Cade per la prima volta e con uno scarto pesante il Derthona, travolto dallo spiccato dinamismo e dall’esplosività realizzativa di Trento. Cancellieri vince il derby tra ex assistenti dell’Olimpia Milano trovando dai suoi mano precisa dall’arco per larga parte dei 40′, grande reattività a rimbalzo offensivo (ben 14 raccolti) e capacità di mettere a frutto i propri mezzi atletici con profitto in difesa e in transizione.
Fioretti non ricava in maniera consistente soluzioni per abbassare i ritmi ed evitare così il primo calice amaro da capo allenatore bianconero. Difese molto attive nel seguire gli sviluppi delle rispettive offensive richiedono in avvio un po’ di sforzo per muovere il punteggio.
La Bertram cerca con pazienza appoggi al vetro e occasioni per colpire in seguito a blitz difensivi, la Dolomiti Energia si impegna invece nell’accendere i suoi fucilieri dall’arco, ne esce fuori un match che vede condurre i padroni di casa, bravi a sviluppare il proprio gioco con grande atletismo e velocità, favoriti da una Tortona che si blocca nei tentativi di muovere la palla alla ricerca dei migliori tiri disponibili.
La cronaca
Il primo mini break e qualche aggiustamento di schieramenti con la panchina riportano un po’ di smalto tra le fila bianconere, ma non si accende la scintilla per un break realizzativo sufficiente a ribaltare il match. Gli uomini di coach Fioretti possono accontentarsi solo di ridurre le distanze prima di ripiombare ai confini

, rientrando negli spogliatoi con la sensazione di non avere le contromisure ideali alle furiose accelerate di ritmo e cifra atletica in canna alla truppa di Cancellieri.
La ripresa non fa prospettare subito ai leoni margini per un cambio di paradigma della contesa, in mano a una Trento che ha telaio e talento sufficienti per continuare a reggere una prova di grande energia e prestanza fisica. La Bertram si deve aggrappare a quanto i singoli riescono a strappare per rimanere a distanze non abissali, ma manca ancora all’orizzonte una via d’uscita da collettivo.
La Dolomiti Energia ringrazia e continua a macinare gioco senza sosta, volando verso un +20 che le sfugge solo per qualche fiammata tortonese in prossimità dell’ultima sosta della gara. È con un parziale di 6-0 a esclusiva firma di Biligha quello con cui i tortonesi entrano nella frazione conclusiva, basi non troppo ampie per riaprire il match, tuttavia la Bertram prova a farsele bastare per dare un senso competitivo ai 10′ rimanenti a cronometro. Trento tanto ha fatto con la sua voglia di giocare ad alto ritmo, quanto rischia di disfare nelle ultime battute con la stessa arma, tuttavia c’è il tiro da tre a riportare serenità e polso alla leadership trentina. La vittoria diventa una chimera in avvicinamento alla sirena, c’è solo da ridurre i danni di uno score che punisce duramente i leoni, rispediti a -14.
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