L’amore con Enrica Bonaccorti
Allo storico quotidiano di Via Solferino Renato Zero parla anche del suo amore con Enrica Bonaccorti. «Il nostro è stato un percorso meraviglioso, che non teneva conto solo di un’esigenza fisica, era uno scambio continuo di emozioni. Mi ha aiutato molto. Conobbe un mecenate, mi fece fare un disco, che ahimè non rese quello che costò. Il primo aveva venduto venti copie, tanti quanti erano i parenti. Questo qui me lo produsse Gianni Boncompagni. “Però ti devi trovare un nome. Fiacchini non va bene”. Risposi: “Fiacchini è fiacco, vale poco, vale zero”. “Ecco, ti chiamerai Renato Zero». Poi ancora: «Con Enrica non è mai finita, il rapporto si può trasformare, gli attribuisci una carica diversa, che non è solo quella dell’amante. Certe vicinanze non vanno perdute. Invece i maschi all’anagrafe non capiscono altri ruoli. Se non gliela dai, hai perso». E oggi nella malattia Renato non l’ha lasciata sola: «L’ho sentita. Tenace, meravigliosamente ostinata. Non ha intenzione di mollare».