Con un libro, Sonia Bruganelli ha scelto di raccontare la sua vita, senza maschere: Solo quello che rimane: Autobiografia di una lettrice è un libro autobiografico, anche se – scherzando – lo ha definito “una cartella clinica”. Tanti gli argomenti che ha affrontato, dall’aborto alla fine della storia d’amore con Paolo Bonolis. Il progetto è anche un modo per esorcizzare un dolore antico: il fulcro del libro è stato quello di accettare che ora quello che l’ha devastata non c’è più.
Sonia Bruganelli, il dolore più grande
Non è mai facile ripercorrere determinati momenti del nostro passato. A volte capita di farlo dopo anni dagli eventi, perché solo il tempo riesce a lenire le ferite o a permetterci di rileggerle in una chiave diversa, facendo pace con quello che è successo. Nella vita di Sonia Bruganelli, insieme a tanta felicità, ci sono stati tanti dolori e sofferenze contro cui ha dovuto lottare con tutta se stessa. Come il dolore per la figlia Silvia Bonolis, nata il 23 dicembre 2002 con una cardiopatia. Purtroppo, dopo l’operazione si è verificata una complicanza, che ha causato l’ipossia cerebrale, con danni neurologici permanenti.
Quello è stato un periodo in cui la Bruganelli ha sperimentato il giudizio della gente: “Ho sentito, visto e vissuto di tutto, è stato l’inferno. Il fulcro del libro è proprio questo, accettare che la mia prima figlia si chiama Maria Silvia Bonolis. È nata il 23 dicembre del 2002. Tutto il resto, tutto quello che ci ha devastato, ora non c’è più. Lentamente ho capito che mia figlia la stavo ammalando io. Guardandola ogni giorno con gli occhi del dolore per quello che lei non faceva, senza rendermi conto che lei non sapeva neanche che fosse possibile farlo”.
Le cose sono cambiate quando la Bruganelli ha raggiunto una nuova consapevolezza, proprio grazie alla figlia Silvia: “Finché è stata lei a dirmi: ‘Perché sei triste se io guardo la televisione, ascolto la musica o mangio il gelato? Perché quando mi guardi sei triste?’. Mi sono detta: ‘Ma fino a quando vorrai ancora punirla questa tua bambina?’”.
L’aborto a 24 anni
Negli ultimi giorni, Sonia Bruganelli si sta raccontando senza filtri. Lo ha fatto anche a Verissimo, dove ha parlato dell’aborto, la scelta di interrompere la gravidanza all’età di 24 anni. “Sapevo che Paolo non era pronto per un impegno del genere. Sono stata fisicamente forte, ma ci sono lutti che ti porti avanti. Col passare del tempo ho fatto una rincorsa per riprendermi quel bambino. Ad un certo punto ho pensato che, se Paolo non voleva un bambino non voleva me”.
Ancora oggi, il vissuto che ha affrontato con Bonolis li tiene uniti come famiglia, ma come coppia le cose si sono incrinate, con il tempo. Oggi, la Bruganelli ha al suo fianco un nuovo amore, ovvero il ballerino Angelo Madonia. Il loro è un amore maturo e vero, come raccontato da lei al Corriere: “Lui è più giovane di me, ma per esperienza, è più grande. Ha due figlie da due madri diverse, ha vissuto in Cina, sa che i miei figli vengono prima di tutto”.