 ottobre “È permesso, Signora Morte?”, nuovo attesissimo romanzo di Massimiliano Nuzzolo. Un noir dalle tinte thriller pubblicato da Libraccio editore nella collana Agatha, 168 pagine, ISBN-13:‎ 978-8885619159 prezzo Euro 15,50, il romanzo, vincitore del VII NEROMA Noir Festival, conferma il talento dell’autore veneziano nel tessere trame psicologiche e la sua capacità di scavare dove le esistenze entrano in corto circuito e sono destinate a bruciare. “È permesso, Signora Morte?” è la storia di Ian, sceneggiatore di successo, che torna nella sua città, potrebbe essere una città veneta a tinte noir, dopo molti anni con l’idea di ricucire gli strappi del passato. E’ accompagnato dalla moglie in dolce attesa. Ma ciò che trova è una città diversa, spettrale, desolata, un far west grottesco e crudele in cui la giustizia ha perso ogni significato e il buio ha preso il sopravvento. Nel cuore della città, una casa che si affaccia su un fiume nero turbolento e inquietante. Là dentro vivono due donne, una madre e una figlia che, dietro una facciata di apparente normalità, nascondono un segreto terribile e forse più d’uno. Il fato e il malinteso innescheranno una spirale di odio e di morte capace di unire passato e presente, per una vicenda degna di una tragedia greca o Shakespiriana, che in crescendo incediario di emozioni legherà indissolubilmente le esistenze di vari personaggi incisivi e realistici tra i quali una ambigua squadra di poliziotti guidata dal commissario Lugato immerso nelle ombre più degli stessi criminali che persegue. Nuzzolo gioca con la luce, con il buio, ma soprattutto con le ombre di ogni personaggio, quel luogo oscuro dentro ciascuno di noi, e firma un grande noir psicologico, tagliente e fortemente perturbante, ispirato al suo mito Albert Camus e al suo dramma ormai dimenticato Il malinteso. In È permesso, Signora Morte?” l’orrore arriva e non urla, si insinua, si nasconde tra le crepe di esistenze i cui i fili non si riannodano. Questa è una storia di ritorni impossibili, in cui la giustizia umana non esiste, forse solo quella divina che però è beffarda e non guarda in faccia a nessuno. E con grande abilità Nuzzolo ci ricorda che il buio è sempre dietro l’angolo e che il male non bussa. Entra. Massimiliano Nuzzolo (Venezia, 1971) penna consolidata nel panorama italiano ci spiazza ancora una volta. Autore, insegnante di scrittura creativa e collaboratore di varie testate giornalistiche, citando i suoi libri più recenti, ci aveva fatto ridere amaro Il Libro delle Risposte Stronze per Vallardi editore, divertito con il romanzo La fine del mondo, fatto piangere con Specchi d’acqua, con “È permesso, Signora Morte?” ci porta nel nero più nero e conferma la sua capacità di narratore nel costruire storie a incastro perfetto in cui le emozioni crescono per un finale ricco di pathos, portando il lettore in un viaggio nel senso perduto delle azioni umane e nella natura ineluttabile della morte, disturbata solo, a volte, da un ronzio isterico di una vespa, perché anche le vespe hanno un significato tutto da scoprire in questo libro…