Il focolaio di tubercolosi allo Spazio Neruda, con tanto di esposto all’Asl, agita la politica. E mentre la Città «apprende la notizia dai giornali», dice il sindaco Stefano Lo Russo, e parla di «differenze tra quell’occupazione, dove ci sono tanti nuclei fragili, e altre» – vedi la questione Askatasuna per evitare speculazioni politiche – i partiti di centrodestra non ci stanno e attaccano. «Se davvero nella clandestinità abusiva del Neruda Occupato si è sviluppato un focolaio di tubercolosi – dice l’assessore regionale al Welfare, Maurizio Marrone, di Fratelli d’Italia – evidentemente la copertura politica del centrosinistra alla guida del Comune verso le occupazioni antagoniste è diventata ormai un’emergenza di salute pubblica». «Non è possibile che le strutture occupate restino prive di controlli – aggiunge il capogruppo leghista in Regione, Fabrizio Ricca – i centri sociali mettono a rischio la salute pubblica».

“Occupazione monitorata”

La risposta attesa, dopo l’anteprima su La Stampa, era quella del sindaco Lo Russo. Lui, a margine della conferenza stampa delle Portinerie Energetiche, interviene così sul focolaio di tubercolosi nello spazio Neruda di proprietà comunale: «A oggi non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione formale come città e come città metropolitana rispetto a una situazione che apprendiamo dagli organi di informazione». E precisa: «Quella dello Spazio Neruda è una situazione complessa dal punto di vista sociale. Lì vivono sono famiglie e minori fragili. Si tratta di un’occupazione prettamente legata a fragilità sociali, non va mescolata ad altre occupazioni che hanno attinenze diverse».

“Immobilismo colpevole”

All’appello del sindaco il centrodestra tira dritto. Fratelli d’Italia, con l’assessore Maurizio Marrone, incalza: «Se davvero nella clandestinità abusiva del Neruda Occupato si è sviluppato un focolaio di tubercolosi, evidentemente la copertura politica del centrosinistra alla guida del Comune verso le occupazioni antagoniste è diventata ormai un’emergenza di salute pubblica, esponendo al contagio anche cittadini e per giunta bambini che non c’entrano niente». Il richiamo per lui è all’amministrazione comunale proprietaria dell’immobile, responsabile di cosa succede là dentro, a partire dalla diffusione di un’epidemia che andrebbe avanti da mesi senza alcun controllo. Prima che sia troppo tardi intervenga il sindaco Lo Russo perché non è giusto che siano i torinesi a pagare con la propria incolumità la tenuta della sua maggioranza e la recente radicalizzazione del Pd».

“A rischio la salute pubblica”

Anche la Lega attacca e parla di «allarme»: «Si tratta di un contesto che per anni ha visto come inquilini gli abusivi dei centri sociali, Askatasuna in testa – dice il leghista Fabrizio Ricca – Adesso la misura è colma: in aggiunta ai controlli della Asl e all’esposto in Procura per epidemia colposa è necessario che la Giunta regionale e il Comune di Torino adottino iniziative urgenti per tutelare la salute pubblica». Rocca poi insiste sulla necessità di più controlli: «Non è possibile che le strutture occupate restino prive di controlli e non dobbiamo permettere che dall’illegalità, ormai dilagante a Torino complice una sinistra che strizza l’occhio ai centri sociali, possano nascere addirittura potenziali epidemie o pericoli sanitari per i cittadini. Confido in una risposta tempestiva dell’assessore Riboldi e del sindaco Lo Russo».

Argomenti